In cosa consiste la ripresa del calcio in Italia.
La riunione se pur virtuale di Giovedì 28 Maggio, tra il Ministro dello Sport Spadafora, il Presidente della FIGC Gravina e tutti i presidenti delle componenti della Federcalcio, ha portato alla decisione che milioni di Italiani stavano aspettando: la Serie A riparte. Come detto dal Ministro Spadafora, il 20 Giugno riprenderà il campionato di Serie A, mentre il 13 e 14 Giugno verranno giocate le semifinali di Coppa Italia e il 17 Giugno la finale. Data la presenza di partite rimandate a causa dell’emergenza sanitaria, queste partite pur essendo poche sono fondamentali ed hanno la precedenza sul resto del campionato.
Naturalmente la Serie A, seguendo anche l’esempio della Bundesliga che oramai ha già ripreso da due settimane il campionato, deve prendere molte, inflessibili precauzioni. Vi è un’importante restrizione nel numero di persone ammesse all’interno dei singoli stadi. All’interno di uno stadio, durante una partita, potranno esserci solo 300 persone: paragonate alle migliaia di persone solitamente presenti in uno stadio, si tratta di una piccolissima parte. Tra queste 300 persone vi sono i giocatori, staff tecnico, servizio medico, presidio igienico, personale di sicurezza, operatori tecnici e Match Organization. Il protocollo approvato dal Comitato Tecnico Scientifico, prevede anche delle importanti precauzioni nell’ “iter” dal centro sportivo al campo di gioco. In primis le due squadre si recheranno allo stadio in due momenti diversi, avremo quindi anche due arrivi separati sul campo di gioco, stesso discorso vale per il rientro negli spogliatoi. In panchina i giocatori e lo staff dovranno stare a distanza debita, e come già accaduto in Germania, si ricorrerà all’utilizzo delle tribune per distribuire al meglio tutti i membri dello staff. Tutto quello che era il rituale ad inizio partita svanisce, le squadre verranno direttamente schierate in campo per iniziare la partita. Lo staff medico dovrà indossare mascherina e guanti. Nel caso di nuovi contagi si tornerebbe al ritiro blindato con la quarantena del membro squadra per almeno due settimane.
Come riportato anche dal ministro dello sport, durante la videoconferenza si è parlato anche dell’eventualità di un nuovo stop. Gravina e la FIGC hanno le idee chiare, esprimibili in due soluzioni, il piano B e C. Il piano B prevede l’ipotesi dei playoff e dei playout, rendendo conto alla classifica al momento del primo contagio. Il piano C prevede un’ipotesi più incisiva: in caso non ci fossero le condizioni neppure per consentire lo svolgimento dei playoff e playout, la classifica verrebbe congelata nel momento dello stop, si avrebbe quindi una conclusione del campionato “a tavolino”. Il piano C evidenzia l’importanza di giocare prima possibile i recuperi in modo che in caso di un nuovo stop, tutte le squadre avranno giocato lo stesso numero di partite. Non è ancora chiaro se l’assegnazione del titolo, nel caso del piano C, sia prevista o meno.
Cosa succede nel resto d’Europa?
La Bundesliga è stato il primo campionato tra i top 5 europei (Serie A, Bundesliga, Liga, Ligue One e Premier League) a ripartire dopo l’emergenza Covid-19: in Germania il pallone è ripreso a rotolare sabato 16 maggio con il derby tra Borussia Dortmund e Schalke 04. La Germania tuttora sta mettendo in mostra un esempio di come possiamo convivere con questo virus.
Il primo ministro francese, Edouard Philippe, ha annunciato che la stagione 2019/20 della Ligue 1 è ufficialmente conclusa. La decisione del Governo è arrivata poche ore dopo la sospensione definitiva dell’Eredivisie, ma a differenza dell’Olanda il titolo è stato regolarmente assegnato al PSG, dato che la squadra parigina al momento della sospensione guidava la classifica con 12 punti di vantaggio e una partita in meno sul Marsiglia.
Il 23 maggio il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, ha annunciato la ripresa del campionato spagnolo a inizio giugno: Barcellona, Real Madrid e il resto della Liga sarà in campo nella settimana dell’8 giugno, con prima partita probabilmente l’11. Si ripartirà ovviamente a porte chiuse, come nel resto del mondo.
Quasi in contemporanea con le decisioni prese per il campionato di Serie A, è stata scelta la data per la ripresa anche della Premier League: il 17 giugno si giocheranno le due gare rinviate per la finale di Carabao Cup, Manchester City-Arsenal e Aston Villa-Sheffield United. Dal weekend successivo in campo tutte le squadre. Il campionato era stato sospeso il 13 marzo.
Per quanto riguarda invece la Champions League, spunta l’ipotesi Final Four in Germania. Questa sarebbe l’ultima idea di Uefa e Eca per portare al termine la Champions League 2019-2020. La possibile ripartenza potrebbe essere il 7 Agosto. La decisione di concludere il torneo in Germania invece che in Turchia ad Istanbul sarebbe stata influenzata dal positivo inizio di Bundesliga, che ha colpito tutto il mondo del calcio.