Ieri Martedì 27 Maggio, nel pomeriggio, durante una riunione online organizzata dall’Associazione Amici del Liceo Scientifico da Vinci di Firenze, il professor Mauro Agnoletti ha illustrato due tematiche di grande attualità: il paesaggio e la sostenibilità. L’incontro online organizzato dall’associazione, il terzo su questa tematica, è tutt’ora visibile sulla pagina Facebook “Amici del Liceo da Vinci Firenze”.
CHI è MAURO AGNOLETTI?
Mauro Agnoletti è nato a Lucignano (Arezzo) nel 1954, dopo aver frequentato il Liceo Leonardo da Vinci, si è laureato in Scienze Forestali all’Università degli Studi di Firenze nel 1980. E’ Professore Associato presso la Scuola di Agraria dell’Università di Firenze. Attualmente è docente dei corsi di pianificazione del paesaggio e storia del paesaggio e dell’ambiente. Ha svolto numerosi periodi di studio all’estero, in Europa e negli Stati Uniti. E’ presidente dell’Osservatorio del Paesaggio della Regione Toscana, Presidente del Comitato Scientifico del programma mondiale della FAO sulla conservazione dei paesaggi agrari (GIAHS), è coordinatore del gruppo di lavoro sul paesaggio presso il Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Coordinatore Scientifico del Catalogo Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici. Coordina alcuni accordi fra l’Università di Firenze e alcune università straniere. E’ membro del Consiglio di Amministrazione del Fondo Italiano per l’Ambiente, è stato direttore culturale della Fondazione Florens e consulente per l’EXPO universale di Milano del 2015. E’ direttore di una collana sull’ambiente della casa editrice Springer Verlag e co-direttore della rivista internazionale Global Environment. E’ stato vice presidente della Società Europea di Storia Ambientale, esperto scientifico per la Convenzione Europea del Paesaggio e per la Conferenza Ministeriale per la Protezione delle Foreste in Europa. Ha organizzato congressi scientifici internazionali e nazionali e ha coordinato la redazione di documenti internazionali per l’UNESCO e la Convenzione per la Diversità Biologica delle Nazioni Unite. E’ membro di varie accademie e società scientifiche. Ha coordinato numerosi progetti di ricerca nazionali e regionali. Ha ricevuto riconoscimenti nazionali e collabora con alcuni quotidiani nazionali sui temi dell’ambiente e del paesaggio. Ha scritto più di 250 articoli scientifici ed è autore di 20 monografie scientifiche.
ECCO UNA SINTESI DELL’INCONTRO “PAESAGGIO E SOSTENIBILITà”
L’incontro ha visto la partecipazione oltre che del già citato Mauro Agnoletti anche della Preside del Liceo Leonardo da Vinci, Donatella Frilli e del professor Stefano Zani, docente di storia e filosofia presso il medesimo Liceo. La preside rompe il ghiaccio prendendo la parola e presentando brevemente il professor Agnoletti ricordando in particolare che si tratta di un ex studente del nostro Liceo e che la sua carriera non dona altro che prestigio al Liceo. Come detto dalla preside, l’incontro è stato voluto dal professor Zani che prende subito dopo la parola per presentarci colui che ci guiderà in questo viaggio all’interno della tematica del paesaggio e della sostenibilità. La presentazione del professor Zani ci illustra al meglio l’importanza di questo incontro e l’importanza di avere Mauro Agnoletti come relatore di un così importante tema.
Il professor Agnoletti, si trova adesso in viaggio per una visita in Puglia per verificare la presenza e le caratteristiche di un paesaggio rurale che si vuole iscrivere nel registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico del ministero delle politiche agricole.
Agnoletti in principio ci espone la sua esperienza riferendosi, come detto da lui stesso, soprattutto ai giovani, agli studenti del Liceo da Vinci e agli studenti in generale che si sentono demoralizzati per un cattivo andamento scolastico, che si chiedono “a cosa mi serve tutto questo studio?”, che si domandano “cosa sto sbagliando?”, dicendo che lui stesso durante il periodo del Liceo non era sicuramente uno studente modello, tutt’altro, ma con l’andare del tempo si cambia, la vita riserva sempre sorprese. La vita gli ha riservato delle belle sorprese e le riserva a tutti noi.
Il professore ci illustra le sue conoscenze tramite l’uso di alcune slide. Trattiamo dunque il paesaggio rurale in chiave di sostenibilità. Quattro importanti definizione alla base dei ragionamenti trattati da Agnoletti sono quella di Carl Sauer sul paesaggio culturale, quella di Emilio Sereni sul paesaggio agrario, quella del Consiglio d’Europa sul paesaggio e infine quella del Piano Nazionale di Sviluppo Rurale sul paesaggio rurale.
Importante secondo Mauro Agnoletti è considerare il paesaggio come prodotto delle interrelazioni fra sistemi nello spazio e nel tempo, in particolare tra il sistema economico, sociale e ambientale. Ci dobbiamo rendere conto che durante la nostra vita osserviamo solo una piccola parte della storia e dello sviluppo di un paesaggio.
L’Italia è conosciuta nel mondo come una nazione dal “bel paesaggio“, tutto naturalmente è basato sul passato della nostra terra. Alla base del paesaggio odierno vi è l’agricoltura del passato.
Mauro analizza vari modelli di paesaggio lungo tutta Italia caratterizzati dall’agricoltura in particolare dell’uso dei terrazzamenti: in Sicilia, alle Cinque Terre, in Trentino, in Valtellina, nel Prosecco, a Monte Sant’Angelo e a Pantelleria. Questi paesaggi esprimono l’identità culturale del nostro paese. Ricordiamoci che l’utilizzo di questi terrazzamenti è in particolare dovuto alla presenza molto vasta di territorio montano nella nostra penisola. Altro elemento fondamentale è il pascolo, in particolare in Sardegna, territorio Europeo in cui è tutt’oggi maggior sviluppato il pascolo brado. Altro paesaggi suggestivo si trova a Castelluccio da Norcia dove troviamo un paesaggio totalmente denudato. Molto importante è il paesaggio forestale che per quanto si possa pensare è totalmente dovuto dall’intervento dell’uomo. Non esiste un singolo centimetro quadrato di bosco italiano che non sia stato coltivato dall’uomo.
Spostando la lente d’ingrandimento sul paesaggio del resto del mondo possiamo notare migliaia di altri paesaggi altrettanto suggestivi e unici. In Cina all’interno del fiume Giallo vengono costruite queste isole vegetali con l’intento di coltivarci. Sempre in Oriente vi è l’uso di risaie terrazzate, in questi paesaggi è richiesta una grande portata di mano d’opera e di produzioni uniche al mondo. A Lanzarote nelle Canarie, la popolazione sta iniziando a sfruttare i letti di lava dovuti alle varie eruzioni vulcaniche per la coltivazione. Questo è un modo assolutamente fantastico di rispondere alle catastrofi ambientali.
Molto fondamentale è anche tutto quello che è avvenuto nella storia antica, che oltre ad aver modificato politicamente, economicamente i vari stati, ha anche variato e differenziato le coltivazioni e i paesaggi.
Successivamente l’attenzione su tutto ciò che riguarda gli effetti negativi dell’uomo sull’ambiente e i problemi dello sviluppo industriale sulla mentalità degli uomini che sempre di più abbandonano le campagne per le città, il problema dell’ urbanizzazione.
Mauro Agnoletti chiude la presentazione riprendendo il discorso iniziale sulla sua esperienza personale presentandoci i suoi libri: “Paesaggi rurali storici“, con il quale ha dato inizio alla sua trattazione sui vari paesaggi conosciuti, “Storia del bosco” il suo ultimo libro.
L’interessantissimo incontro con il professor Agnoletti si conclude con l’invito di Donatella Frilli, in veste di preside del nostro Liceo e come membro dell’Associazione Amici del Liceo, ad esporre a scuola, finalmente in presenza, la sua esperienza e le sue conoscenze su queste tematiche di estrema attualità.