Juventus-Fiorentina non è una sfida come le altre, e mai potrà esserlo. Quando tutti gli italiani mentre sono in vacanza si guardano il sorteggio di Serie A in modo spensierato, insieme ad amici magari, iniziando a pensare alla nuova stagione, i tifosi di queste due squadre invece no: appena esce il calendario sono già lì, a segnare in penna e sottolineare quelle due maledette date, qualunque sia la classifica, qualunque siano le motivazioni, qualunque sia il morale; questa partita sarà sempre il primo pensiero. L’ansia si inizia già a sentire qualche settimana prima, raggiungendo la sua apoteosi la sera precedente. Juventus-Fiorentina è un qualcosa di differente, per un attimo tutti si scordano della classifica: puoi aver già vinto il campionato, puoi essere in crisi e bisognoso di punti, puoi essere già in una zona salva, è lo stesso da cardiopalma. Alcuni dicono “ci basta un pareggio e siamo salvi”, oppure ,”se perdiamo siamo comunque in Europa League”: bene, se parliamo di Juventus-Fiorentina buttate via tutti questi dati da giornalisti, non servono a niente. Ci si gioca tutto, onore, orgoglio, dignità, due città gremite di tifosi, un pallone e solo 90 minuti per decretarne un vincitore; questa è Juventus-Fiorentina.
Sfida piena di precedenti, 161 in totale in serie A, con la squadra torinese uscita vincitrice per 77 volte, 51 volte finita in parità, e le restanti 33 sfide vinte dalla squadra viola. Molte partite sono entrate nella storia del nostro campionato, basta pensare al 4-2 del “franchi” in data 23 ottobre 2013, segnato dalla tripletta di Pepito Rossi.
Martedì 22 dicembre 2020: il sorteggio ha scelto questa data come partita di andata tra le due compagini, ultima dell’anno solare, siamo al giro di boa dove la classifica comincia a prendere forma, dove si iniziano a decifrare quali saranno le candidate alla lotta scudetto e quali invece ad una estenuante lotta salvezza. Le due squadre sono in due momenti differenti ma altrettanto delicati, la Juventus viene da una rotonda vittoria a Parma per 4-0, la squadra è sotto la guida di Andrea Pirlo, ex regista di Brescia; Inter, Milan e Juventus, dopo un inizio non semplice sembra finalmente aver trovato la sua quadra, vista anche la ottima vittoria col Barcelona che ha portato al primo posto nel girone. Discorso diverso per la Fiorentina, dopo un inizio orribile con Iachini, la squadra è passata a Cesare Prandelli, messo davanti ad una situazione non facile; le prime uscite non danno segnali positivi, squadra troppo moscia e lenta, anche se nell’ultima uscita col Verona sembrano esserci stati piccoli passi avanti, ma con una classifica sicuramente non dalla sua parte.
La Juventus non fa molte modifiche e schiera il 4-4-2, tra i pali il polacco Szczesny, in difesa Cuadrado De Ligt Bonucci Alex Sandro, a centrocampo vediamo Ramsey e il grande ex Federico Chiesa sulle fasce, centrali McKennie e Bentancur; davanti il solito duo Morata-Ronaldo. La Fiorentina invece sorpende e parte con un 5-3-2 a prima occhiata molto difensivo, con in porta il solito Dragowski, in difesa vediamo confermato il trio Milenkovic Pezzella Igor, con Caceres e Biraghi nel ruolo di terzini. Sulla mediana confermati Castrovilli e Amrabat come interni accompagnati a sorpresa da Borja Valero, davanti la coppia Vlahovic Ribery.
La partita non è ancora cominciata è gia partono i primi dubbi e le prime critiche sul modulo viola, che sembra essere di una squadra terrorizzata dall’avversario e che rischi di farsi schiacciare troppo, molto dubbi anche su un Caceres tutto largo a destra, dopo le ultime pessime uscite, e la prima da titolare in stagione per Borja, non piu nel fiore degli anni.
Pronti via e la Fiorentina parte fortissima, al terzo minuto il francese Ribery verticalizza per Vlahovic che controlla e supera con un abile scavetto il portiere bianconero, 0-1 e palla al centro. La partita si fa ancora di più in salita per i ragazzi di Pirlo quando al diciassettesimo il signor La Penna, dopo aver consultato la Var, decide di espellere Cuadrado per un brutto intervento su Castrovilli. Il primo tempo termina così con una Fiorentina che ha trovato tanti spazi ed ha preso molta fiducia dopo un inizio incoraggiante.
Nel secondo tempo la Juventus inizia a prendere il pallino del gioco ma senza creare troppe occasioni, annullato un goal per fuorigioco a Ronaldo e dopo pochi minuti negato un rigore dubbio allo stesso portoghese. La più vecchia legge del calcio; goal sbagliato, goal subito. Al minuto 76 traversone dalla sinistra di Biraghi, la palla impatta sull’altro mancino Alex Sandro e finisce dentro la rete. La Juve stacca la testa e subisce pure il terzo in contropiede da parte dell’ex Caceres. Finisce cosi, 0-3 Fiorentina, risultato sonoro e impronosticabile alla vigilia, ma è proprio questo Juventus-Fiorentina, un mix di emozioni che solo questo sport sa offrire. La Fiorentina gioca una partita aggressiva fin da subito e riesce a mantenere costanza e tranquillità, i tre centrali non sbagliano nulla e il tanto criticato Caceres annulla Ronaldo e segna pure il primo goal in campionato. A centrocampo il marocchino Amrabat sontuoso, ogni tanto viene da chiedersi se abbia il nostro stesso numero di polmoni, e Borja domina sulla mediana con le sue doti nel palleggio e la sua visione periferica. Davanti la coppia offensiva funziona e non dà punti di riferimento ai bianconeri. Capolavoro tattico di Prandelli, che porta la Fiorentina a respirare in classifica e dà tanto entusiasmo alla piazza. Per la Juventus invece inesorabile ritorno alla lavagna tattica dopo una brutta prova contro una squadra sulla carta inferiore. Complimenti ad entrambe le squadre per lo spettacolo offerto ancora una volta, e sperando che siano pronti a fare altrettanto nel match di ritorno.