“Abbracciamoci forte e vogliamoci tanto bene” e “il cielo è azzurro sopra Berlino”, queste sono le esclamazioni fatte da Fabio Caressa e Marco Civoli telecronisti di Sky e Rai dopo che Fabio Grosso segnò il rigore decisivo della serie contro la Francia. La Nazionale italiana di calcio è campione del mondo; le strade della penisola si riempiono di gente e inizia la festa. Pensare che inizialmente la nazionale azzurra era partita per la Germania come sfavorita e sotto pessimi auspici, infatti, da poche settimane era scoppiato lo scandalo di Calciopoli, che trascinerà dietro di sè scandali e polemiche per molti anni. Nel girone eliminatorio l’Italia incontra e vince contro il Ghana, pareggia contro gli Stati Uniti e batte la Repubblica Ceca. I gironi vengono superati in scioltezza, ma la stampa continua ad attaccare sia i calciatori che il Commissario Tecnico Marcello Lippi. Agli ottavi è il turno dell’Australia, la partita viene decisa da un rigore dubbio e realizzato da Francesco Totti al ’95. L’Italia è ai quarti, ma questo non basta a sopperire le critiche degli italiani delusi ancora dall’ennesimo scandalo calcistico. Qualcosa viene poi a cambiare, quasi inspiegabilmente dopo la vittoria contro l’Ucraina surclassata dallo strapotere azzurro: l’Italia vince per 3 a 0 grazie ai gol di Zambrotta e alla doppietta di Toni. Gli italiani iniziano a credere nell’impresa azzurra; in semifinale, la squadra di Lippi incotrerà i padroni di casa nonchè gli eterni rivali: la Germania. La nazionale tedesca è la favorita, ha una squadra forte, giovane e piena di talenti. 4 Luglio 2006 questo è il giorno della semifinale, la partita è molto equilibrata, fino a quando Pirlo serve Grosso con un passaggio che taglia la difesa tedesca e l’esterno italiano insacca la palla in rete da posizione difficile è il minuto 109 Germania 0 Italia 1. Sullo stadio di Dortmund cala il silenzio, tranne che nella fetta di stadio che ospita i tifosi azzurri che esplode di gioia. Non finisce qui: in pieno recupero Fabio Cannavaro interviene su Podolski strappandogli il pallone dai piedi e serve Gilardino; l’attaccante difende benissimo il pallone, attende la sovrapposizione di Alex Del Piero che viene premiata con un ottimo assist e l’attaccante juventino centra l’angolino alto con freddezza e precisione chirurgica. Due a zero e l’Italia è in finale insieme alla Francia che vinse a sua volta in semifinale contro il Portogallo. Con i transalpini i risultati precedenti sono stati pessimi: sconfitti agli Europei del 2000 e eliminati ai quarti di finale ai Mondiali del 1998. 9 Luglio 2006 la data della finale di Berlino contro la Francia. I tempi regolamentari finiscono per 1 a 1 con i gol di Zidane e Materazzi. Nei supplementari Zinedine Zidane, capitano della Francia all’ultima partita della sua carriera, colpisce con una testata in pieno petto il difensore dell’Italia Materazzi: espulsione diretta per il capitano francese. I tempi supplementari sono inutili e nessuna delle due squadre riesce a sbloccare il risultato, lo spettro dei rigori inizia ad aleggiare sul campo. I rigoristi italiani sono perfetti e segnano, nell’ordine: Pirlo, Materazzi, De Rossi, Del Piero e Grosso. Per i francesi, invece, diventa fatale l’errore dal dischetto di Trezeguet, che colpisce la traversa. La partita finisce 5 a 3 per l’Italia che diventa campione del mondo. Il capitano Fabio Cannavaro alza la coppa al cielo ventiquattro anni dopo Dino Zoff, portiere che conquistò il terzo titolo mondiale della nazionale in Spagna nel 1982: l’Italia è campione del mondo per la quarta volta. i precedenti titoli furono stati vinti nel 1934 nel 1938 e nel 1982. Quella notte di Berlino del 2006 rimarrà una per sempre un ricordo indelebile nella memoria dei tanti appassionati di calcio italiani e nella storia sportiva (e non solo) del nostro Paese.