Domenica 30 Gennaio, dopo quasi sei ore di battaglia si è conclusa la finale più bella degli ultimi anni, la più bella dalla finale storica a Wimbledon tra Federer e Djokovic del 2019. Dopo un match intenso quanto pieno di sorprese, Rafael Nadal è riuscito a battere Daniil Medvedev. Nadal con il successo dell’Australian Open arriva a quota 21 Slam, mai nessuno come lui.
AUSTRALIAN OPEN 2022
L’Australian Open del 2022 è iniziato molto prima di quanto ci si potesse aspettare con la vicenda Djokovic. Il giocatore serbo è stato al centro dell’occhio attento dei media per diversi giorni. Il tennista numero uno al mondo è stato fermato dalle autorità australiane in quanto voleva presentarsi al torneo di Melbourne senza essersi vaccinato. Per diversi giorni la vicenda ha tenuto sulle spine milioni di persone, ma alla fine la giustizia ha deciso che Novak Djkovic a causa della mancata vaccinazione da Covid-19 non potrà prendere parte al torneo.
Parlando quindi dei grandi assenti al torneo dobbiamo, in particolare, fare tre nomi: Djokovic, Federer e Thiem. Il serbo escluso dal torneo, per la vicenda riguardante la sua vaccinazione, non prendendo parte al torneo rischia di perdere il primo posto nel ranking attuale. Roger Federer ormai si vede costretto all’ennesimo forfait a causa dei continui problemi fisici che non gli stanno permettendo di concludere al meglio una carriera a dir poco sensazionale. Il giovane austriaco Dominic Thiem, oramai fuori dalle prime posizioni al mondo, è costretto a non prendere parte al torneo a causa di un infortunio.
In mancanza di questi tennisti, le attenzioni ovviamente ricadono tutte su Nadal, Medvedev, Berrettini, Zverev e i magnifici tre della next generation, Sinner, Auger-Aliassime e Alcaraz.
Nadal torna in tempo dall’infortunio che gli aveva impedito di competere alle Atp Finals, per riuscire a vincere il suo 21esimo slam staccando Federer e Djokovic a quota 20. Medvedev arriva da una stagione quasi perfetta che ha finalmente portato alla sua consacrazione, inoltre in assenza del campione serbo, è proprio Medvedev la testa di serie numero uno nel tabellone. Berrettini nella stagione appena conclusa è riuscito ad emozionare l’Italia raggiungendo risultati impensabili, ma questo ragazzo sa e saprà farci sognare. Dopo l’infortunio che lo ha portato al ritiro durante la prima partita delle Finals di Torino, sembra essere tornato al pieno della forma. Zverev fresco vincitore delle Atp Finals si presenta a Melbourne come uno dei favoriti, vediamo se riuscirà a non deludere le aspettative.
Per quanto riguarda le tre giovani promesse del tennis mondiale, arrivano tutti da una stagione ottima che li ha visti alla pari dei tennisti più forti del mondo. Ognuno di loro sta riuscendo a stupire sia per il modo di affrontare le partite ma soprattutto per le loro eccellenti doti, oramai note a chiunque li abbia visti giocare. Il giovane italiano ha concluso la scorsa stagione con la partecipazione alle Finals, in quanto, in qualità di prima riserva, ha avuto la possibilità di sostituire Berrettini dopo il suo infortunio. Auger-Aliassime oramai sta diventando una certezza, riuscendo ad ottenere ottimi risultati su tutte le superfici. L’unica pecca del giovane canadese sono i successi che ancora tardano ad arrivare. Parlando di Alcaraz, il piccolo fenomeno spagnolo, fresco vincitore della Next Generation Atp Finals, è quello che dei tre sta più sorprendendo, sia per mentalità che per le doti che lo rendono l’erede predefinito di Rafael Nadal. Ebbene si, ci troviamo difronte a tre stelle, che seppur solo all’inizio della loro vita già splendono più che mai.
Tra le partite più emozionanti del torneo è doveroso sottolinearne due in particolare: lo scontro al terzo turno tra Matteo Berrettini e Carlos Alcaraz; il testa a testa nei quarti di finale tra Auger-Aliassime e Medvedev. In entrambi i casi due scontri tra un tennista ormai affermato, come sono Medvedev e Berrettini, e un giovane talento come lo spagnolo Alcaras e il canadese Auger-Aliassime.
Dopo vari colpi di scena e molte conferme, in finale sono giunti Nadal e Medvedev. La partita fa contenti tutti i tifosi dello sport e del tennis perchè mette a confronto i due tennisti più in forma del momento. Tutto il mondo si schiera dalla parte dello spagnolo o del russo, tutti tranne Djokovic che in ogni caso perderà qualcosa a lui molto caro. In caso di vittoria di Medvedev, quest’ultimo diventerebbe automaticamente il numero uno del ranking superando il tennista serbo; in caso di vittoria di Rafa Nadal, Djokovic non perderebbe la leadership nel ranking ma verrebbe superato dal numero di trofei vinti in carriera.
LA FINALE
Leggenda. Una sola parola per Rafa Nadal, che a 35 anni suonati compie l’impresa più straordinaria della carriera vincendo gli Australian Open 2022. Battuto in finale Daniil Medvedev, numero 2 del seeding, con i parziali di 2-6, 6-7, 6-4, 6-4, 7-5 in cinque ore e 24′ di gioco. Per lo spagnolo è il 21° titolo dello Slam della carriera: superati Federer e Djokovic, fermi a quota 20. Rafa aveva già vinto a Melbourne nel 2009. Si tratta della seconda finale Slam più lunga della storia dopo Djokovic-Nadal del 2012 (cinque ore e 53′, sempre in Australia). Rimonta clamorosa per il maiorchino, che a un certo punto si era ritrovato sotto di due set, 2-3 e 0-40. Si tratta della prima rimonta da 0-2 negli Australian Open nell’Era Open.
Avvio con grande equilibrio, come previsto. Rafa salva da campione due palle break nel terzo game e si porta avanti 2-1 dopo 20′ di lotta. Nei due turni successivi però lo spagnolo cede a zero la battuta, lasciando a Medvedev i primi break del match e il set (6-2). Nel secondo parziale, Nadal con una magia piazza un improvviso break che lo lancia 3-1. Daniil se lo riprende nel settimo gioco, cede ancora la battuta, annulla un set-point e trascina il rivale al tie-break. Qui Medvedev compie un capolavoro: sempre sotto per tutto il set sfrutta il primo vantaggio per chiudere e portarsi avanti due a zero. Nel terzo parziale, Nadal salva tre palle break consecutive e resta attaccato al match, prima delle zampata che lo manda a servire per il set: non sbaglia, chiude 6-4 e manda in delirio la Rod Laver Arena. Lo spagnolo salva subito due palle break, poi si azzanna su un Medvedev acciacciato e nervoso per piazzare il break in apertura di quarto set. Il russo lo recupera immediatamente, ma va ancora in difficoltà in battuta: Nadal bissa il 6-4 e trascina il match al 5° set. Lo spagnolo strappa la battuta nel quinto game del set decisivo, ma quando va a servire per il titolo trema (5-5). Medvedev gli regala un’altra possibilità perdendo ancora la battuta e Nadal non sbaglia più: vince al 5° set dopo oltre 5 ore di lotta il suo 21° Slam, il secondo a Melbourne dopo 13 anni.