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La risposta dell’Europa al Covid 19, il futuro in mano ai vaccini.

La situazione in Europa

La presidente della commissione europea Ursula Von der Leyen durante la riunione del 28 ottobre 2020 ha annunciato che l’Europa ha preordinato 700 milioni di dosi dei vaccini più promettenti, per un costo di 750 milioni di euro, è stato fatto anche un accordo tra tutta l’unione europea per dividere equamente le dosi.

Se le varie sperimentazioni procederanno come previsto, come ha annunciato la presidente Von der Leyen, le prime dosi saranno disponibili da aprile 2020, ogni mese verranno inviate tra le 20 e le 50 milioni di dosi.

Il vaccino più promettente è quello dell’azienda biofarmaceutica AstraZeneca o conosciuto anche come il vaccino di Oxford, nella fase 3 della sperimentazione e già in produzione da mesi. Proprio su questo l’Europa ha investito maggiormente e per adesso la risposta è molto promettente dato che ha mostrato un ottima risposta immunitaria soprattutto nelle persone più anziane.

Al momento ci sono solo 3 vaccini nella fase 3 della sperimentazione, il vaccino dell’istituto Butatan (cina), quello dell’azienda Biotech Moderna (USA) e quello di AstraZeneca e Oxford (Gran Bretagna).

L’Italia e il vaccino di Oxford:

L’azienda italiana Pomezia sta contribuendo alla ricerca per il vaccino di Oxford infatti il suo presidente, Pietro di Lorenzo ha annunciato che delle prime 20-30 milioni di dosi distribuite all’Europa l’Italia ne riceverà 2-3 milioni.

Nella fase 2 era stato testato su 1077 volontari di età compresa tra i 18 e i 55 anni, questo aveva dato risposte immunitarie molto robuste, innescando anticorpi e cellule T.

La fase 3 prevede che il vaccino sia testato su molte più persone e di differenti età, compresi anziani e bambini, per adesso sta dando ottimi risultati anche in questa fase.

Il 1 ottobre 2020 all’Ema (Agenzia europea del farmaco) è stato richiesto di applicare il Rolling Review, che serve per velocizzare i tempi; Nel caso del vaccino di Oxford l’Ema ha richiesto che venisse informata costantemente sullo sviluppo del vaccino, solitamente tutti i dati venivano consegnati insieme alla richiesta per la commercializzazione, in modo da abbreviare i tempi ma comunque mantenendo elevato il livello di sicurezza.

Le ultime notizie sull’andamento della sperimentazione e soprattutto le date stimate per la distribuzione delle prime dosi è molto promettente per il nostro paese che ha investito molto su questo vaccino, che forse riuscirà a risolvere la situazione disastrosa che sta interessando il nostro paese come il resto del mondo.

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