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A margine del Travel Game: inciviltà e scuola, due termini che potrebbero diventare sinonimi

Sempre più spesso tra giornali e notiziari sentiamo parlare di avvenimenti negativi legati ai comportamenti di ragazzi, famiglie e professori nell’ambito scolastico. Ma cosa sta succedendo agli ideali di istruzione che sembravano saldi anche solo pochi decenni fa?

La scuola ha subito dei cambiamenti anche nel modo di atteggiarsi:siamo infatti passati dalla perfetta educazione dei ragazzi nei confronti del professore la cui importanza non veniva mai minimamente messa in dubbio a un quasi totale menefreghismo nei confronti di tale figura. Sappiamo tutti che è anche giusto che ogni periodo abbia delle sue caratteristiche, ma che qualsiasi cosa si ribaltasse così non era di certo cosa da aspettarsi. Sembra ormai all’ordine del giorno che uno studente risponda male a un professore o che si nasconda dietro ai propri genitori per aggredirlo. Un esempio rilevante potrebbe essere l’avvenimento verificatosi a Aprile dell’anno scorso in un istituto tecnico di Lucca secondo il quale uno studente, in seguito a un brutto voto, ha minacciato più volte l’insegnante esigendo un voto maggiore e tentando di strappargli il registro elettronico di mano.

Tutto questo è sicuramente gravissimo ma spesso si tende a nascondere che alcune volte una parte della colpa va all’eccessiva permissività dei professori e dei parenti stessi. Questo loro comportamento porta molte volte i giovani a trascurare la figura del docente. Infatti nella stragrande maggioranza di tali casi gli studenti si arrogano un’autorità che non gli spetta e come conseguenza gli insegnanti non prendono provvedimenti, anzi lasciano perdere fino ad arrivare a un punto di non ritorno in cui sembrano essere succubi dei ragazzi. Fatto dovuto anche alla paura dei professori di ricevere denunce o minacce come già successo in passato.

Una situazione di questo tipo è stata riscontrata dal gruppo Leomagazine nell’appena concluso viaggio a Barcellona. Nonostante l’incredibile esperienza sul traghetto alcuni ragazzi hanno avuto un comportamento non idoneo all’ambiente e al gruppo. Ragazzi che non solo rovinavano e sporcavano la nave, ma facevano anche confusione durante la notte disturbando gli altri non sono stati minimamente rimproverati dai loro accompagnatori. Comprensibile l’entusiasmo per il viaggio ma inaccettabile la noncuranza dei docenti che, non solo non rimproveravano le bravate degli alunni, ma sembravano incentivarle.

Insomma se in passato era raro avere un professore gentile e disponibile al momento è quasi normale che gli studenti si comportino in modo autoritario nei confronti dei professori e di tutti coloro che lavorano nell’edificio scolastico. Oltre ai docenti sono spesso infatti presi di mira i bidelli.

Ovviamente questo non in tutti gli istituti, ma se continuiamo così potremo presto trovarci davvero male in un ambiente che dovrebbe insegnarci il rispetto per le persone e per le cose e portarci solo benefici: la scuola.

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