Con il posticipo serale di domenica 24 gennaio tra Parma e Sampdoria, terminata col risultato di 0-2 in favore della squadra ospite, si è conclusa la 19esima giornata di campionato, nonché il girone d’ andata di serie a.
Era ormai da anni che non si assisteva a un campionato così pieno di sorprese. Prima tra tutte l’ avvincente lotta per la testa della classifica tra Inter e Milan, che mancano entrambe dal successo nella massima lega italiana da ormai quasi 10 anni. Ad oggi la classifica vede le due milanesi ben distanti dalle inseguitrici, a cui spetta l’ arduo compito di provare a raggiungere le teste di serie. Questo vantaggio è stato frutto di un cammino sin qui grandioso di entrambe le squadre, macchiato forse da qualche pareggio di troppo. Fra le due, quella che più ha stupito è il Milan, che si è infatti laureato campione d’ inverno nonostante la pesante sconfitta rimediata in quest’ ultima giornata contro l’ Atalanta. Tuttavia continua a conservare 2 punti di distanza dal club nerazzurro e ben 6 dalla Roma, terza squadra del campionato. Nessuno si sarebbe mai aspettato una stagione, ma soprattutto un anno come quello disputato dai rossoneri, capaci di collezionare soltanto 3 sconfitte dalla ripresa del campionato scorso, dopo lo stop causato dall’ emergenza sanitaria. L’ Inter dal canto suo può vantare l’ attacco più prolifico della serie A nell’ anno solare 2020. Nonostante ciò la squadra allenata da Antonio Conte non è riuscita a trovare il gol nell’ ultima trasferta ad Udine, raccogliendo solo un misero punto e mancando così l’ aggancio ai cugini milanisti.
Un’ altra grande sorpresa è stata senza dubbio l’ esclusione dal podio della Juventus, che dopo il cambio in panchina dell’ estate scorsa non ha più saputo imporsi in Italia come ha fatto negli anni passati. Va comunque sottolineato il fatto che abbia disputato una partita in meno, che in caso di vittoria la proietterebbe al terzo posto in solitaria, scavalcando così la Roma e riducendo a poche lunghezze la distanza dall’ Inter. La partita però non appare affatto scontata: deve infatti affrontare il Napoli, squadra molto ostica che però ha già sconfitto in stagione nella finale della Supercoppa italiana disputata pochi giorni fa al Mapei Stadium di Sassuolo. Nonostante la conquista di questo trofeo e l’ ultima vittoria in campionato contro il Bologna, rimane criticata la scelta della società di affidare la guida della squadra ad Andrea Pirlo, alla sua prima avventura in assoluto da allenatore. L’ ex campione del mondo del 2006 fu infatti accolto da uno scetticismo generale, quando nell’ estate scorsa subentrò a Maurizio Sarri dopo la cocente eliminazione ai quarti della Champions League. La differenza di punti conquistati nella stagione corrente con quella di un anno fa è abissale. Solo in Europa le cose sembrano andare meglio: qualificatasi agli ottavi come testa di serie nella coppa dalle grandi orecchie, la Juventus dovrà affrontare il Porto. Confronto che sulla carta vede nettamente favorita la squadra torinese.
Accesissima è la lotta per le zona Europa, che vede al momento qualificate per la Champions League: Milan, Inter, Roma e Juventus. In Europa League invece avrebbe accesso diretto l’ Atalanta e la vincitrice della Coppa Italia. Novità assoluto decretata dall’ UEFA che ha infuocato la parte alta della classifica è l’ introduzione di una nuova competizione europea per la stagione 2021/2022: l’ Europa League Conference, a cui avrebbe accesso diretto la sesta classificata (posizione ricoperta attualmente dal Napoli). Nulla però è ancora deciso. La sfida si profila difficilissima per ogni club, poiché il divario tra le squadre è davvero esiguo. Infatti la differenza tra la terza (Roma) e la settima (Lazio) è di soli 3 punti. Tutto si deciderà prevalentemente negli scontri diretti e nella parte finale di campionato, in cui verranno premiate le squadre che avranno dimostrato una tenuta fisica e mentale superiore alle altre.
Avvincente è anche la lotta salvezza che vede coinvolti molti club. La distanza che separa le squadre è davvero minima. Ogni partita può risultare decisiva per la classifica finale. Ad oggi le tre retrocesse sarebbero Crotone, Cagliari e Parma. A inizio stagione si profilava per il club romagnolo un campionato tranquillo data la qualità della rosa e il buon piazzamento nel campionato precedente. Inoltre l’ arrivo sulla panchina di Fabio Liverani sembrava poter dare alla squadra un gioco più brillante e offensivo. Questa scelta non si è rivelate però azzeccata, dato che il tecnico è stato già esonerato. Gli è stata fatale la sconfitta fuori casa contro l’ Atalanta alla 16esima giornata, che ha segnato il ritorno sulla panchina di Roberto D’ Aversa. A Cagliari vi è stato invece un colpo di scena: nonostante la terzultima posizione che il club sardo occupa al momento, la società ha deciso di rinnovare il contratto al tecnico Di Francesco. Una decisione inaspettata, arrivata per giunta dopo l’ ultima sconfitta in campionato contro il Genoa, diretta avversaria nella lotta salvezza. Anche Il Crotone, nonostante l’ ultima posizione in classifica, ha deciso di dare continuità a Giovanni Stroppa, che nella passata stagione ha riportato il club calabrese in serie A. A pari merito con il Cagliari è posizionato il Torino che nell’ ultima sfida di campionato ha sfidato il Benevento in uno dei tanti scontri diretti per la salvezza. Il match finito sul risultato di 2-2 ha mostrato una grande reazione della squadra torinese, capace di rimontare due gol. Sicuramente un buon segnale e un’ ottima iniezione di fiducia per il club granata, che nel girone di ritorno dovrà sicuramente cambiare rotta se non vuole andare incontro a spiacevoli sorprese. Con pochi punti in più vi sono inoltre Genoa, Spezia e Udinese le quali sicuramente non dormono sogni tranquilli ma non sono nemmeno costrette a vivere ogni partita come una finale. Un’ altra squadra che si ritrova nella parte bassa della classifica è la Fiorentina, uscita vincitrice nell’ ultimo match contro il Crotone, diventato oramai uno scontro diretto per entrambe le squadre. La stagione della viola è stata sin qui altamente insufficiente. A inizio stagione il club e la tifoseria puntavano a un piazzamento in Europa, data la buona rosa allestita dalla dirigenza. La squadra non si è però dimostrata all’ altezza delle aspettative e il primo a pagarne le conseguenze è stato il tecnico Giuseppe Iachini. Al suo posto è tornato Cesare Prandelli, allenatore molto apprezzato dalla tifoseria viola. Dal suo ritorno il club gigliato ha collezionato una serie di risultati utili che le hanno permesso di smarcarsi dalla zona calda della classifica che tuttavia non rimane del tutto rassicurante. Ad oggi si trova al 12esimo posto, con un punto in meno da un sorprendente Benevento che ha saputo dimostrarsi squadra temibile e capace di giocarsela con tutte le altre società. La formazione allenata da Filippo Inzaghi ha infatti dimostrato una grande maturità nelle sfide cruciali in chiave salvezza e un grande atteggiamento nelle partite più difficili, nelle quali in più di un’ occasione è riuscita a mettere in difficoltà squadre di più alta classifica. Altre sorprese di questa stagione sono state Hellas Verona e Sassuolo. Esse ricoprono rispettivamente l’ ottavo e il nono posto. La prima, seppur non ha mai ricoperto le zone altissime della classifica si è sempre dimostrata una formazione di tutto rispetto, ottenendo anche vittorie di un certo prestigio contro Lazio, Atalanta e Napoli. La seconda invece, per un tratto della stagione ha persino condotto la classifica e per molto tempo ha lottato nella zona della Champions League.
Era da tanti anni che non vi era tanta incertezza sull’ esito finale. Con la speranza di tornare il prima possibile a gioire negli stadi, covid permettendo, non ci resta che goderci l’ emozioni che solo il calcio sa trasmettere.