In vista della promulgazione delle nuove direttive sul copyright che si è tenuta il 5 luglio 2018 da parte del parlamento europeo, la community di Wikipedia decise di prendere parte contro quelle che riteneva essere un enorme freno alla vita online.
Disapprovate anche da oltre 70 studiosi informatici tra cui Tim Bernes Lee, le nuove proposte che avevano il compito di salvaguardare beni come il diritto d’autore avrebbero potuto invece limitare drasticamente la libertà di rete in tutta europa.
Oltre alla negazione della così detta “libertà di panorama”, ora anche pubblicare solo il link di un articolo di giornale avrebbe comportato ad un un’infrazione del diritto d’autore del giornalista, e si sarebbe dovuto pagare un compenso all’editore definito anche “link-tax”. Wikipedia Italia prende l’iniziativa ed in segno di protesta, oscura le proprie pagine dell’enciclopedia nei 3 giorni prima della votazione in parlamento, ed anzi invitando il lettore ad informarsi sull’accaduto, a prendere parte alla protesta e (se lo avesse ritenuto) a contattare i deputati europei. In seguito, l’Europa ha deciso di bocciare le nuove direttive con 278 favorevoli e 318 contrari, così la direttiva sarà modificata verso settembre.
Non è escluso che la decisione del parlamento europeo non sia dipesa dall’audace gesto dell’accademia anche se è stato attuato solo in Italia. Siamo forse davanti ad una nuova forma di “sciopero” e/o protesta più rapida, diretta e soprattutto efficace? Se chiamare a raccolta una comitiva di persone per scendere in piazza a protestare comportava un dispedio di tempo in organizzazione e soprattutto necessita di un gran numero di persone… oscurare momentaneamente il proprio sito invece non lo comporta. E se lo sciopero per alcune fasce di lavoratori potrebbe non intaccare la vita pubblica e quindi risultare un appello troppo “silenzioso” per poter essere ascoltato… oscurare un sito avrà sicuramente delle ripercussioni anche solo sui suoi utenti. Dipende ovviamente dal sito in questione che sceglie di protestare se e quanto avrà successo.
Basti immaginare il caos che scoppierebbe se un sito ormai famoso ed utilizzato anche da molti politici come Twitter decidesse di oscurare i suoi profili a tutti gli utenti (magari anche solo in America) per favorire o screditare qualcosa o qualcuno, e consentendo ai suoi utenti solo di sostenere il proprio fine e magari supportarlo come fece Wikipedia. Può spaventare come il potere di alcuni media stia crescendo sempre di più.