Dopo la ripartenza di alcuni sport, primo dei quali il calcio, anche la Formula 1 si accinge a far partire la stagione 2020. Proprio come per gli altri sport sono molte le problematiche che sorgono; la prima spina nel fianco è il pubblico: finora sono state confermate le prime 8 gare del nuovo calendario, che saranno disputate a porte chiuse; questo vorrebbe dire che i circuiti ospitanti i GP non avranno entrate, con le quali avrebbero dovuto pagare la tassa di iscrizione al calendario 2020, che per Monza corrisponde a 20 milioni di euro ogni anno.
Un altro fattore determinante è l’imponente logistica che agisce dietro le quinte della F1, infatti si è deciso, almeno per il momento, di correre solo in Europa, proprio per questioni di tipo logistico, infatti rimanendo nel vecchio continente, lo spostamento da un circuito all’altro verrebbe effettuato su strada come sempre fatto per le tappe europee, e ciò significherebbe che non ci sarebbero difficoltà a fare weekend di gara consecutivi.
Si è addirittura deciso di correre due volte su uno stesso circuito, infatti secondo il calendario attuale si correrà due volte in Austria e in Gran Bretagna; anche se non si conoscono dettagli è probabile che si useranno layout differenti nei due weekend.
Il layout di un circuito è la forma che questo assume; a seconda del tipo di gara che vi si svolge (endurance, GP, track day…), dei veicoli (formula, moto, GT…) o semplicemente per offrire agli spettatori non sempre la stessa forma del circuito, vengono chiusi e aperti tratti di asfalto che collegano il circuito da una parte ad un’altra in modo da cambiarne la forma. Ciò non è fattibile su tutti i circuiti per vari motivi: per questioni di spazio, per come è stato costruito e pensato il circuito, o perché la variante non è omologata a quella categoria di corse.
La stagione avrà inizio al Red Bull Ring a Spielberg, in Austria, e questo sarà il resto del calendario (la parte già confermata):
- 5 luglio: Austria
- 12 luglio: Austria
- 19 luglio: Ungheria
- 2 agosto: Inghilterra
- 9 agosto: Inghilterra
- 16 agosto: Spagna
- 30 agosto: Belgio
- 6 settembre: Italia
Ovviamente non si hanno ancora decisioni concrete sull’estensione del calendario con alcune gare anche in Asia, ma nelle ultime settimane è l’Italia ad essere al centro dell’attenzione, con la proposta di una doppia gara anche nel nostro paese; non è quasi stato preso in considerazione il doppio weekend a Monza essendo un circuito molto semplice e con un solo layout omologato alla F1, si è invece subito pensato agli altri due circuiti italiani con licenza adatta ad ospitare la Formula 1 (grado 1), cioè Imola e il Mugello, e al Misano che però si trova sul suolo di San Marino.
Il Mugello sembra il favorito poiché il Misano, dedicato al grande Marco Simoncelli, si trova in un altro stato, mentre il circuito di Imola risulta piuttosto stretto per consentire una gara emozionante alle moderne vetture di F1; inoltre il Mugello quest’anno non compare neanche nel calendario della MotoGP.
L’Autodromo internazionale del Mugello, è inoltre di proprietà della Ferrari, che ha impegnato i suoi piloti in un filming day proprio su questo circuito questa settimana, oltretutto se venisse confermato, la Scuderia Ferrari correrebbe il suo 1000esimo GP in F1, proprio su un circuito di sua proprietà, anche se sarebbe un vero peccato doverlo correre a porte chiuse.
La situazione è ancora incerta per la Formula 1, la stagione 2020 potrebbe rimanere inalterata rispetto all’attuale proposta, o più probabilmente verrà estesa fino a raggiungere le 15 gare correndo anche in Asia e concludendo la stagione a dicembre.