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La sindrome di Asperger – il disturbo dello sviluppo che sembra aver condizionato la storia.

Quasi tutti, almeno una volta nella vita, incontrano il classico “professorino”, troppo superiore alla media per poter stringere amicizie…che quindi resta in disparte, disinteressato a tutto e a tutti, meno a ciò di cui lui si occupa.

Un esempio forse un po’ più eclatante è l’amato Sheldon Cooper della serie TV “The Big Bang Theory”. Proprio lui è l’esempio perfetto della cosiddetta sindrome di Asperger (dal nome del pediatra austriaco, Hans Asperger, primo a riconoscere e documentarne i sintomi negli anni ‘30/’40).

Non è da considerare come una malattia, bensì come un disturbo pervasivo dello sviluppo.

Si tratta di una forma di autismo che mina le capacità comunicative e di socializzazione di un individuo, al punto da isolarlo dal resto della comunità. Tuttavia non ne compromette l’intelligenza, l’apprendimento o l’autonomia.

Anzi, il più delle volte, i soggetti affetti presentano un’intelligenza pari o superiore alla norma. Di solito si interessano di argomenti che non prevedono interazioni sociali pertanto vi riescono a raggiugere risultati positivi, con conseguenti contributi intellettuali importanti.

Sheldon Cooper è difatti un fisico teorico con 187 di QI (molto superiore alla media) …ma con lui si parla di finzione. Tornando alla realtà, una giovane ragazza che ormai è sulla bocca di tutti è colpita da questa sindrome: Greta Thunberg, attivista di soli 16 anni per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico.

Probabilmente Greta,però, è colei di cui si può rimanere meno sorpresi. La seguente lista è quella che lascia davvero impressionati:

Questi sono tutti casi illustri della storia a cui gli scienziati moderni hanno diagnosticato la sindrome di Asperger.

Le difficoltà di comunicazione si rispecchiano molto nel loro linguaggio: tengono un tono di voce monotono, pedante; non distinguono né il sarcasmo, né l’ironia, né ì proverbi; non fanno uso della comunicazione non-verbale (ovvero gesti e contatti visivi).

Gli Aspie (spesso vengono definiti così) sono goffi e poco coordinati nei movimenti.

Inoltre le loro giornate vengono scandite da dei “riti”: i pazienti compiono gesti ripetitivi, stereotipati, in genere insensati, da cui però sono ossessionati e che quindi non possono ignorare. I cambiamenti possono metterli in crisi, li sconvolgono.

Finora i sintomi non sembrano niente di grave, ma l’isolamento dagli altri che si verifica sin dai primi anni di scuola (quindi verso i 2/3 anni), porta in età adulta a depressione ed ansia.

Secondo la maggior parte degli studi epidemiologici si verificano 3/4
casi ogni 10.000 individui
. Dati da prendere con le pinze visto che esistono molti parametri diversi per stabilire se si tratti della sindrome di Asperger o meno. Ciò nonostante è sicuro che i maschi siano molto più soggetti rispetto alle femmine, con un rapporto 9:1.

Le cause della sindrome di Asperger non sono ancora ben definite. Si pensa sia dovuta ad una mutazione genetica. In passato si dava la colpa ai vaccini somministrati in età infantile; oggi questa ipotesi è stata del tutto esclusa.

Una vera e propria cura non esiste ancora, è possibile solo limitare i danni con delle contromisure terapeutiche.

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