L’Atp Masters 1000 di Roma è andato in scena al Foro Italico dal 9 al 16 maggio con il pubblico ammesso, dagli ottavi, fino al 25% della capienza. Con gli Internazionali di Roma, il tennis, lo sport e anche l’Italia, inizia a vedere la luce in fondo al tunnel.
Tanti tennisti italiani in tabellone a Roma, riuscirà il pubblico italiano a sostenere i tennisti italiani?
ATP 1000 ROMA
La 78esima edizione del torneo sa di (parziale) ritorno alla normalità ed è contrassegnata dalle grandi ambizioni degli atleti azzurri. Sono otto quelli che accedono direttamente al main draw, in attesa dei risultati delle qualificazioni. Anzitutto Berrettini; poi Fognini, Sinner, Sonego e le wild card Travaglia, Musetti, Caruso e Mager.
Al Foro Italico sono in arrivo nove dei primi dieci giocatori del mondo: manca solo Federer, che giocherà a Ginevra prima del Roland Garros. Il campo di partecipazione è dunque di qualità assoluta, ancor più elevata di quello di Madrid se si considera che a Roma risponderà presente anche il numero uno del mondo e campione in carica Novak Djokovic. Sarà Rafael Nadal il primo sfidante del serbo: lo spagnolo è accreditato dei favori di molti pronostici viste le sue nove vittorie al Foro Italico. La schiera di chi cercherà un acuto importante è poi composta, tra gli altri, da Tsitsipas, Thiem, Zverev e Rublev.
Nella parte alta del tabellone il serbo Novak Djokovic arriva ai quarti di finale senza alcun problema, senza perdere neanche un set. Sempre nella parte alta del tabellone, Tsitsipas passa secondo turno e ottavi di finale senza perdere neanche un set e si ritrova Djokovic ai quarti di finale, iniziano le sfide importanti. Nella parte alta del tabellone c’era anche Berrettini, reduce dalla finale a Madrid persa contro Zverev, ma il cammino dell’italiano si interrompe a testa alta contro il greco, che riesce a vincere due set a zero.
Nella seconda sezione del tabellone iniziale, spicca la presenza di Dominic Thiem e Rublev, sembra quasi certo il loro scontro ai quarti di finale ma … attenzione a Sonego. Lorenzo Sonego sostenuto dal pubblico di Roma e sostenuto dalle sue fantastiche qualità, sboccia durante il torneo, dimostrandosi un grandissimo tennista, capace di eliminare, dopo tre ore di gioco l’austriaco Thiem, per poi incontrare ai quarti proprio Rublev, l’altro favorito di questa parte del tabellone.
Nella terza sezione del tabellone, tutti gli occhi sono puntati su Medvedev e sulla stella nascente, il francese, Augere-Aliassime. I due vengono entrambi eliminati, rispettivamente da Delbonis e Karacev, ma la sorpresa di questo lato del tabellone è lo statunitense Opelka, che trova l’argentino Delbonis ai quarti di finale.
Nell’ultima e quarta sezione del torneo, ogni spettatore ha gli occhi puntati su: Nadal, re della terra rossa capace di vincere ben 9 volte il torneo di Roma; il tedesco Zverev che arriva dal torneo vinto a Madrid e che pare essere maturato dopo i primi inizi da “diamante grezzo”; Shapovalov geniale quanto discontinuo, probabilmente uno dei rovesci più belli del circuito, atletismo pazzesco, tantissima voglia, ma ancora non ha fatto quello step che lo porterebbe ad essere uno dei papabili top-three. Non dimentichiamoci di Sinner, il giovane italiano infatti inizia bene il suo torneo, che però si interrompe al secondo turno contro Nadal. Nadal che poi elimina al terzo turno anche Shapovalov, che per gran parte della partita sembra dominare, fino a quando in Nadal non esce quella mentalità vincente che lo porta ad essere un vero fenomeno, ormai da 15 anni. Zverev raggiuge i quarti senza problemi per l’ennesima volta il tedesco e lo spagnolo si trovano uno contro l’altro.
Ai quarti quindi troviamo: Zverev contro Nadal; Djokovic contro Tsitsipas; Opelka contro Delbonis; Sonego contro Rublev. Zverev e Nadal danno vita all’ennesima incredibile battaglia che vede però lo spagnolo prendersi la rivincita su Zverev che lo aveva buttato fuori a Madrid, in due set dove mostra un’altra volta di non essere affatto alla fine della sua carrier. Djokovic soffre e perde il primo set con il greco Tsitispas che non sbaglia quasi mai e che alla fine perde il match concedendo molto poco al serbo che però porta a casa i gli utlimi due set 7-5. Opelka mostra a tutti i vantaggi della sua altezza, 2.11m, vincendo tutti i suoi game al servizio, battendo per tutti i match, dal primo turno in poi alla media di 230km/h, più che una battuta è una cannonata. Opelka riesce quindi ad arrivare in semifinale battendo l’argentino Delbonis che deve arrendersi al servizio potentissimo dello statunitense. Continua invece la favola di Lorenzo Sonego che dopo le 3 ore e mezzo contro Thiem, decide di battere un altro top 10 Rublev, mostrando a tutti di avere qualità da vendere. Sicuramente come detto anche dallo stesso Sonego, il pubblico di Roma lo ha aiutato.
Arrivati alle semifinali, da un lato troviamo Opelka e Nadal, sfida per certi aspetti già decisa, ma che potrebbe riservare delle sorprese, dall’altro Sonego contro Djokovic, anche questa sfida pare certa ma tutto può succedere. Opelka inizialmente mette in difficoltà Nadal che poi prende in mano della partita chiudendola in due set senza problemi. Nadal raggiunge così un’altra finale e va in cerca del suo decimo trofeo in quel di Roma. Nella seconda semifinale, Djokovic dovrà tirare fuori tutte le sue qualità di numero 1 al mondo per battere il giovane italiano che dimostra qualità e quantità da vendere. Sonego non riesce a battere Djokovic come gli era riuscito a Vienna e si conclude qui la sua favola.
LA FINALE: DJOKOVIC contro NADAL, chi sarà il re di Roma?
Rafa Nadal si conferma ‘re del rosso’ anche a Roma, dove conquista per la decima volta agli Internazionali d’Italia. In finale lo spagnolo, numero 3 del mondo, ha battuto 7-5, 1-6, 6-3 il campione in carica Novak Djokovic dopo quasi tre ore di spettacolo puro. Partita di livello eccelso, con il capitolo numero 57 della sfida che va a favore di Rafa, che accorcia 29-28 negli ‘head to head’ e allunga nelle finali al Foro (4-2). Nadal conquista Roma a 16 anni dal primo trionfo nel 2005, centrando il 36° Masters 1000, l’88° torneo ATP, il secondo stagionale dopo Barcellona. Il miglior modo per preparare l’assalto al vero obiettivo, il Roland Garros: vincendo per la 14^ volta a Parigi, il maiorchino supererebbe Roger Federer nel conto degli Slam, salendo a 21.
Il primo set un vero tira e molla, non si risparmiano colpi finendo solo con un 7-5 che rappresenta in pieno la vicinanza tra i due. Nel secondo set il maiorchino si rilassa e subisce due break dal serbo cche conclude rapidamente con uno strabiliante 6-1. il terzo set, la resa dei conti, oltre alle gambe viene fuori la testa e si sa, la mentalità di Nadal è vincente.
Il tennis continua ad andare avanti e il ritorno del pubblico promette solo una crescita esponenziale di uno spettacolo che ci incanta e continuerà ad incantare sempre.