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Postille a San Remo: Silvestri e Rancore, la loro scuola, la loro società, il loro “Argentovivo”

Il mondo e’ un bambino distratto”, questa e’ una delle tante frasi ad effetto di Rancore, che apparentemente possono voler dire poco o nulla, ma che in realta’ lasciano molto spazio alla discussione. E’ proprio alla riflessione ed al confronto a cui mirano il rapper romano ed il cantautore Daniele Silvestri.

Con il loro ultimo pezzo “Argentovivo” presentato al Festival di Sanremo, trattano temi pesanti mettendo in discussione il sistema scolastico italiano ed il sistema sociale in generale che a loro giudizio va a danneggiare le famiglie. Andiamo con ordine.

Da poco si e’ conclusa la 69esima edizione del Festival di Sanremo andato in onda dal 5 al 9 Febbraio su RaiUno che ha visto vincitore il cantante Mahmood.

Oltre al premio per la miglior canzone italiana del 2019, sono stati anche assegnati una serie di altri importanti premi tra cui quello della critica, per la canzone con il miglior testo vinta propria dal duo Silvestri/Rancore con la canzone “Argentovivo”.

Che cosa ha di cosi’ speciale questa canzone per essere insignita di tale premio?

Ebbene, Argento vivo non e’ altro che la visione del mondo da due differenti punti di vista: quello di un padre (Silvestri) e quello di un figlio (Rancore) che denunciano come dalla nascita il sistema abbia fatto di tutto pur di fermare l’energia, una sorta di fuoco che ognuno ha dentro di se’ e che nel testo prende in modo intelligente il senso letterario dell’argento vivo o mercurio che e’ sempre in movimento ma che vede la sua energia messa a freno con l’inizio della scuola.

Costretto a rimanere per ore, immobile e muto per ore io che ero argento vivo signore che ero argento vivo e qui dentro si muore”.

In questi versi Silvestri parla proprio di come la scuola italiana limiti l’estro e la creativita’ delle nuove menti e nei versi successivi attacca il sistema scolastico italiano definendolo retrogrado e obsoleto,” questa prigione corregge e prepara ad una vita che non esiste piu’ da almeno venti anni” riprendendo in parte quanto già scritto dallo scrittore Alessandro Baricco il quale accusava la scuola di non formare più a dovere i giovani per il futuro.

Il duo di Sanremo pero’ non si limita a questa denuncia, entrambi gli artisti fanno un duro attacco verso le famiglie che mancherebbero al loro compito nell’essere una valvola di sfogo e di salvezza per i ragazzi. I genitori costretti dal sistema lavorativo a passare sempre meno tempo con i figli delegano il loro compito educativo ad uno schermo digitale che pero’  fa sognare vite che non sono reali.

Concludendo, la canzone puo’ avere di per se’ piu’ significati in base a chi e’ l’ascoltatore, Rancore stesso ha spiegato come la canzone abbia dentro di se’ piu’ chiavi di lettura.

Volendo pero’ riprendere la frase iniziale cosa puo’ voler dire la frase “il mondo e’ un bambino distratto”?

Ebbene, con un sistema scolastico che – naturalmente, con le debite eccezioni –  si limita a scaraventare i giovani in un mare pieno di squali come la società moderna senza una adeguata preparazione, Rancore parla di come il distrarsi, l’avere la testa fra le nuvole, il sognare ad occhi aperti sia in realtà un modo per non seguire una cultura di massa, che tende ad omologare ogni individuo ma anzi sia un modo per ampliare i propri orizzonti.

Rancore sottolinea come questo fuoco, questa energia che ognuno ha dentro di sè non vada limitata ma anzi rafforzata in modo che un giorno, con tempo ed impegno, questo  argento vivo possa trasformarsi in oro.

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