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Jorit, l’artista che racconta sui muri: quando il graffitismo diventa ARTE

Negli ultimi tempi si parla tanto di Jorit, un artista italiano specializzato in arte urbana, nato a Napoli nel 1990. Joirit (nome vero è Jorit Ciro Cerullo) è stato riconosciuto ed apprezzato da critici internazionali, come Achille Bonito Oliva, e la sua attività artistica è diventata materia di studi universitari. Jorit, nei suoi graffiti, affianca ad un perfetto realismo e ad una grande padronanza pittorica forti temi a sfondo sociale. Inizialmente realizzava i suoi lavori illegalmente su treni e su muri , frequentando le Yard di molti paesi Europei (depositi dei treni abbandonati dove i writer sono soliti dipingere in maniera illegale )

I Temi principali delle sue opere sono i volti di grandi personaggi della storia, proposti con dovizia di dettagli espressivi, tracciati con due strisce rosse sulle guance. Queste strisce che ricorrono sui volti delle sue opere, rimandano a rituali magici/curativi africani, in particolare alla procedura della scarnificazione- rito iniziatico del passaggio dall’infanzia all’età adulta- e legato al momento simbolico dell’entrata dell’individuo nella tribù. I personaggi da lui realizzati, assimilati a guerrieri, fanno parte di quella che lui definisce Human Tribe: li sceglie con identità culturali differenti ma accomunati da condizioni umane spesso trascurate dalla nostra società. “Le classi sociali, le differenze di religione o di colore di pelle sono poco o niente di fronte ad un’umanità che ci unisce tutti” – afferma l’artista.

Nei suoi murales l’artista “nasconde” delle scritte, parole e frasi, che spesso ampliano il significato delle opere. Ma non è il caso de “I Sogni”, un murales realizzato sui palazzoni di Rione Cavour di Barra (Napoli): emozionante rappresentazione di tre bambini che dormono e sognano e che rimandano a tutti i sogni e ai diritti negati dei bambini. Questa volta, infatti, l’artista sotto il suo murales, ha lasciato un altro disegno in cui ha riportato i disegni dei bambini cui aveva chiesto di rappresentare i loro sogni e le loro emozioni.

Con questo graffito il monito forte e chiaro è l’invito a lottare affinché “I sogni dei bambini” non rimangano inascoltati e che siano “un buon motivo per lottare, e un buon motivo per sacrificare tutto a questa causa, perché i bambini sono innocenti e indifesi e sono i “grandi” che devono lottare per loro.”

Questo murale fa parte di altri cinque capolavori   realizzati su cinque palazzi del Rione Cavour, tra cui c’è il bellissimo volto di Martin Luther King– rappresentazione potente e imponente- su cui riporta il famoso messaggio dell’attivista dei diritti degli afroamericani “I have a dream”, molto appropriato per le periferie che vengono spesso dimenticate.

Jorit si muove in tutto il mondo per sviluppare e per diffondere le sue opere. Come in Africa, Palestina, Cina, Argentina, Bolivia e in particolar modo in Italia.

In Italia Jorit è attivo principalmente a Napoli dove realizza enormi dipinti su facciate cieche di palazzi di periferia e anche nel centro storico.

Le più note sono:

Ael”, che raffigura il volto di una bambina di pura immaginazione dell’artista probabilmente di etnia Rom oppure una “Scugnizza” (nomignolo che viene dato alle bambine vivaci e furbe di Napoli) .“Gennaro” è il dipinto che rappresenta il volto di un operaio di nome Gennaro, per impersonificare il santo patrono di Napoli San Gennaro.

Nel 2018 completa l’opera sulle facciate delle case popolari del Bronx di San Giovanni, nell’ hinterland orientale di Napoli. Qui con l’aiuto del tifo organizzato realizza il volto del calciatore Diego Armando Maradona e il volto di un bambino autistico di nome Niccolò. All’inizio del 2019 inaugura a Scampia due nuovi murales “Pasolini” e “Angela Davis”.

Altri murales in Italia li abbiamo a Firenze, Nelson Mandela in piazza Leopoldo, a Roma, il volto del diciottenne ucciso Valerio Verbano, a Milano, la rappresentazione di due tifosi delle squadre rivali della città (Milan e Inter)

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