Da alcuni giorni si sta parlando molto della decisione del famoso gruppo internazionale, Kering S.A., che ha deciso di non usare più le pellicce animali nei propri prodotti. La Kering S.A. è molto conosciuta nel settore della moda e possiede alcuni marchi come Gucci, Yves Saint Laurent, Balenciaga, Alexander McQueen, Bottega Veneta, Boucheron ed altri importanti marchi.
Il presidente del gruppo internazionale, François-Henri Pinault ha annunciato che non utilizzerà più la pelliccia animale per i suoi prodotti. Da questa decisione è segnata la fine di un’era. A partire dalla collezione autunno 2022, nessun marchio appartenente al gruppo userà la pelliccia nei capi di abbigliamento. La pelliccia nei capi di abbigliamento viene molto spesso associato al lusso. Il presidente della Kering ha sottolineato molto questa sua decisione perché è un importante passo per la sostenibilità.
Questa scelta è anche condizionata dal cambiamento che sta avvenendo nel settore della moda. Indubbiamente c’è stato un grosso calo di domanda per i capi fatti con le pellicce causata in gran parte dalla consapevolezza dei consumatori dell’effetto negativo che ciò comportava. La conseguenza di questo cambiamento di idea da parte del consumatore ha costretto i grandi marchi a vedere l’opzione del cambiamento come la migliore.
François-Henri Pinault non è stato il primo a prendere questa decisione. Prima di lui il direttore creativo di Gucci, Alessandro Michele, aveva annunciato che le sue linee non avrebbero più usato la pelliccia di animale. Nonostante questo taglio nelle collezioni, le entrate complessive non hanno subito un drastico cambio. Significa che le nuove generazione non apprezzavano i capi di abbigliamento fatti con la pelliccia, e che di conseguenza non c’era un’alta tendenza ad acquistarli.
L’utilizzo della pelliccia per i capi di abbigliamento ha origini antichissime. Aveva un uso prevalentemente pratico piuttosto che estetico. Solo successivamente l’utilizzo pratico si unì con il fattore estetico. Indossare la pelliccia nell’antichità era simbolo di forza e coraggio.
Gli antichi greci associano l’uso di indossare le pelli di animali alle loro divinità: per esempio immaginavano Eracle ricoperto dalla pelle di leone, Dioniso da quella di cerbiatto ed infine Zeus ed Atena dalla pelle caprina.
L’uso della pelliccia rappresentava molto spesso l’appartenenza ad una stato economico più agiato rispetto ad altri, e questo per il compratore era il motivo principale per deciderne l’acquisto.
La pelliccia diventa definitivamente una moda nel Novecento, ma negli anni Sessanta le pellicce sintetiche si diffondono sempre di più. Nel Novecento cominciano a diffondersi i cappotti in pelliccia. I consumi d questo materiale cominciarono ad essere rilevanti poiché tra dal 2000 al 2010 i consumi aumentarono circa del 70%. Molto importanti furono le campagne di sensibilizzazione: grazie a queste il consumatore ha potuto informarsi di tutti i maltrattamenti e le sofferenze degli animali per poter realizzare determinati capi di abbigliamento.