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ALEX ZANARDI: LA FORZA DELLA VITA. Il campione “stabile e in prognosi riservata”.

Pilota automobilistico e conduttore televisivo italiano, Alessandro Zanardi, chiamato anche Alex, nasce a Bologna nel 1966. Da bambino si trasferì con la famiglia a Castel Maggiore, a pochi chilometri dal capoluogo emiliano: qui sviluppò la passione per i motori, appassionandosi in particolare alla Formula 1.

Dopo una carriera di successo nel mondo delle auto da corsa, Zanardi perde entrambe le gambe in un incidente il 15 settembre 2001, durante una gara del campionato CART in Germania. Improvvisamente Alex perde il controllo della vettura a tredici giri dalla fine della gara (pare per la presenza di acqua e olio sulla traiettoria della pista) e, dopo un testacoda, viene investito ad alta velocità dall’avversario Alex Tagliani: l’impatto è violentissimo e la vettura di Tagliani colpisce perpendicolarmente la vettura del pilota bolognese all’altezza del muso, dove erano alloggiate le gambe, tagliando in due la Reynard Honda di Zanardi. Prontamente raggiunto dai soccorsi, Zanardi appare subito in condizioni disperate: lo schianto ha provocato, di fatto, l’istantanea amputazione di entrambi gli arti inferiori, rischiando di farlo morire per emorragia. Viene caricato sull’elisoccorso e condotto all’ospedale di Berlino, dove rimane in coma farmacologico per circa tre giorni. Dopo sei settimane di ricovero e una quindicina di operazioni chirurgiche subite, Zanardi lascia l’ospedale per iniziare il percorso di riabilitazione. Successivamente Zanardi inizia a partecipare a varie manifestazioni per atleti disabili e, ritiratosi dalle corse automobilistiche, intraprende una nuova carriera sportiva nel paraciclismo, nell’ambito della categoria H4 di handbike.

Nella sua carriera ha vinto otto titoli mondiali di sport paralimpici e, alle Para olimpiadi di Londra nel 2012, ha conquistato due medaglie d’oro e una d’argento nella staffetta a squadre miste; al termine dell’evento viene scelto come portabandiera azzurro per la cerimonia di chiusura dei Giochi e, qualche settimana dopo, in virtù dei risultati conseguiti, fu eletto “Atleta del mese” dal Comitato Paraolimpico Internazionale. Ai Mondiali tenutisi a Nottwill nel 2015, in Svizzera, Alex Zanardi è salito sul primo gradino del podio in tutte le gare a cui ha partecipato, nella crono, nella prova in linea e nella staffetta.

Anche il 2016 inizia alla grande per Alex che, per la quinta volta in carriera, ha conquistato la Maratona di Roma, aggiudicandosi la gara, nella categoria handbikes, con il tempo record di 1:09’15”.  Alex Zanardi oggi, per la seconda volta, si trova a lottare fra la vita e la morte. 

Ancora una volta è stato un brutto incidente a mettere a serio rischio la sua vita. Questa volta l’ex pilota di Formula 1 e IndyCar è stato vittima di un incidente mentre stava partecipando ad una gara di handbike (di cui è campione paralimpico) in Toscana, il 19 giugno 2020, durante una staffetta sulla strada Statale 146 di obiettivo tricolore. Nel violento impatto contro un camion Alex ha subito diversi traumi e adesso si trova ricoverato in ospedale, in terapia intensiva, lottando tra la vita e la morte. Al momento del ricovero presso l’ospedale di Siena, Zanardi è stato sottoposto ad un intervento di neurochirurgia d’urgenza per provare a ridurre le conseguenze del violento trauma. Terminata l’operazione, durata tre ore, è stato trasportato in terapia intensiva dove si trova tutt’ora. 

Inizia la settimana decisiva, a Siena, per il campione. I medici affermano che il volto è ancora troppo traumatizzato per tentare di ridurre la sedazione. Il quadro clinico generale e i parametri cardio respiratori e metabolici rimangono stabili, mentre resta grave il quadro neurologico. Il paziente è sedato, intubato, ventilato meccanicamente e la prognosi è riservata. 
Intanto, fuori dall’ospedale senese, proseguono le manifestazioni di sostegno a Zanardi; in particolare sono comparsi due omaggi: il primo è un cartello a colori con scritto “Forza Zanardi, la vita ancora una volta ti ha messo alla prova… ma ne uscirai da campione”; il secondo è invece una maglietta con il brand “Corri la vita” che riporta la scritta su un cuore di carta “Alex siamo tutti con te, forza eroe”. 

Accanto a lui, in queste ore drammatiche, si trovano la moglie Daniela che lo ha soccorso subito al momento dell’incidente e il figlio ventiduenne Niccolò. Sulle cause dell’incidente in Toscana sono al vaglio varie ipotesi, tra le quali sembra esclusa quella in cui il campione maneggiasse il cellulare per effettuare delle riprese. I carabinieri sono impossesso di un video amatoriale con la dinamica dell’incidente, sul quale è stata aperta un’indagine per accertare eventuali responsabilità. 

La grande capacità di Alex di non arrendersi mai e la sua straordinaria forza d’animo lo hanno fatto superare mille difficoltà. Alex Zanardi   ha dimostrato che, nella vita, non esistono limiti ma solo nuove opportunità. Ha fatto capire a tutti che vivere con il sorriso è la cosa più bella. Amando profondamente la vita come dono stupendo ricevuto, è riuscito a raggiungere obiettivi difficilissimi e a diventare un campione autentico e straordinario. Alex è un grande lottatore, un uomo che sa trovare dentro di sé risorse inimmaginabili che gli hanno permesso di superare tutte le difficili prove proposte dalla vita e oggi siamo sicuri che uscirà vincitore anche da quest’ultima terribile sfida.

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