Il 29 luglio è stato l’ Overshoot Day e, purtroppo, anche questo anno arriva terribilmente presto rispetto agli anni precedenti il giorno in cui gli esseri umani hanno consumato tutte le risorse naturali che il pianeta ci fornisce in maniera ecosostenibile che ci sarebbero dovute bastare per tutto il 2021.
D’ora in poi l’economia mondiale opererà in quello che gli ambientalisti chiamano deficit ecologico, utilizzando più risorse di quelle disponibili e contribuendo ad accentuare una sempre più drammatica crisi climatica e ambientale. L’uomo sta infatti sfruttando il 74% di risorse in più rispetto a quello generate dagli ecosistemi della Terra. È come se stessimo sfruttando le fonti di due pianeti pur avendone solo uno!
Ma cerchiamo di capirci qualcosa in più rispetto all’ Earth Overshoot Day. Esso viene calcolato da Global Footprint Network, una organizzazione internazionale di ricerca che rileva il modo in cui l’uomo sfrutti fonti naturali e i conseguenti danni all’ambiente. La data viene individuata con un rapporto tra biocapacità del pianeta (risorse prodotte in un anno dalla Terra) e l’impronta ecologica (domanda di risorse dell’umanità), il risultato verrà moltiplicato per 365. Quando la domanda supera l’offerta, il pianeta entra nel sopracitato deficit ecologico e la società deve soddisfare i propri bisogni con una ulteriore intensificazione dello sfruttamento del pianeta emettendo più CO2 nell’atmosfera. Ecco spiegato il motivo per cui l’uomo da decenni “avvelena” la Terra.
Questo anno l’ Overshoot Day è stato anticipato di circa un mese rispetto al 2020. La prima parte dello scorso anno infatti è stato caratterizzato dai lockdown che hanno portato una riduzione delle emissioni di CO2 con conseguente impronta ecologica più leggera. Ma già in autunno le emissioni erano aumentate del 5%, con un ulteriore aumento del 6,6% ad inizio 2021 delle emissioni di gas serra. Questi preoccupanti dati sono sospinti anche dalle deforestazioni e incendi in Amazzonia. A causa delle scellerate politiche del presidente del Brasile Jair Bolsonaro, il disboscamento illegale è aumentata a dismisura portandosi via più di un milione di ettari di foresta amazzonica. Gli esperti hanno anche scoperto che le emissioni totali di anidride carbonica sono maggiori nell’Amazzonia sud-orientale rispetto a quella occidentale e il motivo sta nel numero crescente d’incendi, spesso dolosi, che vengono intensificati da una stagione sempre più secca e calda. Questa zona del Brasile risultata essere particolarmente colpita e più soggetta a cambiamenti drastici.Da quando Bolsonaro è presidente, dal 1 gennaio 2019, la deforestazione della foresta pluviale amazzonica ha proceduto a un ritmo tra i più intensi nella storia del Brasile. Nella prima meta’ dell’anno, la deforestazione ha interessato 3.609 chilometri quadrati di territorio, il 17,1% in più rispetto al disboscamento registrato tra gennaio e giugno 2020 (secondo i dati diffusi venerdì dalle autorità brasiliane, l’Instituto Nacional de Pesquisas Espaciales) e il tasso più alto registrato nel primo semestre dell’anno dal 2016. Nel 2020, nell’Amazzonia brasiliana sono stati abbattuti 10.800 chilometri quadrati di vegetazione autoctona, il tasso più alto in 12 anni. Insomma, anche il nostro polmone verde inizia a soffocare.
Nonostante questo il 52% delle emissioni continua ad essere prodotta dal 10% della popolazione più ricca e i paesi più ricchi continuano ad essere quelli che consumano la maggior parte delle risorse. Global Footprint ha provato a calcolare la data dell’ Overshoot Day se tutti conducessimo uno stile di vita di un determinato paese.
Come possiamo vedere dalla immagine gli americani sono il popolo che sfrutta più risorse, servirebbero addirittura 5 Terre per soddisfare il fabbisogno della società l’ Overshoot Day cadrebbe il 14 marzo. Mentre se l’ umanità si adattasse allo stile di vita indonesiano l’ Overshoot day sarebbe il 18 Dicembre.
Speriamo che la situazione possa migliorare nel più recente futuro, anche grazie alla crescente considerazione della politica mondiale a queste tematiche sempre più sentite dalla società.