Valentino Rossi, soprannominato “il dottore”, ha annunciato il ritiro dalle piste alla vigilia del GP di Stiria dopo 25 anni di carriera in Moto GP. Il ritiro dalle corse sarà effettivo da fine stagione come ha spiegato il diretto interessato. Il campione della Moto GP nel corso della conferenza stampa in cui ha annunciato il suo ritiro, ha anche ammesso che avrebbe potuto correre nel suo team (VR46) la stagione successiva ma, a detta sua, non sarebbe stato contento. Valentino tuttavia ha affermato che forse correrà con le auto in futuro perché lui stesso ha sempre detto che le auto gli piacciono quasi come le moto e che sicuramente continuerà a gareggiare ma dobbiamo specificare che si tratta solo di progetti futuri e non immediati.
Ripercorrendo la sua carriera il Dottore ha ammesso che le tappe fondamentali della sua carriera sono stati i Mondiali del 2004 e del 2008, specialmente l’ultimo in cui lo davano per finito ormai. Rossi ha affermato che la cosa che più gli è riuscita nella sua carriera è stata quello di avvicinare moltissime persone al mondo delle moto solo vedendo lui in pista, persone che a detta del pilota non avrebbero mai conosciuto la Moto GP se non fosse stato per lui.
Valentino Rossi, oggi quarantaduenne, è il pilota più vincente di casa Yamaha con 56 GP vinti, ma non solo lui è stato uno sportivo capace di coinvolgere un gran numero nel suo sport e questa è una dote di pochi campioni. Nella sua carriera di 25 anni di Moto GP è stato sul podio del motomondiale 18 volte, vincendo ben 9 motomondiali. La sua passione per le moto è iniziata quasi da subito con il padre Graziano, passa prima ai go-kart e poi alle minimoto, per poi esordire nella classe 125 nel 1996 in sella ad un’Aprilia. Vince il motomondiale del 1997 con l’Aprilia Racing, vincendo 11 gare su 15. Nel 1998 esordisce nella classe 250 come secondo pilota sempre con Aprilia e nel 1999 si laurea campione del mondo senza tante difficoltà data la poca resistenza degli avversari. Esordisce con Honda nel 2000 nella vecchia classe 500 e si piazza secondo nel motomondiale per poi vincerlo l’anno successivo.
Esordisce nel 2002 nella neonata Moto GP vincendo il titolo mondiale ma in questi anni il rapporto con Honda inizia a logorarsi, nonostante questo vince anche il secondo motomondiale nel 2003. Passa alla Yamaha nel 2004 che era in piena crisi tecnica ma riesce già a vincere alla prima gara a Welkom, che poi ricorderà lui stesso come una gara decisiva nella sua vita. L’esperimento Yamaha funziona e Rossi vince il motomondiale del 2004 e del 2005. Tra 2006 e 2007 non arrivano i risultati sperati e tanti lo danno per finito ma nel 2008 vince ancora il motomondiale e nel 2009 si riconferma campione. Nel 2010 subisce un brutto infortunio per cui è stato operato alla gamba ma si riprende subito.
Da qui Rossi si riprende e si dimostra un rivale agguerrito per i mondiali del 2015, del 2014, del 2013 e del 2016 dove riesce sempre a piazzarsi bene. Negli ultimi periodi bisogna dire che gli anni si iniziano a far sentire e i risultati iniziano a scarseggiare portando Rossi quasi sempre lontano dal podio.
Valentino sin da subito ha palesato una gran passione anche per le macchine svolgendo più volte test in Ferrari in cui ha sorpreso niente di meno che lo stesso Michael Schumacher e che lo hanno anche portato vicino a correre col cavallino. Tuttavia ha corso anche in rally, di cui ha un circuito personale, e ha provato anche altre macchine tra cui la Mercedes di Hamilton del 2017. Ha inoltre vinto col fratello Luca Marini e l’amico “Uccio” nel 2019 la 12 ore del Golfo a bordo di una Ferrari.
Valentino inoltre come riportato da lui stesso è co-proprietario insieme a Sky di una scuderia di Moto GP e anche una in Moto 2 dove corre il fratello.
Ha ricevuto riconoscenze civili come la cittadinanza onoraria di Assen, una laurea ad honorem dall’Università di Urbino in comunicazione e pubblicità per le organizzazioni, oltre al premio dal Ministro degli Esteri per aver diffuso la figura dell’Italia nel mondo col suo sport.
In un personaggio pirotecnico come Valentino Rossi, capace di appassionare milioni di persone con le gare entusiasmanti contro i suoi storici rivali come Biaggi, Marquez e lo stesso Lorenzo, non mancano anche parti buie: ha avuto diversi problemi col fisco italiano ed è riuscito a patteggiare pagando oltre 30 milioni di euro all’Agenzia delle Entrate per dei guadagni non dichiarati per il periodo 2000-2004.