Michael Jackson nacque a Gary il 29 agosto del 1958 e, grazie alle sue movenze sul palco e alla sua passione sfrenata e folle per la musica, viene ricordato come il re del pop. Ritenuto uno degli artisti di maggiore influenza e il più grande intrattenitore di tutti i tempi, realizzò l’album più venduto di sempre con oltre 100 milioni di copie dal nome “Thriller”. I suoi familiari descrivevano Michael come un ragazzo introverso e timido, ma anche brillante e determinato ad esprimere se stesso attraverso la musica. Fin dagli esordi con i Jackson 5, il padre Joe, certo dello straordinario talento dei ragazzi, li costringeva ad esercitarsi giorno e notte utilizzando talvolta anche metodi violenti. Michael aveva solo sei anni quando si unì per la prima volta al gruppo, ma Joe subito capì la stoffa da frontman del ragazzo. Inizio del successo di Michael Jackson fu il famosissimo evento di Motown 25 in cui l’artista si esibì insieme ai suoi fratelli e come solista. Dalla testimonianza del famoso giornalista Christopher Smith, presente in sala, il pubblico era estasiato alla sola vista dello stravagante artista, in quanto non fu tanto il fascino della canzone a scatenare gli animi del pubblico, bensì la memorabile performance di Jackson: sebbene fin da bambino avesse palesato una spiccata passione per il ballo, quella sera stupì tutti i suoi fans sfoggiando alcuni dei suoi passi più famosi tra cui il celebre Moonwalk. Circa un anno dopo questo fantastico evento le persone cominciarono a notare uno schiarimento graduale della sua pelle, inizialmente fu criticato aspramente perché sembrava voler negare le sue origini afroamericane, ma qualche anno dopo, la testimonianza del suo medico personale affermò che il cantante aveva due malattie cutanee autoimmuni e quindi era stato costretto a schiarirsi la pelle. Tuttavia la tesi del diniego della black music e delle sue origini è tuttora accreditata tra alcuni critici.
Nel 1992 Michael intraprese il Dangerous World Tour che segnò senza dubbio l’inizio di una nuova era dello spettacolo. Michael Jackson, infatti, non viene ricordato solo per i suoi pezzi e la sua musica, ma anche per la sua eccentricità e la voglia di stupire: la sua entrata in scena avveniva tramite una botola sottostante il palco, così da scatenare gli animi infuocati della folla in delirio. In quel memorabile tour, Michael cantò alcuni dei suo migliori pezzi tra cui “jam”, “Smooth criminal” e “Thriller” esibendo anche i suoi spettacolari passi di danza che rendevano la performance unica e brillante. I fans di Jackson infatti dicevano che il suo segreto risiedeva nel ballo, poiché per lui la danza rappresentava il fulcro dell’esibizione stessa e quando si esibiva nessuno riusciva a distogliere lo sguardo da quel palco infuocato. Dietro questo brillante personaggio si nascondono, però, molte ombre. Il calvario giudiziario di Michael Jackson iniziò il 23 Agosto del 1993 durante una tappa del Dangerous World Tour, quando il 13enne Jordan Chandler lo accusò di abusi sessuali, anche se il denunciante Evan Chandler, padre della presunta vittima, non era persona affidabile e inoltre formalizzò l’accusa solo in sede civile e non penale, lasciando intendere che avesse scopi lucrativi piuttosto che di giustizia. Tuttavia la vicenda non si concluse bene per il cantante che fu abbandonato dai suoi sponsor e costretto a sospendere il famoso tour, in aggiunta venne versata un’ingente somma di denaro a favore del denunciante in cambio di un documento che attestasse l’innocenza della star. I dubbi riemersero nel Febbraio 2003, quando, in un documentario realizzato dal giornalista Martin Bashir, appariva la popstar insieme al 13enne malato di cancro Gavin Arvizo. In tale documentario appariva, inoltre, una scena in cui il ragazzo avrebbe dormito nel letto di Jackson, scena che valse al cantante l’accusa, perpetrata dallo stesso giornalista, di molestie sessuali. Quando scoppiò lo scandalo, Jackson ribadì di aver condiviso solo la stanza da letto e nient’altro, e che in quella stessa stanza avevano dormito anche altri ragazzi tra cui anche personalità famose del cinema.
Il 19 Novembre 2003, dopo un’ approfondita perquisizione del Neverland Ranch, dimora del cantante, fu spiccato il mandato d’arresto mentre Michael si trovava a Las Vegas nel mezzo delle riprese del video di One More Chance. La celebrità accettò il verdetto e si costituì alla Polizia Californiana, pagando poi una cauzione di 3 milioni di dollari per la sua scarcerazione. Il celebre processo “ Il Popolo dello Stato di California contro Michael Joseph Jackson” ebbe inizio il 31 Gennaio 2005 a Santa Maria e si concluse ufficialmente il 13 Giugno dello stesso anno con una piena assoluzione da tutte le accuse per l’imputato, al quale fu restituita l’esorbitante cauzione pagata due anni prima. La sera del 24 Giugno 2009 Michael tornò a casa dopo le prove per i concerti estivi, il suo medico personale, Conrad Murray, era in casa con lui e raccontò di avergli somministrato alcune benzodiazepine per conciliare il sonno. Il mattino seguente Murray entrò in camera di Jackson e notò che la respirazione si era interrotta, preso dal panico tentò un massaggio cardiaco che risultò vano. Solo un’ora e mezza dopo si decise a chiamare un’ambulanza che non poté fare altrimenti che costatare il decesso del cantante per intossicazione da farmaci. Era il 25 Giugno del 2009, se ne andava per sempre il “Re del Pop”, in silenzio con misteri e aneddoti poco chiari. A distanza di più di dieci anni dalla sua scomparsa, la sua storia resta ancora viva nella memoria di milioni di persone, la storia di un bambino prodigio che con la sua magica voce voleva cambiare un mondo che gli stava stretto, un uomo che aveva deciso di non crescere più, un eterno Peter Pan senza sesso, razza o volto, che voleva costruire un universo parallelo in cui vivere una vita pazzesca e fiabesca nella quale tutto sembrava possibile. Nonostante le apparenze, la favola non ebbe mai un lieto fine, ma la realtà irruppe prepotentemente nel mondo fantastico di Michael Jackson, una realtà fatta di sbiancamenti della pelle, malattie, dipendenze, accuse di molestie e abusi sui minori, dalle quali è stato assolto ma che continuano a perseguitarlo anche dopo la morte: questo ci porta a vedere la sua vita non tanto come una favola ma come un’enorme, assurda e incredibile follia.