Sì all’apertura delle discoteche. È questa la decisione presa dal governo. La “via libera” però è limitata. Inoltre la data precisa della riapertura è ancora da confermare ma si suppone che il lancio avverrà tra il 3 e il 10 luglio. Ciò che è sicuro è che il 25 giugno del 2021 il cts (Comitato Tecnico Scientifico con competenza di consulenza e supporto alle attività di coordinamento per il superamento dell’emergenza epidemiologica dovuta alla diffusione del Coronavirus) lancia la decisione finale. Gli esperti affiancano a questa decisione una serie di eccezioni e convenzioni.
Il “sì” alle discoteche non significa che tutto tornerà come prima, alla cosiddetta “normalità”. Nonostante il netto miglioramento della situazione epidemica bisogna fare attenzione alle aperture dei luoghi pubblici dato che la variante Delta del virus è ancora in circolazione. Secondo il cts deve esserci la massima attenzione considerando che questi sono i luoghi a maggior rischio di contagio, assembramento e trasmissione del virus.
Le regole anti-contagio da adottare all’interno dei locali sono le seguenti: Le discoteche che potranno riaprire saranno solo quelle in zona bianca (non è detto dunque che tutte le regioni abbiano questa possibilità) e che possiedono uno spazio all’aperto con una capienza massima di affollamento pari al 50% incluso il personale dipendente. Inoltre all’ingresso dei locali sarà richiesto un “green pass“. Certificato digitale promosso dal Presidente del Consiglio, Draghi. Dotato di un codice a barre, il green pass, renderà più semplice la circolazione sicura dei cittadini europei. Tale certificato, però, non potrà sostituire l’autocertificazione ed è possibile ottenerlo in vari modi. Quello più comune è attraverso il sito dgc.gov.it . Entrati nella pagine verrà comunicato che per ricevere il green pass è necessario un codice (spesso inviato via e-mail o sms) che verifica la vaccinazione o il risultato del tampone. Inserendo tale codice e i dati presenti nella tessera sanitaria sarà possibile ottenere la certificazione che permetterà di andare ovunque. Un altro modo per ricavare tale certificazione, anche più facilmente, è tramite l’applicazione “immuni” .Questo certificato dovrà essere effettuato nelle 48 ore precedenti.
Una volta entrati, i clienti, dovranno dare il proprio contatto e i propri dati personali i quali verranno mantenuti dall’edificio nei 14 giorni successivi in caso di necessità. Ciò significa che nonostante la conferma della riapertura dei locali bisogna mantenere la massima prudenza all’interno di essi, perchè si possa evitare il bis dell’anno precedente.