Fiorentina- Benevento, sulle rive dell’ Arno, è una partita molto sentita poiché l’ultimo incontro con i campani, 11 Marzo 2018, rappresentò per i tifosi viola l’ultimo omaggio all’ex capitano viola Davide Astori  che si era  spento  la settimana precedente. Quella partita fu costellata di alcuni episodi singolari: la squadra toscana trionfò grazie al gol di Victor Hugo, sostituto di Astori, alle ore 13 in punto, numero di maglia del’ ex capitano, e subito dopo la rete cominciò un temporale.  Alcuni pensarono che queste fossero soltanto delle coincidenze, altri invece,  pensarono che Davide stesse guidando alla vittoria la sua ex squadra come un vero e proprio capitano.  Nonostante le diverse opinioni, Fiorentina-Benevento sarà sempre una partita molto sentita nel capoluogo toscano.

Oltre al significato della partita, questa Fiorentina-Benevento 2020 rappresentava un altro inizio: una nuova era, l’era di  Cesare Prandelli che ritorna sulla panchina viola dopo 10 anni per sostituire l’ex allenatore Giuseppe Iachini. Tutto questo ha fatto aumentare enormemente  l’aspettativa di vittoria dei tifosi gigliati.

Purtroppo la squadra toscana finisce la partita con 0 punti guadagnati e tanto rammarico…

Prandelli  decide di esordire schierando un nuovo modulo, il 4-2-3-1: il solito Dragowski in porta;  Milenkovic, Pezzella, Igor, Biraghi a costituire la difesa a 4; Amrabat e Duncan davanti alla difesa; Kouame, Castrovilli e Ribery a sostenere l’unica punta centrale: Vlahovic. Dall’ altra parte il Benevento di Pippo Inzaghi, reduce da  4 sconfitte consecutive, schiera il solito 4-3-3.

Inizia la partita e subito si percepisce che sarà una partita dai ritmi molto bassi: nessuna squadra riesce a prendere il pallino del gioco, poche occasioni da entrambi i lati, la Fiorentina prova ad attaccare ma viene sempre fermata dalla difesa campana molto ordinata. A fine primo tempo,  Ribery, a causa di un contrasto con Schiattarella, si infortuna e Prandelli è costretto ad effettuare la prima sostituzione:  entra Saponara.

Il secondo tempo sembra essere una copia del precedente, però al 52esimo avviene la svolta: Biraghi si fa rubare palla da Insegne, il quale serve Improta  al limite che con un rasoterra all’angolino basso fulmina Dragoski.  Dopo il gol, la squadra toscana cerca di reagire e Prandelli sostituisce tre giocatori in pochi minuti: entra Lirola per Igor, Pulgar sostituisce Duncan e Cutrone prende il posto di Kouame. La squadra toscana con i nuovi entrati  si spinge all’attacco subendo le ripartenze della squadra di Inzaghi che sfiora il raddoppio in più di un’occasione.  Anche con  l’ultimo cambio Borja Valero  per Amrabat,  la squadra gigliata non riesce ad evitare la sconfitta.

A fine dei 90 minuti la delusione dei tifosi toscani è immensa e rimane in loro la speranza che il detto “il buongiorno si vede dal mattino” nella nuova era di Prandelli non funzioni e che Cesare si possa rifare già nel prossimo match a San Siro contro il Milan.

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