Qualcuno dà già spacciata l’umanità con la paura che affondi insieme alla Terra in un prossimo futuro? Sicuramente il caos che la nostra specie ha causato al nostro pianeta negli ultimi secoli non fa ben sperare, ma nel frattempo la NASA non è rimasta con le mani in mano e, forse, opta per abbandonare la nave: seguito dai ricercatori della Cornell University, per poi pubblicare la notizia sulla rivista Astronomy & Astrophysics, il telescopio astronomico TESS ha scoperto la super-Terra GJ 357 d a 31 anni luce dal nostro pianeta, il quale è, con molte probilità, abitabile.
Il TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite) è un telescopio spaziale facente parte del programma explorer della NASA che ha il fine di individuare e analizzare gli esopianeti (pianeti esterni al sistema solare) con il metodo fotometrico del transito. TESS prima individua le stelle più luminose simili al Sole in un raggio di 600 anni luce, successivamente si passa allo studio dei pianeti orbitanti alla ricerca di uno abitabile. Finora TESS ha fatto caccia grossa: a maggio 2019 era a quota 13 esopianeti individuati e 616 candidati!
Come ha fatto TESS ad accaparrarsi altre tre prede, tra le quali una così importante?
La nana rossa GJ 357, facente parte della costellazione dell’Hydra, richiamó l’attenzione degli studiosi quando, in primavera, si accorsero del suo periodico affievolimento che suggerì il transito di un pianeta caldo e inospitale (GJ 357 b). Tra i pianeti rimanenti analizzati spiccó il prodigioso GJ 357 d: la sua distanza intermedia dalla stella madre potrebbe permettere la presenza di acqua allo stato liquido, fondamentale per la presenza della vita.
Questo sorprendete pianeta, classificato come super-Terra, ha un periodo di rivoluzione di 55,7 giorni, è grande circa il doppio della Terra e una massa pari a sei volte quest’ ultima. Riceve una quantità di energia simile a quella che Marte riceve dal Sole con conseguente temperatura media di -53 gradi, contro i -18 gradi del nostro pianeta mitigati sulla sua superficie grazie all’atmosfera. L’unica incognita che rimane da svelare è la densità dell’aria, che permetterà o meno di intrappolare abbastanza calore per permettere la presenza di acqua allo stato liquido.
Questa notizia non ci autorizza a lasciare a se stessa la NOSTRA super Terra, ma almeno, se le cose dovessero andare per il peggio, il progresso della scienza ci permette di avere una speranza.