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NOVITA’ SULLE NORME ANTI-COVID: cosa aspettarsi in vista delle FESTE NATALIZIE IN ITALIA E IN TOSCANA.

È il secondo Natale dell’era del Covid, ma il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri rassicura che il Natale 2021 “sarà libero”, nel senso che, fortunatamente, non si riproporrà la situazione dello scorso anno: il lockdown è stato escluso, sarà possibile incontrare familiari e amici, ed anche girare l’Italia.

Saranno comunque adottate delle strette sanitarie, soprattutto nei comuni con i contagi più alti.

L’Italia è la realtà messa meno peggio in Europa, e all’interno del contesto italiano la Toscana vive una delle situazioni meno peggiori. […]. Anche nelle terze dosi ci posizioniamo tra le prime tre regioni italiane.”

Queste le parole di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, a margine della riapertura della Terrazza delle Carte Geografiche degli Uffizi.

Tuttavia, proprio per questo, restrizioni più severe sono adottate, non all’interno del Paese, ma nella sua relazione con gli altri paesi.

Oltre alla recente decisione del governo Draghi di prolungare lo stato di emergenza di tre mesi (fino a marzo 2022), per arginare la corsa della variante Omicron l’Italia alza infatti il “muro difensivo” alle frontiere.

Il 15 dicembre 2021 è entrata in vigore l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza riguardante viaggi e spostamenti fuori Italia, con durata fino al 31 gennaio.

Chi arriva in Italia (italiani compresi) da un Paese Ue, se non vaccinato, dovrà fare cinque giorni di quarantena fiduciaria (con test molecolare al termine dell’isolamento); mentre, per i vaccinati, basterà effettuare un tampone molecolare negativo entro 48 ore dall’ingresso in Italia. Dai Paesi extra Ue, se non si è vaccinati, la durata della quarantena è di dieci giorni; per chi invece è vaccinato è richiesto un tampone molecolare negativo nelle 72 ore precedenti all’arrivo (48 ore per gli ingressi da Gran Bretagna e Irlanda del Nord).

Per chi medita un Natale all’estero, mete extra Ue ideali potrebbero essere Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, come pure l’Egitto (limitatamente alle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam), per le quali sono aperti, fino a gennaio, “corridoi turistici Covid-free”, viaggi turistici controllati, una sorta di “bolla protetta” secondo specifiche misure di sicurezza sanitaria, da cui, al rientro in Italia, non è previsto nessun isolamento fiduciario, ma solo il tampone molecolare.

Al contrario, è stato prorogato fino al 31 gennaio il divieto di ingresso in Italia per chi arriva dal Sudafrica.

Alla vigilia del periodo invernale c’è preoccupazione anche per la stagione sciistica. Ecco perché si preme per considerare lo sci uno sport individuale ed evitare un nuovo black out. In montagna alcuni impianti hanno già riaperto: è obbligatorio presentare il Green pass e indossare la mascherina; il limite della capienza per le cabinovie è fissato all’80%, per le seggiovie al 100%.

In vista dello shopping natalizio, viaggi in montagna e feste per Capodanno, ogni città, in realtà, sta adottando le proprie regole, ma il filo conduttore è sempre lo stesso: il ritorno all’obbligo di uso della mascherina anche all’aperto.

In particolare, per quanto riguarda la città di Firenze, in base all’ordinanza firmata dal sindaco Dario Nardella lo scorso 3 dicembre, è in vigore l’obbligo di mascherina all’aperto dal 17 dicembre al 31 gennaio, dalle 10 alle 22, nel “quadrilatero romano” insieme a Piazzale degli Uffizi, Via dei Neri, Piazza e Borgo San Lorenzo, Piazza Santa Croce, Via Gioberti, Borgo La Croce, Via Pietrapiana, Giardino della Fortezza e Centro Commerciale San Donato a Novoli, aree della città considerate più a rischio assembramenti per lo shopping natalizio.

A questo si aggiungono i sensi unici pedonali in via Calzaiuoli e via Calimala nei 3 giorni da ‘bollino rosso’.

Inoltre, si rafforzeranno i controlli della Polizia Municipale di Firenze, affiancati anche dai volontari della Protezione Civile, per il rispetto dell’ordinanza “Acquisti sicuri”.

Mentre alcune città hanno deciso di annullare eventi pubblici di fine anno, come per esempio Roma, dove non si terrà il concerto di Capodanno al circo Massimo, così come Milano, Napoli, Palermo, Genova, ecc., a Firenze, al posto del classico concertone, probabilmente non mancheranno eventi più piccoli e diffusi nel centro e nei quartieri, il cosiddetto “Capodanno diffuso”. Anche Rimini va controcorrente proponendo concerti di piazza e festeggiamenti nel centro.

Nel privato, per feste e cenoni in casa non ci sono limitazioni sia che ci si trovi in zona bianca che in zona gialla, anche se molti virologi consigliano: “I parenti no vax invitateli pure, ma col tampone”.

Si tratta comunque di misure di controllo in continuo aggiornamento e cambiamento in base all’andamento della situazione epidemiologica.

I fiorentini si stanno comportando bene, anzi vorrei ringraziarli. Parliamo sempre dei ‘no vax’, invece è giusto parlare anche di coloro che rispettano le regole, con responsabilità”. Queste le parole del Sindaco che ringrazia e incentiva a non “mollare la presa”, ricordando che (come direbbe Lucio Dalla) l’anno vecchio è finito ormai, ma qualcosa ancora qui non va.

E’ necessaria la massima cautela, ma insomma è prevedibile che queste feste natalizie possano essere vissute con le condizioni dello stato attuale, con la possibilità di vivere il centro storico e i luoghi di maggiore afflusso di persone, sempre in sicurezza.

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