Ve lo ricordate il tre marzo scorso? Un giorno come un altro, sembrava; ci siamo salutati, siamo usciti di scuola, convinti di riprendere il nostro lavoro il giorno dopo e invece …
E invece no. Stava per cominciare un incubo. All’inizio sembrava solo una cosa temporanea e chissà quanti di voi (e non solo di voi, forse) l’hanno presa con gioia come una vacanza; ma su di noi si è chiusa una morsa angosciosa, il giorno della riapertura che si allontanava sempre più, e alla fine ci siamo rassegnati a vederci solo tramite uno schermo, mentre le porte del nostro caro vecchio liceo sembravano non doversi aprire più…quasi come quelle della famosa lirica pascoliana (questa la capiranno solo i ragazzi di quinta, almeno si spera).
Sapete una cosa? Un giorno di maggio mi è capitato di tornare a scuola, per una incombenza burocratica. Ho visto le nostre aule vuote, i nostri corridoi così silenziosi …eppure eravate lì, i vostri sorrisi, le vostre battute. Quello che uno schermo non potrà mai trasmettere, neppure con la più alta risoluzione.
Ma è inutile raccontare ancora questa storia, l’abbiamo già fatto mille volte, di recente anche con un bellissimo video. O meglio, lo avete fatto voi, con tutta una serie di splendidi articoli e servizi: il nostro giornale non si è fermato anzi ha dato davvero il meglio di sé. Parola di direttore.
Ma non è bello farsi i complimenti da soli, per cui passiamo ad altro. E’ consuetudine che almeno una o due volte l’anno chi ha l’onere e il piacere di dirigere il LeoMagazine si “faccia sentire”, almeno per un bilancio e qualche considerazione,
Di prammatica? No, nulla in questa esperienza lo è, men che meno poi quest’anno. Un anno da dimenticare per certi aspetti, ma senz’altro memorabile per altri.
E allora per prima cosa un saluto a tutti gli studenti e in particolare a coloro che quest’anno affrontano l’esame di stato: una maturità dimezzata e detto inter nos anche un po’ svilita, ma certo non per responsabilità degli studenti che anzi con tutta la ridda di voci, smentite e avvisi dell’ultimo momento sono comprensibilmente ancora più nervosi del solito. C’è da capirli, del resto, con loro la “quarantena” (usiamo piuttosto la bella lingua del sì) è stata abbastanza nefasta: ha cancellato non solo gli ultimi mesi dell’ultimo anno di scuola, ma anche in molti casi gite già programmate e pure pagate: la “gita di quinta”, quella in fondo più memorabile. Certo, poca cosa rispetto a chi si è visto “cancellare” ben altro, in molti troppi casi anche la vita; ma non sottovalutiamo questo dispiacere, perché gli anni del liceo, della scuola superiore sono sicuramente una stagione unica e irripetibile della nostra vita. Quindi ragazzi, in bocca al lupo e se permettete un consiglio, lasciate che i ricordi più belli siano altri: la prima volta che siete entrati in classe, l’incontro con i compagni di classe e tutta una serie di esperienze che ciascuno si porta dentro in quello “zaino” tutto speciale che ci accompagna per tutto il cammin di nostra vita. Ricordi senz’altro non sempre piacevoli, anche se il tempo è un filtro formidabile che fa decantare tutto l’amaro; mentre quelli belli diventano poi i nostri punti di riferimento più luminosi. Fidatevi di un “vecchio liceale” che ha amato a tal punto il liceo da volerne fare la sua casa professionale, cosa di cui, ve lo assicuro, non si è mai pentito.
E parlando di quinte, un saluto e un in bocca al lupo tutto speciale alla mia, la quinta BSA: un cammino di ben cinque anni …. Freschi di pannolino e seggiolino o quasi, e oggi neopatentati, votanti, cittadini … uomini e donne insomma. Lungi da me il leopardiano garzoncello scherzoso (bello quanto si vuole, ma con quel tono vagamente iettatorio ); ma il mio augurio è che un po’ dell’adolescente di oggi rimanga sempre in voi, non certo per infantilismi o bamboleggiamenti (di quelli che ne abbiamo già sin troppi e purtroppo a tutti i livelli) ma per quel tocco di leggerezza senza il quale a volte si rischia di andare a fondo … e non aggiungo altro, se no finisco per “leopardeggiare” mio malgrado.
E naturalmente un ringraziamento, perché la parte della 5Bsa che ha aderito al progetto LeoMagazine è quella che ha raccolto la difficilissima eredità dei fondatori, della mitica 5asa, e lo ha fatto con straordinaria capacità e dedizione. Non era facile non far rimpiangere i fantastici “pionieri”, eppure ci siete riusciti benissimo. E un ringraziamento particolare, oltre agli ormai ex membri dello staff, al caporedattore Valentino Masetti e al n.3 Claudio Piazzai, che hanno generosamente accettato di restare al loro posto fino al 31 agosto, in modo da passare adeguatamente le consegne ai loro successori. Perché così funziona il LM, riprendendo per certi aspetti la bellissima tradizione delle antiche botteghe artigiane fiorentine, in cui per l’appunto ci si passava il mestiere.
Un affettuoso saluto ai ragazzi di 4csa e 3 F con i quali ci “rivedremo” – e si spera davvero nel senso letterale del termine – a settembre. E’stata dura ragazzi, e non solo per voi. Ma se non altro l’esperienza della “didattica a distanza” che speriamo di tutto cuore di non dover ripetere, ci ha insegnato che con fiducia, coesione e lealtà si possono superare anche ostacoli duri e improvvisi. Vi dico grazie della vostra fiducia, perché avete risposto al mio appello (e dei miei colleghi) senza nascondervi, senza cercare facili e comode scorciatoie. E così tutti quanti abbiamo scoperto una cosa che in fondo sapevamo benissimo, anche se magari non l’avremmo mai ammessa neppure sotto tortura: che in questo difficile, delicatissimo, problematico (etc. etc.) ma anche bellissimo cammino di crescita, impariamo a rispettarci, a capirci, ad apprezzarci. Ciascuno al suo posto e nel suo ruolo, ma questo non vuol dire “ a distanza”. Forse, paradossalmente, uno dei pochi (se non l’unico) merito della DAD può essere stato quello di averci resi più vicini, proprio grazie al peso di quella “distanza” che almeno ai miei occhi suona un tantinello ossimorico rispetto a didattica…. Ma lasciamo andare.
E anche a voi, o almeno a buona parte di voi, i nostri lettori devono questa stagione formidabile del LM, che speriamo davvero di poter “consacrare” con il terzo libro della nostra serie: la terza F poi addirittura al completo si sta rivelando il vero “vivaio” del LM, tanto che da essa uscirà, a settembre, il nuovo caporedattore.
Buone vacanze a tutti, anche se ovviamente il LM in ferie non ci va e vi seguirà anche sotto l’ombrellone. Buone vacanze a tutti gli studenti e a tutte le loro famiglie. Speriamo che l’estate possa portare un po’ di serenità, che un po’ del sale marino si trasferisca nella zucca di chi, in alto loco, deve prendere importanti decisioni (so di chiedere un miracolo, ma proviamoci …) e infine che ci si possa ritrovare tutti insieme “a riveder le stelle”.