La pandemia che tutta l’Europa sta ormai affrontando da più di un anno e mezzo, non sembra essere vicina alla parola fine. Lo sa bene la Germania, che teme sempre di più la possibilità di un ritorno alla chiusura di alcuni spazi pubblici a causa dell’aumento dei contagi, come afferma il Ministro della Salute Spahn.
Proprio il Ministro, attraverso un discorso a Berlino ha evidenziato l’importanza del vaccino e delle terze dosi, ma anche dei controlli relativi al green pass, facendo riferimento a ciò che succede in Italia e che lui stesso ha potuto sperimentare partecipando al G20 a Roma.
“L’ho vissuto personalmente a Roma: in occasione del G20 mi è capitato di dover esibire il certificato vaccinale più spesso in un giorno di quante forse qui in quattro settimane” ha affermato il ministro, criticando quanto accade invece in Germania, dove si evitano controlli di questo genere secondo lui un po’ troppo spesso.
Appellandosi ai Länder, i quali sono incaricati di occuparsi della salute anche in casi di emergenza come questo, Spahn ha chiesto infatti una campagna di informazione per le terzi dose “Booster”, ovvero una terza dose di vaccino con una funzione però più di richiamo, somministrata a coloro che hanno avuto delle reazioni immunitarie adeguate alle prime due dosi, ma che necessitano comunque dopo un po’ di tempo un’ulteriore dose di richiamo.
Tale campagna non ha avuto però molto successo, salve poche eccezioni come ad esempio Berlino, difatti non sono stati nemmeno riattivati i centri vaccinali.
Quella che sta vivendo la Germania può essere definita quindi a tutti gli effetti una quarta ondata della pandemia, che non ha nulla da invidiare alle precedenti: questo perché, nonostante i vaccini, che hanno ovviamente migliorato la situazione europea, i contagi non sembrano diminuire, basti pensare che i numeri parlano di circa 20000 nuovi contagi nelle ultime 24 ore solo in Germania, circa il doppio rispetto al giorno precedente. Questi dati generano non poche preoccupazioni, considerando anche il fatto che adesso, in confronto a un anno fa, i mezzi per fermare o rallentare l’avanzata dell’epidemia ci sono, come sottolinea anche il capo dell’istituto tedesco Robert Koch Institut Lothar Wieler, il quale sostiene che “Non c’è alcuna ragione per non farsi vaccinare”.
Come ha segnalato l’Oms, l’Europa è l’unico continente in cui il contagio è ancora in aumento, infatti la situazione della Germania non è molto distante da quella di altri paesi europei: anche la Russia, per esempio, con quasi 1200 morti nelle ultime 24 ore, numero più alto dall’inizio della pandemia, e l’Inghilterra, che conta circa 40000 nuovi casi e 200 decessi al giorno, non stanno passando un periodo facile. La situazione quindi, purtroppo, non sembra suggerire, per il momento, margini effettivi per indicare una possibile data di fine della pandemia.