Obiettivo: la ricerca della verità. Da poliziotto a giornalista e saggista, Giorgio Sturlese Tosi (classe 1970) è abituato a muoversi nel campo della cronaca nera e giudiziaria; ha collaborato tra l’altro come inviato a trasmissioni come Matrix, Quarto grado, Segreti e delitti. E’ autore dei libri
In difesa della Giustizia (con il magistrato Pier Luigi Vigna) e Una vita da Infiltrato, entrambi pubblicati da Rizzoli BUR. Presentando al Niccolini la sua ultima fatica sulla mafia cinese ha cortesemente accettato un piccolo….fuoriprogramma con il Leomagazine
Lei ha fatto per dieci anni il poliziotto e venti il giornalista, come si è avvicinato a questi due mondi e successivamente a quello della ricerca nell’ambito della mafia cinese?
Sebbene apparentemente diverse, quelle del giornalista e del poliziotto, per chi le vuole fare bene, sono due professioni che si basano su uno stesso ideale di fondo che è la ricerca della verità, che deve essere poi raccontata e raccontata bene. Come in un’indagine di polizia in cui è necessario un rapporto accurato in modo da poter presentare poi la faccenda in tribunale, che è il fine ultimo di un’attività di polizia. Così funziona anche il lavoro di un giornalista, scoprire la verità e appunto poi raccontarla adeguatamente, naturalmente la differenza sta nelle finalità dei due mestieri: uno riguarda il rispetto della legge e l’altro l’informazione del pubblico. Non ho insomma avuto difficoltà nel passare da un mestiere all’altro, sono poi rimasto nei temi di cronaca nera e giudiziaria quindi non troppo distanti dalla mia attività precedente. Riguardo alla mafia cinese e quindi a questo libro l’idea è nata da un’indagine clamorosa che si è da poco conclusa a Prato e che però coinvolge tutta Italia, mezza Europa con diramazioni anche in Cina ha portato alla scoperta di quella che sembra un’organizzazione mafiosa internazionale, composta da membri della comunità cinese in Italia e che riguardano da vicino il nostro tessuto sociale economico e imprenditoriale. Scavando a fondo nei dettagli di quest’indagine e di altre precedenti ho trovato, scoperto e raggruppato tutta una serie di collegamenti che sembrano dimostrare l’esistenza di una “piovra” con la sua radice in Cina e con tentacoli che raggiungono tutta l’Europa e non solo.
Potrebbe spiegarci la questione “traduttori” che ha creato e sta creando tanti problemi alle indagini?
Purtroppo è notizia di pochi giorni fa, ma è un refrain che si ripete: la polizia spende quantità enormi di tempo ed energia per scoprire reati e ingiustizie compiute da queste organizzazioni. Intere procure si organizzano per debellare questi fenomeni che sono veramente impattanti, purtroppo però il nostro sistema giudiziario non è in grado e sembra quasi che non voglia affrontare, forse anche per questioni politiche, questo problema. Capita spesso che un’inchiesta venga portata in tribunale e che non riesca a concludersi per mancanza di un traduttore poiché queste inchieste si basano per la maggior parte su intercettazioni in cui i personaggi intercettati parlano spesso dialetti diversi, difficili da comprendere anche per chi conosce il cinese mandarino. La difesa giustamente chiede quindi che l’imputato possa conoscere ciò di cui viene accusato, ma la procura di Prato può contare su due traduttori, pagati meno di una domestica, solo per alcuni giorni alla settimana. Non è quindi pensabile di portare avanti indagini contro la mafia o comunque la criminalità organizzata avendo a disposizione due interpreti part-time, malpagati e che sono comunque a rischio per la propria incolumità in quanto rischiano di subire violenze da i clan da loro intercettati.
Quali sono stati gli interventi più rilevanti della polizia contro la mafia cinese?
Beh l’operazione più grande risale al gennaio scorso è stata proprio quella di cui parla il libro: denominata “ Operazione China Track”, ha disarticolato una presunta organizzazione mafiosa che aveva le proprie radici a Prato, ma in realtà diramazioni in tutta Europa e con basi in Cina, che esercitava il proprio potere criminale in tantissime attività economiche lecite ed illecite. L’operazione straordinaria è stata frutto di lunghi anni d’indagini di cui tutto il mondo, anche la stampa straniera ha parlato.