In un gremito Tuscany Hall, il teatro del Lungarno Aldo Moro (Firenze), nella serata lunedi’ 28 ottobre è andato in onda per la prima volta il docu-film sulla vita del grande attaccante della Fiorentina, della Roma e della nazionale argentina Gabriel Omar Batistuta.
Per la prima volta, compiuti i suoi 50 anni, il bomber argentino decide di raccontare la sua vita nel docu-film “El Numero Nueve” scritto e diretto da Pablo Benedetti e prodotto da SenseMedia, dove vengono messi in risalto soprattutto i lati umani di Batigol, sconosciuti alla maggior parte dei tifosi, più che la carriera sportiva in sé; infatti si evidenzia l’ emozione di Gabriel nel raccontare e nel rivedere i luoghi dove è cresciuto e dove ha giocato e soprattutto nell’ affetto che ha per i tifosi viola. Lo stesso affetto che tutta Firenze ha per lui, infatti al suo ingresso sul palco le 2000 persone presenti si sono alzate in piedi per una standing ovation durata cinque minuti intonando i cori che gli erano dedicati quando incantava la curva Fiesole e lo stadio Artemio Franchi con i suoi goal.
Grazie alla partecipazione della moglie Irina e di altre celebrità sportive come Giancarlo Antognoni e Francesco Toldo, nel film avviene un viaggio nella vita del giocatore dagli albori fino all’ apice della sua carriera. Il film inizia con Il Re Leone sotto i ferri per la recente operazione alle caviglie e prosegue con un lungo flashback dal suo esordio con il Newell’s Old Boys, in Argentina, fino agli ultimi anni di carriera all’ Inter passando per Firenze, dov’ è diventato una leggenda per aver portato una squadra di metà classifica a lottare con le grandi d’ Europa raggiungendo l’apoteosi nell’ indimenticabile notte di Wembley contro l’ Arsenal e a Roma, dove ha vinto lo scudetto.
Questo film è un messaggio per tutti i giovani di oggi che spesso rinunciano a un sogno o ad un obiettivo per la fatica di lavorare o per la mancanza di mezzi: Batistuta in questo è un esempio perché con la forza di volontà e la voglia di migliorarsi, pur avendo poca tecnica, è diventato uno dei numeri 9 più forti della storia del calcio.
Emozioni, pianti e risate non sono mancati nella nostalgica notte viola, con la speranza che il popolo di Firenze possa rivivere al più presto le notti magiche che Batistuta ha regalato ai suoi tifosi.