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La bastarda di Istanbul: una affascinante saga orientale al teatro di Rifredi, tutta ( o quasi) al femminile.

Si svolgerà da oggi, giovedì 15 fino  a domenica 25 novembre, lunedì 19 escluso(feriali ore 21 – domeniche ore 16:30 ), presso il Teatro di Rifredi, Centro di Produzione Teatrale FirenzeLa bastarda di Istanbul”. Tratta dall’omonimo romanzo best-seller di Elif Shafak e con traduzione di Laura Prandino e regia di Angelo Savelli; una produzione Pupi e Fresedde, Teatro di Rifredi e Teatro Stabile di Innovazione. Verrà messo in scena per la quarta volta al teatro di Rifredi in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana “Come sono vive le città” e “Festival d’autunno 2018”.  Il tema centrale dello spettacolo è la “questione armena”, ovvero l’eccidio degli armeni per mano dei turchi nel 1915.

Sebbene diversi paesi, tra cui l’Italia, lo abbiano ufficialmente riconosciuto, il genocidio armeno è ancora tabù. La Turchia di Erdogan in modo particolare è sempre stata categorica nel negarlo e se qualcuno all’interno del paese non è d’accordo la cosa può costargli molto cara. Ma non tutti accettano di chinare la testa e rimanere in silenzio. La scrittrice Elif Shafak può a buon diritto essere considerata simbolo di una Turchia che non si nasconde e ha il coraggio di far luce anche sugli angoli più bui del proprio passato, tra cui la rimozione del ricordo di quegli eventi che circa un secolo fa dettero luogo alla triste “questione armena”: nata nel 1971, le sue opere sono tradotte in trenta lingue e si tratta della firma più nota del suo paese a livello internazionale. La Shafak si muove tra i temi non facilmente conciliabili del femminismo, della lotta al bigottismo e alla xenofobia e della identità ottomana. Proprio il suo romanzo La bastarda di Istanbul (2006), malgrado il grande successo sia in patria che all’estero, le è costata l’accusa di “attacco all’identità turca”, per il semplice fatto che un personaggio del romanzo definisce il massacro degli armeni durante la prima guerra mondiale come genocidio. E invece proprio questo era il progetto dei Giovani Turchi, organizzazione nazionalista il cui obiettivo era creare uno stato nazionale turco sul modello dei nuovi paesi europei nati nell’800, eliminando le popolazioni cristiane che vivevano da secoli in territorio ottomano; in primis gli Armeni, il cui orrendo massacro inizio la notte del 24 aprile 1915. Nella Bastarda di Istanbul l’autrice ci parla di un mondo che da secoli è crocevia di varie culture e soprattutto di storie infinite: e così In una Istanbul animata e reale -più che una metropoli una grande nave dalla rotta incerta su cui da secoli si alternano passeggeri di ogni provenienza, colore e religione- arriva segretamente la giovane americana Armanoush che, in cerca delle proprie radici armene, sbarca nella famiglia matriarcale del suo patrigno turco Mustafa. Lì incontrerà Asya “la bastarda”, sua coetanea, adolescente ribelle e nichilista, con una grande e colorata famiglia di donne alle spalle, e un vuoto al posto del padre. Si tratta dunque di una intricata e originale saga familiare multietnica, popolata da personaggi femminili straordinari, storie brucianti, segreti inconfessabili. Un segreto lega la Turchia all’Armenia, i turchi agli armeni, Asya ad Armanousch. Un segreto che forse non verrà svelato e che ha l’aspetto di un’antica spilla di rubini a forma di melagrana.

Spettacolo ricco di personaggi femminili, con attrici tra cui in primo piano l’affascinante Serra Yilmaz … ma ecco il cast completo: Valentina Chico, Riccardo Naldini, Monica Bauco, Marcella Ermini, Fiorella Sciarretta, Diletta Oculisti, Elisa Vitiello. Una riduzione e regia di Angelo Savelli con video scenografie di Giuseppe Ragazzini che portano l’attenzione dello spettatore su Istanbul rendendola così la vera e propria protagonista della rappresentazione.

da giovedì 15 a domenica 25 novembre

(feriali ore 21 – domeniche ore 16:30 – lunedì 19 riposo)

Pupi e Fresedde-Teatro di RifrediCentro di Produzione Teatrale Firenze

LA BASTARDA DI ISTANBUL

dall’omonimo romanzo di Elif Shafak

traduzione di Laura Prandino-ed. Rizzoli

riduzione e regia Angelo Savelli

con Serra Yilmaz

Valentina Chico, Riccardo Naldini, Monica Bauco,

Marcella Ermini, Fiorella Sciarretta, Diletta Oculisti, Elisa Vitiello

videoscenografie Giuseppe Ragazzini

costumi Serena Sarti | luci Alfredo Piras | elementi scenici Tuttascena

Premio Persefone 2016 come miglior spettacolo teatrale

e Serra Yilmaz come migliore interprete femminile

PER INFORMAZIONI

055/422.03.61 –  www.toscanateatro.it

Teatro di Rifredi via Vittorio Emanuele II, 303 – 50134 Firenze tel. 055/422.03.61

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