Ha vinto la letteratura di consumo!” Queste sono le parole a caldo di Simonetta Bartolini, docente universitaria di letteratura italiana contemporanea e stimato critico letterario in merito alla finale di ieri sera.

In un Ninfeo di Villa Giulia a Roma completamente deserto e privo di pubblico per le restrizioni dovute al coronavirus, con un’atmosfera a dir poco surreale, è andata in scena la 74esiama edizione della finale del Premio Strega vinta da Sandro Veronesi con il suo romanzo “Il Colibrì”.

Lo scrittore fiorentino trionfa per la seconda volta a distanza di 14 anni ottenendo ben 200 voti, pur essendo stato criticato più volte ed avendo scritto un libro non paragonabile ad altri suoi successi e ritenuto da “ombrellone” da molti esperti. Veronesi è tra l’altro l’autore del La forza del passato ( 2000, vincitore del Viareggio e del Campiello) e Caos Calmo con cui si aggiudicò il suo primo Strega nel 2006. Al secondo posto, come pronosticato da molti, si è classificato Gianrico Carofiglio con “La misura del tempo” collezionando 132 voti; sul gradino più basso del podio troviamo “Almarina” di Valeria Parrella con 86 voti, con 70 preferenze Gian Arturo Ferrari, “Ragazzo Italiano”, occupa il 4° posto, con soli 3 voti di differenza in 5° posizione si è piazzato il romanzo di Daniele MencarelliTutto chiede salvezza”, vincitore del Premio Strega Giovani; chiude la classifica con 50 preferenze il libro scritto da Jonathan BazziFebbre”.

Il meccanismo del premio prevede che la scelta del vincitore sia affidata ad un gruppo di quattrocento letterati ben introdotti all’interno della cultura italiana, tra cui gli ex vincitori; coloro che compongono la giuria sono chiamati Amici della domenica. I quattrocento giurati possono proporre dei titoli a loro scelta e ciascun Amico della domenica potrà segnalare, con il consenso dell’autore, un’opera che ritiene meritevole di partecipare al premio, con un breve giudizio critico. Attualmente è ammessa la partecipazione alla semifinale ad un numero massimo di 12 opere; qualora le opere proposte dovessero essere in numero maggiore, il Comitato direttivo sceglierà con decisione inappellabile ed arbitraria i dodici libri, che potranno partecipare alle fasi conclusive del premio. Un’ulteriore selezione, che avviene ad inizio giugno, designa la cinquina finale, anche se in sette edizioni (1953, 1960, 1961, 1963, 1979, 1986, 1999 e 2020) è stato necessario aggiungere una sesta opera al gruppo delle finaliste, perché si era in assenza di romanzi provenienti da casa editrici dette “minori”. Tradizionalmente il primo giovedì del mese di luglio, nel ninfeo di Villa Giulia a Roma, viene effettuata la votazione definitiva, che proclama l’opera vincitrice, dagli Amici della Domenica, i quali almeno in teoria avrebbero dovuto leggere tutti i libri finalisti. Solo nel 2016, in occasione della settantesima edizione del premio, sia la data sia il luogo della premiazione furono modificati, infatti la finale avvenne il primo venerdì di Luglio (8 luglio 2016) all’Auditorium Parco della Musica a Roma.

Purtroppo un premio così famoso è soggetto a moltissime critiche quasi ogni anno, in quanto non è chiaro il modo con il quale vengono scelti i 12 finalisti; non essendo stato specificato questo procedimento, la domanda che tutti si pongono è una: perché alcuni libri hanno la possibilità di partecipare alla fase finale del premio, mentre altri no? Il Comitato direttivo risponde dicendo che in questo modo si alleggerisce il lavoro degli Amici della domenica, i quali dovranno leggere solamente 12 libri. Questa è la risposta ufficiosa, in pratica, quello che pensano molti, è che sulla scelta abbiano un peso molto influente la casa editrice del libro e, soprattutto, il nome dell’autore. Per valutare effettivamente la qualità di un romanzo, andrebbe presentato solamente il testo senza il nome dell’autore e della casa editrice, però sarebbe un’utopia.

Proprio per questo motivo il Premio Strega negli ultimi anni sta perdendo il suo fascino, nonostante rimanga il premio letterario più famoso e più agognato da qualsiasi scrittore.

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