Da quasi due anni, dalla comparsa della pandemia, stiamo vivendo una situazione molto particolare, che sta cambiando le nostre vite ed il nostro modo di pensare. L’allarmismo dei telegiornali ha preso il sopravvento: supermercati con scaffali vuoti, farmacie prese d’assalto per l’acquisto di mascherine e tamponi. I Sistemi Sanitari continuano a fare molto, lo conferma il numero dei nuovi farmaci autorizzati e immessi sul mercato ed il fatto che circa l’80% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale. Ma, nonostante ciò, dopo quasi due anni, ci troviamo ugualmente di fronte ad una situazione di completo caos sanitario, con la curva pandemica ancora in crescita esponenziale, complici la presenza di vaccini ancora non affidabili a 100% e persone che, nonostante l’invito delle Istituzioni ad immunizzarsi, non intendono vaccinarsi.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato una nuova variante del virus SARS-CoV-2, la B.1.1.529, denominata anche variante Omicron. Il primo caso di Omicron è stato scoperto in Botswana, Sud Africa, lo scorso 14 Novembre diffondendosi successivamente anche in altri Paesi, fra cui l’Italia.
Questa variante, rispetto alle altre, genera più preoccupazioni perché presenta maggiori mutazioni della proteina Spike, la cosiddetta “chiave” che permette al virus SARS-CoV-2 di entrare nelle cellule e rilasciare il proprio codice genetico virale (RNA), costringendo le cellule a produrre proteine virali che creano nuovi Coronavirus. Si teme infatti che, date le sue caratteristiche, Omicron possa avere una maggiore trasmissibilità, diffondendosi più rapidamente da una persona all’altra e avere un maggior grado di infezione.
Nonostante oggi molte persone, fortunatamente, siano vaccinate è importante non sottovalutare nessun sintomo che possa essere riconducibile a COVID-19 (anche se lieve). I vaccinati possono infatti sviluppare forme leggere di malattia (così come si è finora osservato con la variante Omicron) con sintomi lievi e spesso facilmente confondibili con i disturbi stagionali (raffreddore, tosse, mal di gola). I vaccini hanno un’altissima efficacia in termini di riduzione del rischio di infezione, ma non possono azzerarlo. Offrono una protezione significativa contro le forme gravi di COVID-19 e permettono di ridurre la circolazione del virus, consentendo di limitare anche possibili mutazioni, come quella Delta ed Omicron.
Dagli studi preliminari e dalla osservazione dei pazienti, si sta rafforzando l’ipotesi che la variante Omicron provochi sintomi più lievi rispetto alla Delta.
Sembra di poter affermare che nei vaccinati con due o tre dosi, l’infezione si stia manifestando come un’influenza leggera e di breve durata: i sintomi durano pochi giorni e poi spariscono.
Nei prossimi anni, grazie all’immunizzazione dei vaccini, e alle immunità acquisite, questo virus probabilmente causerà infezioni stagionali, con un minor numero di esiti letali.
Il vaccino è l’arma per uscire dalla pandemia, ma soprattutto per evitare forme gravi e ospedalizzazioni; la terza dose è lontana qualche settimana ancora per parecchie persone. Il rischio di contagiarsi di nuovo, quindi, non è assolutamente basso.
In attesa che le organizzazioni approvino nuovi antivirali, i medici di famiglia hanno un ruolo fondamentale anche nell’attivazione del tracciamento e nell’indirizzare i pazienti più vulnerabili verso la somministrazione degli anticorpi monoclonali, unico strumento terapeutico disponibile, somministrabile nelle fasi precoci della malattia.
Secondo alcuni studi, inoltre, sarebbero le persone giovani quelle maggiormente a rischio di contagiarsi una seconda volta. Le analisi hanno evidenziato che i pazienti sotto i trenta anni producono livelli di anticorpi più bassi rispetto a tutti gli altri gruppi di età.
Il Governo ha approvato ultimamente una serie di misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, tra cui:
- dal primo Febbraio 2022 la durata del green pass da vaccinazione e guarigione post vaccinazione sarà ulteriormente ridotta da 9 a 6 mesi
- dal 10 Gennaio 2022 il green pass rafforzato sarà esteso ad altre attività
- dopo quattro mesi dalla seconda dose potrà essere effettuata la terza
- torna l’obbligo delle mascherine all’aperto in tutta Italia. Sui mezzi di trasporto pubblici, nei cinema e nei teatri, allo stadio, scatta l’obbligo di indossare la FFP2
- fino al 31 Gennaio prossimo le attività di sale da ballo e discoteche e attività similari resteranno chiuse.
A causa del nuovo picco pandemico le corse al tampone continuano con code e attese interminabili in tutte le città e ad oggi nel mondo è prevista la cancellazione di numerosi voli a causa dei contagi tra piloti ed equipaggi.
I contagi sono in aumento anche in Europa. Il Regno Unito ha registrato un nuovo record di casi di Covid, trainati dalla variante Omicron, ed è qui che si vede il suo epicentro Europeo. Anche la Danimarca ha il tasso di infezione più alto al mondo. Situazione in rapido peggioramento anche in Francia. Si aggirano sulle centomila unità i nuovi casi registrati oltralpe quotidianamente, il numero più alto dall’inizio della pandemia nel marzo 2020, secondo i dati resi noti dalle autorità sanitarie. In Germania sono stati superati i sette milioni di casi di coronavirus ma ha funzionato il lockdown per i non vaccinati, come anche in Austria, che ha dato i primi risultati, anche se il respiro di sollievo della Germania è solo temporaneo. In Russia resta molto alto il dato dei morti quotidiani.
Alla luce di tutto ciò c’è grande paura per una nuova esplosione di contagi con il rischio di rallentare nuovamente l’economia e le grandi industrie. L’importanza dei vaccini è fondamentale per cercare di non arrivare di nuovo a tutto ciò. I vaccini sono rigorosamente verificati e testati per accertare l’esistenza di prove che ne assicurino la sicurezza, l’efficacia e l’alta qualità prima di essere approvati per l’uso e la somministrazione al pubblico. Il vaccino può essere considerato il più efficace degli interventi in campo medico mai scoperto dall’uomo ed è quindi auspicabile investire ancora in questo antidoto affinché si raggiunga al più presto l’immunizzazione di tutta la popolazione.