Nonostante meccaniche di gioco praticamente invariate da ventiquattro anni, dall’ormai lontano febbraio 1996, quando il mondo vedeva uscire sul mercato pokémon rosso e pokémon blu, Game freak e The Pokémon company hanno stupito e fatto innamorare nuovamente milioni di appassionati con gli ultimi titoli della saga: pokémon spada e pokémon scudo. Il successo è stato così grande che il gioco è stato decretato game of the year 2019 dalle riviste Famitsu e Dangeki. Bisogna comunque far notare che il gioco non manca di aspetti deludenti ed aspramente criticati dalla comunity di fan.
La grafica è sempre stato un elemento in secondo piano nei progetti delle due società. Fino a questo momento la cosa era stata accettata abbastanza di buon grado dagli appassionati anche viste le non spettacolari prestazioni delle console portatili Nintendo che non erano il top di gamma. Con l’arrivo dei titoli su console fissa però la comunity sperava in un salto di qualità che non è avvenuto.
I trailer del gioco hanno fatto promesse che le società non hanno saputo mantenere soprattutto sotto l’aspetto multiplayer, che per la prima volta dopo otto generazioni sembrava poter permettere una buona gamma di interazioni tra i giocatori almeno in apposite aree di gioco. In queste mappe invece è possibile incontrare altri NPC (No-Player Character) gestiti dalla CPU e la loro unica funzione è, all’interazione con uno di questi, quella di far comparire sullo schermo qualche stringa di dialogo e regalare oggetti al giocatore senza però aggiungere meccaniche al gioco. Dato che in queste zone è richiesto alla console di elaborare una grande quantità di dati, e per fare in modo che la grafica scorra in modo fluido, i dettagli degli elementi degli ambienti di gioco sono stati trascurati.
Nonostante queste pecche il gioco ha ottenuto molti consensi da un pubblico di tutte le età.Questo perché la trama tocca argomenti importanti come avidità e sete di potere dell’uomo che pur di mantenere il proprio status sociale è pronto a tutto. Questi titoli inoltre presentano alcuni tra i personaggi più caratterizzati e meglio riusciti tra i giochi della saga. Hop, il rivale del protagonista, ha una drastica crescita psicologica: ci viene presentato come forte e sicuro di sé dotato di una fiducia che gli deriva dall’essere fratello dell’allenatore più forte della regione. La sua sicurezza si incrina sconfitta dopo sconfitta finendo per autoconvincersi di essere la vergogna della famiglia perché non arriva ai livelli del fratello, ma troverà la sua strada.
Rose mette in pericolo il mondo per risolvere un problema che si verificherà tra mille anni e non è ancora una minaccia concreta, tutto questo al solo scopo di veder soddisfatto il suo ego mostrandosi alla popolazione della sua regione di Galar, come l’eroe che li ha salvati.
Inoltre il gioco lascia in disparte la componente sulla cattura di tutte le creature create da The pokémon company riducendo drasticamente la quantità di pokémon ottenibili. La scelta della società ha provocato un certo scontento tra i fan, ma in realtà questa decisione mira ad aumentare la competitività del gioco dato che, così facendo, è possibile creare dei team che riescano più o meno bene a confrontarsi con tutti i pokémon che è possibile trovarsi contro durante una sfida. Da ciò si deduce che si sia puntato ad esaltare l’aspetto del competitivo facilitando l’ottenimento di creature adatte alle lotte rendendo così obsoleti i metodi che venivano usati nei titoli più vecchi e che presupponevano ore di gioco per ottenere un pokémon da mettere in squadra. Vista la crescita dei suoi fan e l’interesse creato su un plateau sempre maggiore di utenti, da anni si è visto lo svolgimento di una competizione mondiale del gioco, che per il 2020 era prevista ad agosto nella capitale inglese ma purtroppo è stata annullata. A tale manifestazione si presentano i migliori giocatori di ogni età e nazionalità a testimonianza dell’ampia fascia generazionale che il brand continua a far emozionare.