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Missione saturno: la storia della sonda Huygens e l’orbiter Cassini.

Nell’ottobre del 1997 da Cape Carneval (Florida) viene lanciata nello spazio la sonda Huygens con l’obiettivo di raggiungere il pianeta Saturno ed esplorare il suo sistema.

La cosiddetta Missione Cassini-Huygens, realizzata in una collaborazione tra NASA,ESA e ASI, aveva lo scopo di studiare in modo più approfondito il sistema di satelliti ed anelli di Saturno cosa che si sperava avrebbe portato ad importanti risvolti scientifici nello studio dei processi primari dell’evoluzione di un sistema planetario; questo grazie anche all’orbiter Cassini, una parte della navetta spaziale con la capacità di percepire suoni e vedere cose altrimenti  impossibili da rilevare da una persona umana.

Il viaggio della sonda Huygens e l’orbiter Cassini consisteva in una parabola che dopo aver fatto due flyby (passaggi ravvicinati)intorno a Venere e alla Terra si sarebbe lanciata ,sfruttando la forza gravitazionale, su Saturno; questa operazione è durata sette anni di manovre e monitoraggi della sonda da parte dei ricercatori finché il 1 luglio del 2004 la sonda raggiunge con successo l’orbita di Saturno.

 A questo punto la sonda ha iniziato a trasmettere  informazioni ravvicinate del pianeta, tra cui foto di Saturno che hanno facilitato molto le ricerche a suo riguardo; importante da sapere è anche il metodo di trasmissione permesso grazie a una antenna parabolica ad alto guadagno sviluppata da ASI senza la quale sarebbe stato impossibile mantenere le telecomunicazioni con la Terra. Successivamente verso la fine di quell’anno ( il 25 dicembre del 2004) la sonda Huygens si  separa dall’orbiter Cassini dirigendosi verso la principale luna di Saturno, Titano; quindi mentre l’orbiter avrebbe continuato a raccogliere dati nell’orbita di Saturno la sonda sarebbe andata su Titano per continuare le ricerche da lì, atterrando sulla sua superficie il 14 gennaio del 2005.Su Titano la sonda ,nonostante le difficoltà di osservazione dovute alla densa atmosfera, ha rilevato la presenza di composti organici complessi e scattato varie foto della superficie del pianeta, nel mentre Cassini trasmetteva le varie informazione sulla Terra.

Cassini in orbita intorno a Saturno

Proseguendo il suo viaggio Cassini fece una serie di scoperte di rilevanza nota tra cui tra le più importanti: sorvolando Encelado, un’altra luna di Saturno, osservò nel parte sud del pianeta dei geyser di acqua e ghiaccio e il 12 Marzo del 2008, avvicinandosi ulteriormente, passò attraverso a un pennacchio prolungatosi da uno dei geyser  rilevando la presenza di : acqua, anidride carbonica e idrocarburi quindi rendendo Encelado il luogo più probabile dove trovare vita aliena nel sistema solare, anche se a livello batterico.

Fonte:(https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Enceladus_Cold_Geyser_Model_it.svg)

Dopo quasi 19 anni nella spazio Cassini riceve il suo ultimo compito cioè quello di tuffarsi nell’atmosfera di Saturno che come risultato avrebbe portato alla distruzione della SONDA STESSA: tale scelta era stata apportata per impedire la contaminazione dei satelliti di Saturno visto la loro potenziale vita extraterrestre; nelle sue ultime orbite Cassini avrebbe continuato a trasmettere dati finché nel 15 settembre del 2017 completa finalmente  la sua ultima orbita così entrando nell’atmosfera di Saturno. Poco prima di distruggersi Cassini riesce a trasmettere informazioni mai trasmesse prima che hanno permesso di stimare la durata di un giorno su Saturno e l’età degli anelli  stimata tra 100 e 10 milioni di anni fa, quindi  all’epoca in cui gli ultimi dinosauri abitavano la Terra.

Questo conclude il viaggio della sonda Huygens e l’orbiter Cassini essi hanno raccolto dall’inizio fino alla fine informazioni di gran importanza per lo studio dello spazio; è difficile spiegare quanto Importante sia effettivamente stato questo viaggio ma si potrebbe più semplicemente dire che la missione Cassini-Huygens è l’esempio perfetto del potenziale che possiede l’esplorazione dello spazio; dascoperte fatte da tali missioni dipenderanno future ricerche e forse un giorno porteranno a scoperte ancora più sensazionali.

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