Onore e – si spera – pace a Mario Cerciello Rega, senza vergognose polemiche sui social o altrove. Breve ritratto di Finnegan Lee Elder, il “bravo ragazzo” americano.
Il 25 luglio 2019 è morto un uomo, un carabiniere di nome Mario Cerciello Rega. Il modo ha un qualcosa di allucinante, Mario infatti è stato ucciso nel cuore della notte da 11 coltellate. Ma come è potuta accadere una cosa simile? Mario aveva 35 anni, nato a Somma Vesuviana in provincia di Napoli, era sposato da poco più di un mese e nella notte tra il 25 ed il 26 luglio verso le 3 del mattino in via Pietro Cossa, quartiere Prati a Roma, stava prestando servizio in borghese effettuando un controllo a due ragazzi americani di 19 anni che avevano con loro un borsello sospetto, rubato a Trastevere.
“Avevo paura, credevo fosse un pusher e io non capisco l’italiano” queste le parole di Finnegan Lee Elder, il presunto assassino, per giustificare l’accaduto.
Mario dopo essere stato accoltellato per ben 11 volte (una anche all’altezza del cuore) è stato portato d’urgenza all’ospedale Santo Spirito dove è spirato poco dopo.
Le dinamiche dell’omicidio sono ancora al vaglio degli inquirenti, il funerale sarà trasmesso in diretta su Rai 1 lunedì 29 luglio con la moglie che leggerà una preghiera in onore del marito nella chiesa di Santa Croce a Somma Vesuviana, la stessa chiesa dove solo poco più di un mese prima il vicebrigadiere Cerciello si era sposato.
In tanti oggi sono a cercare di comprendere un gesto che sembra ai piu’ inspiegabile.
L’assassino, probabilmente sotto l’effetto di alcool e droghe, ha inferto con ferocia e determinazione ben 11 fendenti con un coltello a lama lunga, probabilmente imbarcato illegalmente dall’America.
Sono in tanti, fra amici e conoscenti di Lee Elder a non essere stupiti di quanto accaduto: il ragazzo californiano viene ricordato da molti come un ragazzo violento ed incline alla rissa. La testimonianza di Laura, americana che vive a Roma da due anni ed ex compagna del liceo Sacro Cuore, non fa altro che confermare la tesi.
“Ce lo aspettavamo era particolare fin da piccolo, gli sono sempre piaciuti gli eccessi e spesso si era ritrovato nei guai” Laura ricorda benissimo una rissa risalente al 2016. Una sera d’autunno alla fine di una festa , Finnegan Lee Elder litiga con un compagno di scuola a causa di una ragazza, una zuffa finita molto male con l’altro ragazzo ricoverato in gravi condizioni all’ospedale. Purtroppo a farne le spese del suo carattere folle è stato un onesto servitore dello stato.
La morte di Mario Cerciello Rega, inizialmente attribuita ad un gruppo di nord-africani, ha scatenato inutili polemiche sui social: in tanti come spesso accade in queste occasioni hanno tirato fuori il peggio di sè.
Non c’e’ rispetto nemmeno davanti alla morte, le parole di una insegnante, Eliana Frontini, ne sono la testimonianza.
Su Facebook la professoressa di storia dell’arte ha scritto “Uno in meno e chiaramente con sguardo poco intelligente, non ne sentiremo la mancanza”. Pare che la donna sia stata sospesa dall’insegnamento.
Oggi non è il tempo delle polemiche, oggi è il tempo del dolore e del lutto per una morte insensata e tutti dovremmo rispettare la richiesta della moglie di Cerciello Rega che ha inviato al silenzio.
Riposa in pace, Mario.