Varie iniziative a Firenze e in Italia per ricordare quel momento magico.
20 luglio 2020. Una data che riporta a un evento storico, e per molti a una notte di emozioni passata davanti la televisione : “Toccato! hanno toccato il suolo lunare!” Quest’anno ricorre il 50° anniversario della missione Apollo 11. Era il 20 luglio 1969, alle ore 20:17:40 UTC, quando Neil A. Armstrong e Edwin E. Buzz Aldrin toccarono per la prima volta il suolo lunare, mentre Michael Collins li attendeva nel modulo di comando. Google ha realizzato un Doodle originale a tema, nel quale la prima “o” viene sostituita da un astronauta, mentre la seconda dalla Terra in lontananza. L’animazione consta di un cartone che riproduce la missione con in sottofondo l’intervista di Mike Collins. Quest’ultimo racconta l’esperienza dal suo punto di vista 97 km dagli altri 2 astronauti: “Arrivati vici6no alla Luna era uno spettacolo magnifico: era enorme. Ma l’attrazione principale era la Terra in miniatura: una visione unica.” Collins ammette di non essersi mai sentito solo, nonostante dietro il satellite fosse totalmente isolato: “C’erano 3 miliardi e 2 persone da una parte e io dall’altra. Mi sentivo a mio agio lì dietro. Ho anche bevuto un caffè caldo.” Quando tornarono sulla Terra, il 24 luglio, il mondo voleva conoscere quegli eroi: “Mi ha stupito che ovunque andassimo la gente dicesse: “Noi, noi ci siamo riusciti, voi e me.” Una missione da 400 000 uomini e circa 25 miliardi di dollari che ha concretizzato sogni di grandi e piccoli. E quell’evento, mezzo secolo fa, fu seguito in diretta alla televisione; in Italia fu ul giornalista Tito Stagno a dare una bella ed emozionata cronaca, caratterizzata anche da un diverbio con il collega Ruggero Orlando (“, no, non hanno toccato!”) sul momento esatto dell’allunaggio: questione comunque di pochi secondi.
Ma per qualcuno non è affatto questione di secondi. Purtroppo durante il corso degli anni sono sorti dei dubbi sulla credibilità dell’evento. I cosiddetti complottisti ritengono la missione una vera bufala insistendo su alcuni dettagli in particolare: • nelle fotografie la bandiera americana sembra stia sventolando e dato che sulla Luna non vi è vento, appare impossibile. L’incongruenza sarebbe stata spiegata facendo notare come questa si muova solo nel momento in cui viene toccata da un astronauta. • sempre dalle immagini, il cielo appare nero e privo di stelle. La scienza ha risposto dimostrando che nonostante a noi lo spazio appaia buio, sulla Luna è giorno e gli astronauti si trovano esposti alla luce diretta del Sole. Ad alimentare le teorie dei complottisti è stato anche il libro dello scrittore tedesco americano Bill Kaysing, We Never Went to the Moon (Non siamo mai andati sulla Luna), in cui afferma che le tecnologie di quel tempo non avrebbero permesso un allunaggio con equipaggio e che le motivazioni della NASA per fingere l’allunaggio sarebbero state solo di carattere economico. Per il 2028 è previsto un ritorno sulla Luna, quindi ogni incertezza verrà svelata. In occasione di questa ricorrenza sono stati messi all’asta il manuale di bordo dell’Apollo 11 e la videocassetta originale dello sbarco sulla Luna. Molti gli eventi organizzati a riguardo: • A Firenze: il 20 luglio verrà messo in scena Mille e una Luna all’osservatorio astrofisico di Arcetri; il 23 luglio ci sarà una premiazione per la miglior foto scattata alla Luna, contornata da una mostra fotografica a tema, un simulatore di volo Eagle Lander, telescopi sa per osservare il cielo. • A Roma: il 20 luglio verranno esposti i disegni di Galileo Galilei tratti dal libro Siderius Nuncius presso la Sala Gratton dell’Osservatorio astronomico. • A Milano: il 20 luglio il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia propone visite speciali e laboratori interattivi nell’Area Spazio.
• A Torino: il 20 luglio al Planetario sarà possibile simulare l’esplorazione della superficie lunare; il 21 luglio verranno riprodotti tutti i video della missione. • A Napoli: dal 25 giugno al 30 settembre la Biblioteca Nazionale della città e dell’Osservatorio astronomico dell’Inaf esporrà la mostra Guarda che Luna!. Queste alcune delle molte attività proposte in Italia. Per le generazioni di oggi è una storia raccontata dai nonni e dai genitori, nei quali ha suscitato speranza , voglia di fare di più, di spingersi oltre ciò che sembra impossibile. “Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità”. Parole che riecheggeranno per secoli, se non millenni.