Il governo per aggirare la nuova variante Omicron che sta dilagando per tutto il paese, ha deciso di intervenire anche sullo sport colpendo soprattutto le capienze. Oltre all’obbligo della mascherina Ffp2, gli stadi tornano alla 50% della capienza con disposizione a scacchiera, mentre all’ interno dei palazzetti scendono al 35%. Queste nuove disposizioni hanno creato non pochi problemi alle società, che hanno già venduto molti biglietti e hanno effettuato anche numerose campagne di abbonamenti, per rimettersi in carreggiata dopo due annate quasi disastrose.
Le restrizioni ovviamente non si fermano solamente alle capienze, infatti dal 10 gennaio sino al termine dello stato di emergenza soltanto chi sarà in possesso della certificazione verde rafforzata potrà avere accesso a: impianti di risalita con finalità turistico-commerciale, anche se localizzati in comprensori sciistici, piscine, centri natatori, sport di squadra e di contatto, centri benessere per le attività all’aperto; centri culturali, centri sociali e ricreativi per le attività all’aperto.
In caso le disposizioni non venissero rispettate la sanzione amministrativa può variare dai 400 ai 1000 euro, e si può arrivare anche alla chiusura temporanea, dai cinque ai trenta giorni, di palestre, centri termali, sportivi, piscine, centri natatori e impianti sportivi, anche se privati.
Ben quattro partite dello scorso turno sono state rinviate, Bologna-Inter, Atalanta-Torino, Salernitana-Venezia e Fiorentina-Udinese, con l’ ASL in chiara difficoltà sul come gestire le partite.
Infatti il big match Juventus-Napoli è stato giocato nonostante molti casi di positività. Nello spogliatoio del Napoli vi è stato un vero e proprio focolaio, per cui l’ASL ha comunicato che il Napoli sarebbe potuto partire in trasferta ed eventualmente valutare delle iniziative anti-contagio ulteriori. Ma dopo che la squadra è giunta a Torino, l’ ASL comunica che tre giocatori convocati Zielinski, Lobotka e Rrhamani sono fra coloro che devano rispettare la quarantena. Alla fine i tre calciatori hanno potuto gareggiare in quanto il provvedimento restrittivo aveva solo valenza civile, e sarebbe potuto essere infranto per motivi di lavoro come in questo caso.
Dopo aver vissuto una parvenza di quasi normalità, forse troppo affrettata, dopo l’ arrivo di questa nuova variante siamo costretti a fare importanti passi indietro, che peseranno ulteriormente sulle casse delle società sportive che avevano riposto la loro fiducia di rialzarsi completamente in questo anno.