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LA MIA SECONDA VOLTA: UN FILM PER COMBATTERE L’INFERNO DELLA DROGA.

Una seconda chance, una nuova possibilità, a volte un nuovo inizio dopo una fine. Non è cosa da sottovalutare, specialmente se stiamo parlando della possibilità di vivere. La fortuna ( o per chi crede, l’ aiuto di chi sta lassù) di poter avere una nuova occasione per ricominciare cercando di rimediare ai propri errori, gli stessi che sono causa della fine. Questa frase riprende a pieno l’ iniziativa promossa da una ragazza, Giorgia che prendendo “ sotto gamba “ la pericolosità delle droghe ha quasi visto la morte a soli 17 anni. Dopo aver assunto, per la prima volta in vita sua, una mezza pasticca di ecstasy, ha dovuto subire un immediato trapianto di fegato. La sua seconda possibilità Giorgia Benusiglio ha deciso di sfruttarla per donare aiuto e speranza, cercando di far emergere quali sono realmente i rischi dell’ assunzione di sostanze stupefacenti di qualunque tipo.

La Mia Seconda Volta, è il film in uscita il 13 marzo in tutte le sale Uci Cinemas, The Space e vari multisala del territorio, e che riprende la vera storia di Giorgia. Diretto da Simone Riccioni e Giorgia Benusiglio, in collaborazione con Dominus Production, la pellicola si pone l’ obbiettivo ben preciso di utilizzare l’ intrattenimento a scopo educativo. Centrato nel mondo della droga, il film nonostante quindi affronti tematiche di rilievo, porta con sé quel fascino all’ italiana, caratteristico della commedia, per dar spazio ai diversi aspetti della realtà, sia divertenti che drammatici. Protagoniste della pellicola sono Giorgia e Ludovica, entrambe graziate da una seconda possibilità, ma psicologicamente distrutte: cercheranno di rimediare ai propri errori, riscoprendo il valore e l’ importanza della vita. Il fine educativo è il vero scopo della produzione che oltre a guidare lo spettatore in una profonda riflessione, affronta uno dei mali che silenziosi agiscono nella società, soprattutto quella giovanile: la droga. Connessi a questo tema ci sono però gli aspetti positivi della seconda chance come la possibilità di rinascita, la speranza e la capacità di cambiamento.

L’ obbiettivo del progetto (Cine- educando), è studiato per informare una grande quantità di ragazzi: si stima che nel giro di una settimana più di centomila giovani, in orario scolastico, potranno assistere alla proiezione del film. Cercando di ricreare l’ effetto di un Flash Mob, si dà vita ad una protesta pacifica, la quale al grido di “fare prevenzione”, avrà un forte impatto mediatico a livello nazionale. “ Questo progetto nasce dalla consapevolezza che da un evento negativo si possa tirar fuori qualcosa di positivo per sé e per gli altri, quindi la voglia di aiutare i ragazzi, le famiglie, gli insegnanti, i dirigenti scolastici nella lotta alle droghe attraverso una corretta informazione affinchè sempre più ragazzi siano al corrente del pericolo reale che comporta l’ uso di droghe anche con una singola assunzione”; è ciò che ha spinto Giorgia a credere in questo progetto. Quel che preoccupa realmente è la poca importanza che si dà all’ assunzione occasionale, fenomeno ben più diffuso dell’ estrema e marginale dipendenza.

Dunque la droga è un pericolo reale per i più giovani, ma qual’è il mondo di un giovane di tutti i giorni?
Un qualsiasi ragazzo o ragazza dai 13-14 anni in su, ha praticamente tutti giorni a che fare con la droga, o almeno nel fine settimana (questo perché tutti i ragazzi il week-end escono). Genitori non vi allarmate! Questo non significa che i vostri figli si droghino ma che magari possono aver provato qualcosa o essere venuti a contatto con persone che ne fanno uso. Infatti secondo gli studi 1 studente su 10 ha fatto o fa uso di droghe nell’ultimo anno. Per droga si intendono tutte quelle sostanze naturali e chimiche che danneggiano l’organismo, scaturiscono una dipendenza e sono illegali. “Si inizia con le sigarette”, questo dicono molte testimonianze, in effetti chi da giovane fuma abitualmente sigarette, spesso si avvicina ben presto al mondo delle droghe leggere, come Hashish (il cosiddetto “fumo”) e Marijuana chiamata anche semplicemente “erba”. C’è chi dice che l’erba non crei dipendenza, ma è tutto falso:  l’erba può creare dipendenza come tutte le altre droghe oltre a fare gravi danni all’organismo spesso analoghi al fumo della classica sigaretta. Molti giovani crescendo e maturando smettono e prendono “la retta via”, ma molti non solo non cessano, bensì aumentano sempre di più le dosi e quantità per avere una “botta” maggiore; fino al punto che le canne non bastano più e ci si spinge nel mondo delle droghe pesanti (cocaina, psicofarmaci, eroina ecc). Questo passaggio non è comunque sempre vero: sono solo alcuni casi di determinati individui che da soli non sono abbastanza forti per uscirne.

Cosa spinge un giovane a drogarsi?
I tre fattori principali sono: la moda, lo star male con sé stessi e/o con gli altri e il livello di curiosità. Il primo, cioè la moda, è uno dei fattori più importanti nel mondo dei giovani. Infatti gli adolescenti sono sempre alla ricerca di attenzione da parte dei coetanei, del sentirsi importanti e fare cose per sembrare più grandi di quello che realmente si è. Spesso è la famosa trasgressione, che va di moda ormai da anni e anni. La moda della droga spesso però non viene fuori da altri ragazzi che già lo fanno bensì dai propri idoli e modelli seguiti. Come spesso capita tra i ragazzini di oggi, gli idoli non sono più calciatori o comunque sportivi famosi, bensì cantanti. Quali cantanti? Senza ombra di dubbio rapper e trapper, che dichiarano esplicitamente nelle loro canzoni e nelle foto che pubblicano sui social di fare uso di droghe. Questo spiega anche il boom negli ultimi anni dell’abuso dei nuovi psicofarmaci e calmanti, come lo xanax, la codeina e molti altri medicinali calmanti e anestetizzanti a base di oppio. Queste droghe chimiche sono infatti la moda del momento in quanto usate dalla stragrande maggioranza dei rapper e trapper del momento americani e italiani.
Il secondo fattore è lo star male, spesso causato da un forte trauma come la perdita di una persona cara o delle violenze subite; ma questa è ormai la minoranza dei consumatori abituali di droga.
La curiosità invece è un fattore che alimenta i due precedenti, ovvero la persona è curiosa degli effetti che una determinata droga provoca, quindi avvicinandosi al mondo della droga tramite amici, per moda o che altro una persona molto curiosa ha molta probabilità di cedere alla droga e ai suoi effetti.

Dove i si drogano i giovani di oggi?
Con la premessa che se una persona vuole si può drogare ovunque, la maggior parte delle droghe chimiche come anfetamine, ecstasy e soprattutto cocaina vengono consumate all’interno di feste con musica alta e locali notturni come discoteche. Non tutti i consumatori sono però abituali ma occasionali, ovvero si drogano per divertirsi di più in discoteca. Gli occasionali col passare del tempo diventano ovviamente abituali, o almeno la maggior parte. Per quanto riguarda le canne è da sfatare il mito che i ragazzi si fanno le canne nel giardino sotto scuola o direttamente a scuola. Sì ovviamente ci sono anche adolescenti che si fanno le canne sotto scuola o a scuola, ma un posto vale l’altro, chi vuole fumare una canna ormai la può fumare quasi ovunque senza dare nell’occhio. Un posto invece dove ultimamente viene riscontrata un’alta presenza di Marijuana e Hashish sono i circoli e circolini, nei quali di rado avvengono controlli da parte delle autorità e dove i ragazzi si ritrovano per bere fumare e giocare liberamente.

In sostanza, se un adolescente si vuole drogare ha il potenziale e i mezzi necessari per farlo. E la maggior parte dei giovani lo fa perché ignaro delle conseguenze che può avere la droga sull’organismo. Questi argomenti vengono affrontati quasi sempre a scuola, ma spesso i ragazzi danno poco peso a quello che un adulto gli dice. La maggior parte degli adolescenti capiscono queste cose solo quando le toccano con mano o quando ormai è troppo tardi per tornare indietro. I ragazzi non possono essere sensibilizzati solo dalla “lezioncina” sugli effetti delle droghe a scuola. Perché quando un ragazzo vede da vicino e tocca con mano impara qualcosa, quando invece le cose gli vengono solo dette il ragazzo magari le impara a memoria, ma prima o poi le scorderà! La droga uccide e causa gravi danni, non si dovrebbe mai farne uso se non a scopo medico o terapeutico; anche per il fatto che ogni volta che un ragazzo compra anche solo 1 euro di una qualsiasi droga, sta finanziando la mafia e questo è un dato di fatto.

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