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Le interviste del Leo 44: Filippo Landi, giovane promessa fiorentina della musica: dal millenario di San Miniato alle colonne sonore.

Filippo Landi è il nuovo astro nascente della composizione fiorentina, italiana ed addirittura internazionale; a soli 26 anni è pronto per il grande salto oltreoceano. Filippo nasce a Firenze nel 1995, dopo anni di studi al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze si diploma in pianoforte; proprio durante i questi anni vince il premio “Città di Bardolino” per giovani musicisti nel 2008. Dal 2013 studia composizione e l’anno successivo viene selezionato da Roberto Cacciapaglia, famoso compositore italiano, per un seminario presso Educational Music Academy per aiutare i giovani pianisti e compositori più talentuosi. Dal 2015 la sua carriera inizia a decollare: firma il suo primo contratto discografico con l’editore olandese Dox Records come compositore di musiche per spot, tv e film, musicando così numerosi cortometraggi e giochi per smartphone e tablet, collaborando con artisti provenienti da tutto il mondo. Nel 2016 fa uscire il suo primo album “Upside Down” (13 brani), disponibile su tutte le piattaforme, esclusivamente per pianoforte; nello stesso anno all’età di 20 vince il concorso “Toscana100Band”, indetto dalla regione Toscana, per premiare i musicisti emergenti. Negli anni continua sia a studiare per laurearsi in Musica da Camera, sia a collaborare per videogiochi e spot; nel 2018 compone “Fantasia Millenaria” per i mille anni della Chiesa di San Miniato a Firenze.

Lo scorso novembre è arrivata l’incredibile vittoria al premio “Ezio Bosso”, in memoria del compositore torinese, al quale hanno partecipato i migliori studenti iscritti agli istututi superiori di studi musicali. Filippo è stato premiato al teatro Brancaccio di Roma con il concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale dei Conservatori, alla presenza del Ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa.

Lasciamo che sia proprio Filippo stesso a raccontarci le sue esperienze e la sua carriera dagli inizi fino ad oggi.

Quando e perché si è avvicinato alla musica?

Mi sono avvicinato alla musica all’età di nove anni in maniera molto casuale! Per Natale ho ricevuto in regalo una tastiera…nonostante in famiglia ascoltasse sempre tanta musica non avevo mai pensato di avvicinarmi ad uno strumento. A poco a poco è sbocciata questa passione. In un primo momento cercavo di ricreare ad orecchio qualsiasi cosa sentissi, poi ho cominciato a prendere lezioni private. Dopo un anno, su consiglio della mia insegnante, ho fatto l’esame di ammissione al Conservatorio Luigi Cherubini (c’era ancora il vecchio ordinamento, adesso è cambiato) e fortunatamente sono entrato! I posti disponibili erano 16 e io sono stato l’ultimo ad essere accettato, non so se avrei ritentato l’anno dopo, magari sarebbe iniziata una strada completamente diversa da questa!

Quali emozioni ha provato nel comporre il brano per i dieci secoli della Chiesa di San Miniato?

Quando Padre Bernardo, l’Abate di San Miniato, mi ha contattato dopo essersi imbattuto in una mia intervista su un quotidiano locale, mai mi sarei aspettato di ricevere una richiesta così bella. Comporre un brano per celebrare i mille anni di uno dei posti più belli e visitati al mondo è stata una bellissima – e anche stancante – esperienza. E’ stata la mia prima vera commissione da compositore e la mia prima composizione orchestrale. Diciamo che ho voluto strafare, spinto dall’entusiasmo e dall’opportunità! Alla fine, anche se il lavoro ha richiesto molti mesi, è nata “Fantasia Millenaria” per pianoforte e orchestra. E’ stata eseguita all’interno dell’Abbazia il 30 giugno 2018. Io ero al pianoforte, accompagnato dall’Orchestra Cupiditas diretta da Pietro Mazzetti. Forse una delle serate più belle della mia vita!

Come nasce il brano per il Premio Bosso e quali sensazioni ha avuto quando ha scoperto di essere il vincitore?

Ho scoperto il premio tramite una mail del Conservatorio. Il tema del concorso era “L’Europa è come un’orchestra, la musica non ha confini”, una frase pronunciata dal Maestro Ezio Bosso al Parlamento Europeo. Per la composizione di “-id” (nome della composizione) ho deciso quindi di lavorare sul concetto di idea. Questa parola è da ricondursi al greco antico (ἰδέα), e precisamente alla radice “-id” che a sua volta deriva dalla cellula “weyd-“, utilizzata nelle lingue proto-indo-europee come sinonimo di vedere. Il concetto di idea è quindi strettamente legato a quello di visione, di rappresentazione mentale, ed è espressione di quella straordinaria capacità umana di pensare, di essere coscienti. Proprio un’idea – quella di unità – ha spinto i padri fondatori a creare una prima radice di Europa. E proprio da questo archetipo “weyd-” comincia la mia musica. Trasformandosi ed arricchendosi il materiale sonoro acquista maturità e stabilità, così come l’ideale di Europa è diventato tangibile poco a poco.

-id è inoltre un suffisso con il quale si attribuisce una discendenza, un’appartenenza ad un gruppo (ad esempio Europoide è chi appartiene a uno dei due grandi rami che costituiscono il gruppo umano boreale). Ho deciso di omettere il prefisso per conferire un senso di universalità.

Dato che poteva partecipare solamente uno studente per Istituto Musicale (il concorso era riservato agli studenti iscritti ad un corso di Alta Formazione musicale) c’è stata una pre-selezione nel nostro Conservatorio. Dopodiché tra la scadenza della domanda e l’uscita dei risultati sono passati diversi mesi. Sono sincero, non pensavo ovviamente di vincere e mi stavo quasi scordando di aver partecipato a questo bando! Poi una mattina ho ricevuto la chiamata dal Ministero…sono rimasto senza parole. Subito dopo ho fatto un giro di telefonate! Per prima cosa ho chiamato il mio Maestro, Paolo Furlani, figura chiave del mio percorso che ringrazio tanto.

Quali sono i suoi progetti e i suoi obiettivi futuri?

A ottobre mi laureo in composizione. Dopo più di 15 anni passati al Conservatorio Cherubini (dieci anni di pianoforte e poi la laurea di Musica da Camera) credo sia arrivato il momento di cambiare aria! Se la situazione pandemica globale lo permetterà, partirò per stare almeno un anno a Los Angeles. Vorrei frequentare un master di musica per film. Inoltre già da qualche anno collaboro e faccio da assistente a un compositore americano. Ho avuto modo di lavorare nel dipartimento musicale di Fortnite, Cobra Kai, Antebellum…finalmente dopo aver passato tante notti italiane a lavorare, potrò tentare la fortuna direttamente in America! Ho anche molti altri progetti in lavorazione, tante collaborazioni con ballerini, registi e anche una colonna sonora per un videogioco.

Non ci resta che ringraziare Filippo Landi per la sua gentilezza e disponibilità ed augurargli il meglio per il futuro!

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