SPERANZA: Attesa fiduciosa, più o meno giustificata, di un evento gradito o favorevole.
SPERANZA: convinzione fiduciosa od ottimistica, complesso di ambizioni e di progetti proiettati nel futuro.
La speranza è quel qualcosa in più, che ha accumunato tutto il popolo italiano durante la quarantena e che lo ha contraddistinto dalle altre nazioni, che lo ha fatto continuare a credere che un giorno avremmo potuto riabbracciare i nostri “congiunti”, anche quando la situazione sembrava mettersi molto male e quando il punto di non ritorno sembrava molto vicino.
Lottando con caparbietà e rispettando le regole, grazie, soprattutto, ai medici ed agli infermieri, il virus piano piano sta cedendo e l’Italia sta tornando a vivere, uscendo da quel silenzio inquietante, presente per ben due mesi. Sicuramente quello che mancherà più di tutto saranno proprio il silenzio e la pace; alzarsi a mattina in tranquillità verso le 10 con il canto degli uccellini, e non con la maledetta sveglia alle 6 di mattina o non con il netturbino che bestemmia perché la gente ignorante non butta l’immondizia dentro il cassonetto. Certamente sentiremo la mancanza dell’assenza di rumori, che non siano naturali, o della vita in piena serenità senza orari ed impegni, non dovendo correre a destra e a sinistra, senza mai fermarsi.
Una delle frasi più citate o più scritte sui social è:”Il mondo cambierà”; frase iconica e simbolo di speranza per molti, ma veramente le persone cambieranno dopo questa epidemia? Qualcuno forse sì, ma la stragrande maggioranza sicuramente no; ad esempio, chi ha sempre evaso il fisco (in Italia l’evasione fiscale è di circa 110miliardi l’anno), non pagando le tasse, le pagherà? Non ci penserà nemmeno. A partire dai più ricchi, i miliardari, loro avrebbero potuto aiutare la ricerca per trovare un vaccino o per aiutare le famiglie più in difficoltà, invece (con ben poche sia pur benemerite eccezioni) si sono ben guardati dal farlo; sarebbe bastato far rientrare in Italia dai paradisi fiscali, anche solo una piccola parte di certi inestimabili patrimoni.
Un esempio da seguire è sicuramente quello di Bill Gates, il “filantropo” del nostro secolo, colui che con un fondo di dotazione di circa 50 miliardi di dollari, possiede la fondazione per beneficenza privata più grande del mondo. L’imprenditore americano ha affermato che, quando verrà scoperto il vaccino per il Covid, lui lo finanzierà per tutti gli stati, non per averci un guadagno, ma semplicemente per aiutare le persone in difficoltà e che ne hanno veramente bisogno. Purtroppo di uomini come lui ce ne sono veramente pochi…
E proprio per questo motivo il mondo non cambierà, si pensa solo ed esclusivamente al denaro ed al guadagno; il coronavirus poteva essere l’occasione per riflettere e per capire che un mondo così, devoto solo al “Dio denaro” è completamente sbagliato, invece l’uomo non ha perso l’occasione per rimettere il denaro al centro del mondo e non più l’uomo; tutto ciò è veramente avvilente!
Mentre i cosiddetti “squali” della finanza pensano solo ad arricchirsi, purtroppo, come sta accadendo in Italia, milioni di piccoli imprenditori, artigiani e commercianti, sono sul lastrico, rischiando di fallire; oltre ai milioni di dipendenti, che hanno perso il lavoro o che sono andati in cassa interazione. Il mondo sta andando incontro ad una crisi economica senza precedenti, di portata superiore anche a quella del 2008, la quale portò ad una recessione del Pil di -3,1% in Italia. L’unica soluzione è cercare di riaprire più attività lavorative nel minor tempo possibile, compatibilmente con le esigenze sanitarie. Inizialmente questa crisi era impensabile, infatti anche il mondo della politica non aveva percepito la gravità ed i danni che essa avrebbe portato.
Il periodo che va dal 4 fino alla fine del mese di maggio, per l’Italia sarà un banco di prova importantissimo, finalmente si potrà uscire di nuovo, ovviamente a debita distanza e con tutte le dovute precauzioni, per passeggiare e per andare a trovare parenti lontani; inoltre riapriranno molteplici attività lavorative industriali e circa 4 milioni di italiani torneranno a lavoro.
Sarà un punto di svolta perché se tutti si comporteranno bene e seguiranno le regole, i contagi continueranno a diminuire e successivamente saranno tolte sempre più restrizioni; se invece purtroppo dovesse accadere l’opposto ed i contagi saliranno, l’Italia affonderà e tornerà al punto di partenza, esattamente come due mesi fa…