18 luglio 2019, giorno in cui Siniŝa Mihajlović, allenatore del Bologna FC, inizia la sua battaglia contro la sua leucemia, diagnosticata al Policlinico Sant’Orsola. Tre giorni dopo il ricovero il club emiliano ha emesso il primo bollettino medico sulle condizioni del tecnico e si è scoperto anche il tipo di malattia: si tratta di leucemia acuta prevalentemente mieloide. Qualche giorno fa si è conclusa la prima giornata di campionato della Serie A e si ha già un vincitore indiscusso: Siniŝa Mihajlović che, nonostante la grave malattia, ha deciso di sedersi sulla panchina del suo Bologna per guidare la sua squadra all’esordio contro l’Hellas Verona, anche se con la mascherina (poi tolta) prima di entrare allo stadio e con un vistoso cerotto sul collo, sicuramente provato dai 40 giorni di ricovero ma non battuto. L’allenatore serbo aveva promesso ai suoi ragazzi che ci sarebbe stato alla prima di campionato e così è stato. Con questo gesto ha lanciato un messaggio a tutte le persone malate e non ha avuto paura a mostrare i segni che la malattia ha lasciato sul suo fisico, ma non nella sua anima e nel suo coraggio da combattente. Ha dimostrato che le cure mediche sono importanti, ma anche la positività con cui si combatte la malattia lo è altrettanto. Il primario del Sant’Orsola, Michele Cavo, ha annunciato che la sua presenza sulla panchina del club emiliano non sarà un caso isolato, ma che potrebbe essere presente anche ad altre partite. La notizia è rimbalzata su giornali della stampa estera, ad esempio, il giornale portoghese Record titola “Mihajlović promette e mantiene”, anche la BBC e AS non sono da meno. Infatti secondo l’emittente britannica quello di Mihajlović è stato un “ritorno emozionante”, AS invece parla di “coraggio”, mentre per i media francesi il suo è un “eccezionale coraggio”. I messaggi di affetto sono arrivati anche da persone a lui sconosciute e personaggi famosi attraverso i social network, per esempio: su Twitter l’hashtag “#mihajlović” è stato trend topic per parecchi giorni e tutti hanno sentito il bisogno di trasmettere il loro affetto e la stima nei confronti dell’allenatore serbo, ad esempio Gianni Morandi, tifoso sfegatato del Bologna, ha postato un video dove esprime tutto l’affetto che ha per l’allenatore serbo. Ci auguriamo tutti che Mihajlović possa vincere la sua guerra contro questa tremenda malattia.