Ieri, 9 Maggio 2021, a Madrid si è conclusa la 19esima edizione del Master 1000 di Madrid con la vittoria di Alexander Zverev su Matteo Berrettini.
Il Master 1000 di Madrid, giocato su terra rossa, come la maggior parte dei tornei su terra rossa, sono i campi di Rafael Nadal che su questa superficie sembra non avere rivali. Nadal difatti è il detentore del maggior numero di trionfi al Master 1000 di Madrid con ben 5 titoli, su 8 finali disputate. A causa del covid, la scorsa primavera, il torneo non si è potuto disputare, ma questo è solo uno dei motivi per cui quest’anno questo torneo acquista sempre di più importanza. Dopo i vari tornei sulla terra rossa, Madrid potrebbe rappresentare una piccola resa dei conti, insomma dopo tante belle novità, come i tennisti italiani, Sinner in primis ed alcune certezze come Nadal stesso, possiamo finalmente iniziare a tirare le somme. Ma tutti gli appassionati si chiedono: riusciranno quei diamanti grezzi come Zverev, Thiem, Tsitsipas e Medvedev a fare l’ultimo salto di qualità per spodestare Nadal, Federer e Djokovic? Questo torneo potrebbe darci le prime risposte.
IL TORNEO
Il Masters 1000 di Madrid, si è svolto dal 2 al 9 maggio. Sulla terra battuta della capitale spagnola, oltre a Nadal, molti dei più forti tennisti al mondo, a parte il serbo Novak Djokovic, numero uno al mondo, che ha dato forfait: da seguire il russo Daniil Medvedev, l’austriaco Dominic Thiem, il greco Stefanos Tsitsipas, il tedesco Alexander Zverev e l’altro russo Andrey Rublev. Tre gli italiani presenti nel tabellone principale: Matteo Berrettini, Jannik Sinner e Fabio Fognini.
Nessun novità nei match del primo turno, ma subito dal secondo turno inizia ad accendersi il torneo. Berrettini, numero 10 al mondo, entra nel secondo turno e si trova subito contro Fognini, ma non si lascia sorprendere da quest’ultimo chiudendo la pratica in due set. Unica altra notizia inaspettata del secondo turno è l’eliminazione del giovane italiano, Sinner, che si fa sorprendere da Popyrin.
Al terzo turno Nadal e Zverev chiudono le loro partite senza problemi in due set. Stessa cosa fanno Berrettini, Thiem, Isner e Bublik. Ci sono però due notizie inaspettate, che riguardano il greco Tsitsipas e il russo Medvedev, eliminati da Garin e Ruud.
Ai quarti di finale iniziano i primi scontri importanti: Nadal incontra Medvedev che in due set spazza via il campione spagnolo, dimostrando una sicurezza mai vista prima. Berrettini, unico italiano rimasto in gioco, sfida e batte Garin anche lui dimostrando di essere al meglio della condizione fisica. Thiem e Ruud passano agevolmente entrambi in due set contro Bublik e Isner.
Arrivati alle semifinali il gioco si fa duro, quattro giocatori straordinari si sfidano per la gloria: Zverev contro Thiem, i due diamanti grezzi a confronto, i due fenomeni uno di fronte all’altro un’altra volta, l’ennesima volta; Berrettini e Ruud, le rivelazioni, sapevamo del loro talento indiscutibile ma in pochi si aspettavano di vederli in semifinale. Zverev spazza via l’austriaco in due set, questo ragazzo sembra proprio aver trovato la costanza giusta per vincere e convincere. Berrettini mostra a tutti che l’Italia del tennis, c’è ed è viva, dopo Sinner a Miami, Matteo Berrettini va in finale a Madrid, battendo Ruud in due set.
LA FINALE
Berrettini sfiora il suo primo Masters 1000: dopo aver vinto al tie break il primo set subisce la reazione del tedesco, che si aggiudica il secondo 6-4. Matteo cala progressivamente nel terzo, permettendo a Zverev di prendere in mano il gioco. Il n.6 del mondo chiude 6-3 e festeggia il suo 2° successo a Madrid, il suo 4° Masters 1000. Niente da fare per Matteo Berrettini, la sua corsa a Madrid si interrompe sul più bello, in finale, contro Alexander Zverev. La potenza di Berrettini c’è, nei primi due set è lui a comandare sulla terra rossa della Caja Magica di Madrid, ma a fare la differenza è la maggiore solidità (fisica e mentale) del tedesco, n.6 del mondo, all’ottava finale in un Masters 1000. Berrettini gioca bene e dimostra oltre alla qualità, che nessun può mettere in discussione, anche quella convinzione giusta per fare la differenza nei match ce contano, ma Zverev è troppo anche per il fantastico Berrettini. Il tennista tedesco non sbaglia mai e sembra rendersi conto della sua forza.
Ora l’attenzione si sposta a Roma: l’azzurro, che si può consolare con la posizione in più guadagnata nel ranking (da lunedì sarà il n.9 del mondo), esordirà contro Basilashvili; Zverev contro il vincente di Mannarino e Dellien.