Per la serie “cosa ci ha portato via il covid”, quest’anno non verrà svolta una delle manifestazioni più fiorentine in assoluto: la cavalcata dei Magi. Questa rappresentazione, che rievoca l’episodio narrato nel Vangelo secondo Matteo (2, 12) della venuta dei Magi a Gesù appena nato, viene svolta nel giorno dell’Epifania, dal greco “manifestazione”, con la partecipazione di un centinaio di figuranti che sfilano in un grande e sfarzoso corteo per il centro storico fiorentino. In testa a questo corteo si trovano i tre re Magi a cavallo, i quali sono seguiti da sbandieratori, gonfaloni, cavalieri e rappresentanze dei Comuni della Provincia di Firenze.
La Cavalcata dei Magi viene svolta il 6 gennaio di ogni anno a partire dal 1997, VII Centenario della fondazione del Duomo di S. Maria del Fiore, ed ha origini antichissime. Si narra, infatti, che nel 1390 un ricco mercante proveniente da Oriente, il cui nome era Baldassarre degli Ubriachi, decise di dare vita ad una sfilata di personaggi che indossavano tutti vesti orientali. Questa sfilata venne in seguito ripresa e divenne la base che avrebbe dato vita successivamente alla cavalcata dei Magi. Se ne parla per la prima volta in un documento del 1417, anno in cui la Signoria della Repubblica decise di finanziare un’associazione che prendeva il nome di “compagnia” dei Magi, conosciuta anche come “compagnia della Stella” per il suo emblema (una stella a sei punte, proprio come quella seguita dai tre re Magi). A questa compagnia presero parte tutti i membri della famiglia Medici e numerosi altri personaggi vicini ai signori di Firenze, uno fra tutti Angelo Poliziano. I Medici erano molto legati alla venerazione verso i Magi, tanto da far affrescare nel 1459 da Benozzo Gozzoli, allievo di Beato Angelico, il celeberrimo viaggio di questi tre saggi provenienti da Oriente in cerca di Gesù bambino nel palazzo Medici Riccardi. Gli abiti che i costumanti del corteo usano oggi si ispirano proprio a quelli che indossavano le persone raffigurate nell’affresco del Gozzoli. Tuttavia questa manifestazione ebbe vita breve ed infatti, nel 1494, venne abolita e la compagnia dei Magi soppressa in seguito alla cacciata dei Medici da Firenze ad opera del frate domenicano Girolamo Savonarola.
Piccola curiosità: la leggenda vuole che i tre re Magi, originari dell’altopiano persiano ed esperti astronomi, durante il loro cammino in cerca del Re Messia si fermassero a mangiare da un’anziana signora. Così le chiesero se volesse unirsi a loro, ma lei rifiutò l’invito. Dopo un po’ di tempo, avendo riflettuto sull’accaduto, l’anziana signora ci ripensò, ma, non riuscendo più a trovare i re Magi, decise di portare dei doni a tutti i bambini nella speranza che fra essi ci fosse stato Gesù. Così nacque la storia della befana.
Negli anni l’attenzione verso questa tradizionale rievocazione è diventata via via sempre maggiore e si spera che questa situazione in cui ci troviamo, che ci costringe a guardare sempre avanti, al futuro, non faccia perdere alle persone la voglia e soprattutto l’interesse di vivere questi momenti che invece ci riportano nel passato, che ci trascinano via, per così dire, dalla nostra quotidianità. Un po’ come un libro, solo che il libro è cartaceo e rimane nella libreria sempre a disposizione di chi lo vuole leggere, mentre queste rappresentazioni no, una volta che sono state fatte, verranno rifatte l’anno seguente o anche diverso tempo dopo, ed è proprio per questo motivo che è bene cogliere queste occasioni e andare a vedere questa e altre manifestazioni.