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Leonardo, un genio toscano; a palazzo Vecchio l’omaggio delle scuole. E il Da Vinci fa la sua parte, ovviamente ….

Leonardo: un genio toscano, questo il nome dell’evento tenutosi il 18 dicembre 2019 nella splendida cornice del Salone de’Cinquecento a Palazzo Vecchio. Evento per le scuole toscane organizzato nell’ambito delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci. Presenti i ragazzi del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci”, dell’Istituto alberghiero “AurelioSaffi”, del “Liceo Artistico di Porta Romana”, scuole fiorentine e dei Licei “Giovanni da SanGiovanni” di San Giovanni Valdarno, che hanno saputo reinterpretare in chiave innovativa aneddoti, vita, opere e di Leonardo.

Dà il via il saluto dell’assessore Alessandro Martini che, con poche parole, ricorda come tutti siamo figli di una storia bella e importante, da salvaguardare e far crescere.

Far crescere grazie all’impegno, con intelligenza, passione e umiltà, per tenere viva la fiamma della memoria. 

Sottolinea l’importanza del “lasciare una traccia”, anche un minimo solco di penna nelle pagine di storia che scriveremo noi. 

Milva Segato, referente dell’evento e moderatrice, sottolineando il desiderio di conoscere e sperimentare di Leonardo, passa la parola ad Antonio Natali, storico dell’arte. 

L’importante, secondo Natali è sì conservare la memoria, ma solamente quella che possiede solide fondamenta storiche e che non si appella ad enigmi, misteri e segreti che finiscono spesso col diventare semplici feticci, definiti come i “finti misteri di Leonardo”. Lo studioso sottolinea la differenza nell’arte tra la ricerca della poesia per eccellenza e la ricerca di feticci; feticci che spesso adombrano e sminuiscono l’importanza di altre bellissime opere. 

Il Salone de’Cinquecento accoglie poi i ragazzi del “Leonardo Da Vinci” di Firenze, che mettono in scena un estratto di “Nei misteri di Leonardo”, spettacolo teatrale già rappresentato interamente lo scorso 3 maggio nei locali del liceo.

Leonardo Degl’InnocentiFilippo Castellucci e Davide Erroi hanno interpretato alla perfezione rispettivamente Leonardo, Michelangelo e Raffaello, intenti in battibecchi e discussioni.

È la volta dell’alberghiero Saffi che porta con originalità una lettura di alcuni ragazzi che hanno riproposto in chiave culinaria la vita di Leonardo, con simpatici consigli e ammonimenti su come comportarsi e soprattutto non comportarsi a tavola.

L’avventura del genio fiorentino viene resa internazionale grazie al lavoro degli studenti dei licei “Giovanni da San Giovanni”, con la presentazione di un video che descrive vita e opere di Leonardo in inglese, francese, spagnolo, tedesco e russo. 

Il volto di Da Vinci come scienziato viene scandagliato da Massimo Gulisano, docente all’Università degli Studi di Firenze. Leonardo ha condotto studi accuratissimi su corpi umani, soprattutto maschili; proprio per questo alcune donne che ha rappresentato possiedono tratti di mascolinità. 

Chi non può mancare all’evento? Lui, Da Vinci, che arriva passando in mezzo al pubblico e racconta la storia della Battaglia di Anghiari. Ottima rappresentazione di Fabio Baronti della Compagnia delle Seggiole. 

La mattina si conclude con la presentazione di opere di Leonardo reinterpretate dagli studenti dell’artistico di Porta Romana, accompagnata da una sfilata di particolari abiti di carta. 

Nel vedere l’impegno e la curiosità dei ragazzi Leonardo avrebbe concluso con una sua celebre frase, da cogliere anche come monito “Tristo è quel discepolo che non avanza il suo maestro”.

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