Settembre non è solo sinonimo di fine vacanze estive, inizio delle scuole ma anche di Mostra del Cinema di Venezia, festival cinematografico si svolge ogni anno al lido di Venezia nello storico palazzo del cinema sul lungomare Marconi. È la seconda mostra cinematografica più antica al mondo preceduta soltanto dagli Oscar americani.
Il 2 settembre Anna Foglietta ha aperto le danze del festival, sfilando sul tappeto rosso in veste di madrina della settantasettesima edizione della mostra, che finirà il 12 con l’assegnazione del leone d’oro per il miglior film.
Questo premio verrà assegnato dalla giuria che quest’anno è composta da : Matt Dillon attore americano, Veronika Franz regista e sceneggiatrice austriaca, Joanna Hogg regista e sceneggiatrice britannica, Nicola Lagioia scrittore italiano, Christian Petzold regista e sceneggiatore tedesco, Ludvine Sagnier attrice francese ed infine il presidente di giuria la due volte premio oscar l’attrice australiana Cate Blanchett.
Nel frattempo è stato assegnato il premio per la carriera a Tilda Swinton che nel suo discorso di ringraziamento ha voluto ricordare il collega Chadwick Boseman noto per il ruolo di protagonista in Black Panter morto circa una settimana fa a causa di un cancro al colon.
In lizza per vincere il leone d’oro ci sono 18 film. Quattro registi hanno già vinto un Oscar ovvero Pedro Almodóvar, Alex Gibney, Regina King e Frederick Wiseman mentre altri tre hanno già vinto il leone d’oro ossia Gianfranco Rosi, Pedro Almodóvar e Lav Diaz. I film italiani nominati sono 4 diretti da due registe e da due registi. Scopriamo meglio di quali si tratta.
Notturna di Gianfranco Rosi:
“In Medio Oriente, durante le riprese del film, ho incontrato le persone che vivono nelle zone di guerra. Ho voluto raccontare le storie, i personaggi, oltre il conflitto. Sono rimasto lontano dalla linea del fronte, ma sono andato là dove le persone tentano di ricucire le loro esistenze“. Racconta Gianfranco Rosi.
Trama:
Girato nel corso di tre anni sui confini fra Iraq, Kurdistan, Siria e Libano, questo film documentario racconta la quotidianità che sta dietro la tragedia di guerre civili, dittature e invasioni straniere. Sino all’ apocalisse omicida dell’ISIS. La guerra non appare direttamente. In primo piano vi è l’umanità che si risveglia ogni giorno da un “notturno” che pare infinito.
Miss Marx di Susanna Nicchiarelli:
“La storia di Eleanor mi ha dato l’opportunità di esplorare temi incredibilmente contemporanei in un contesto d’epoca. Ma ho ritenuto necessario capovolgere i clichés del dramma in costume. Ho cercato di sovvertire l’immagine dell’eroina vittoriana e sostituirla con quella emblematica e moderna di una donna che combatte sul fronte personale e pubblico. Credo che la storia di Eleanor richieda di essere raccontata con delicata ironia“. Presenta così Susanna Nicchiarelli il suo film.
Trama:
Eleonor la figlia più piccola di Karl Marx è una ragazza brillante, colta libera e appassionata. Combatte per i diritti delle donne e per abolire il lavoro minorile partecipando alle lotte operaie. Nel 1883 incontra Edward Aveling e la sua vita cambia. Sarà travolta da un amore appassionato però tragico.
Padrenostro di Claudio Noce:
“Il padre è una figura forte, magnetica, eroica. L’archetipo di un’intera generazione di uomini per i quali le emozioni erano percepite solo come debolezza e obbligate a essere camuffate da silenzi. Nel dicembre del 1976, quando mio Padre subì l’attentato, io avevo un anno e mezzo. Abbastanza per comprendere la paura, troppo pochi per capire che quel’ affanno avrebbe abitato dentro di me per molto tempo”. Dice il regista.
Trama:
Ci troviamo nella Roma del 1976. Valerio ha solo 10 anni ma la sua vita viene sconvolta quando con la madre Gina assiste all’attentato ai danni del padre Alfonso provocato da un commando di terroristi. Da quel momento la paura segna la famiglia. Ma durante questi giorni difficili Valerio incontra Christian un ragazzo solitario ribelle e sfrontato un po’ più grande di lui. Quest’incontro cambierà le loro vite.
Le sorelle Macaluso di Emma Dante:
“Il film è diviso in tre capitoli, ognuno dei quali corrisponde a un’età delle cinque sorelle protagoniste. L’infanzia, l’età adulta, la vecchiaia. Le sorelle sono interpretate da 12 attrici. Come se a ognuna che resiste fino alla vecchiaia dovessero corrispondere una discontinuità e una mutazione nel corpo e nel volto. Ed è l’amore delle sorelle tra loro e per la casa in cui vivono che tiene in vita la loro intera esistenza, come fosse un unico organismo vivente a prescindere dalla morte fisica di alcune di loro.” Dice Emma Dante.
Trama:
Viene raccontata l’infanzia l’età adulta e la vecchiaia di 5 sorelle, Maria Pinuccia, Lia, Katia, Antonella, nate e cresciute in un appartamento di una palazzina nella periferia di Palermo. Vivono da sole in una casa che porta i segni del tempo che passa.
Non ci resta che aspettare il 12 per sapere se il cinema italiano sarà premiato.