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LE INTERVISTE DEL LEO 11: i GIUDA, due giovani musicisti fiorentini e il loro sogno.

Avere passione è ciò che porta un sogno alla sua completa realizzazione facendone un vero e proprio lavoro. E’ difficile però quando il tuo stesso sogno è condiviso da milioni di persone e la passione sola non basta; a diventare fondamentale è allora il ruolo che ha la fortuna. Lo scopo di due giovani ragazzi, Giulio Belviso e David Biagioni, è quello di fare musica e riuscire ad essere compresi ma soprattutto apprezzati il più possibile. I due, che si conoscono sin dalle scuole  medie inferiori, praticano musica da molti anni; dopo aver avuto diverse esperienze musicali insieme in altre formazioni, avendo il desiderio di rinnovarsi hanno deciso di creare  alla fine di questo inverno il duo i Giuda, facendo vari concerti in giro per la città di Firenze. Giulio, cantante e chitarrista, si occupa principalmente dei testi delle canzoni mentre David, cantante e bassista, si dedica alla melodia. I ragazzi si descrivono persone dai caratteri completamente diversi e questo spiega il fatto che inizialmente tra loro non corresse buon sangue. “Se le persone ci conoscessero in privato” – spiega David – “ penserebbero che abbiamo nulla a che fare l’ uno con l’ altro. Abbiamo due caratteri e gusti musicali completamente diversi, ogni volta che gli faccio ascoltare un pezzo a lui non piace e viceversa, riusciamo a trovare un accordo solo nella nostra musica (e non sempre). Alla luce della nostra diversità siamo riusciti a trovare una giusta dimensione senza cercarla. Adesso abbiamo un’ intesa e un’ amicizia che va sicuramente oltre la musica. Ai concerti Giulio è quello che interagisce col pubblico mentre io rimango in silenzio lasciando che sia lui a parlare perché, al contrario della vita privata, sul palco divento molto introverso.”

 Il nome della band proviene dalla semplice unione delle vostre iniziali o Giuda ha dietro un diverso significato?

Il nome proviene principalmente dall’ unione delle due iniziali però ci piace che questa esprima un significato un po’ provocatorio in quanto richiama un personaggio tutt’ altro che positivo : Giuda è un male per la religione cristiana ma è un male necessario per la redenzione. Il nome è sicuramente dato dall’ unione delle iniziali ma è soprattutto un invito ad andare più a fondo nelle cose, vedere il significato nascosto che non è palese.

Avete cominciato a fare musica insieme, in un duo, perché vi conoscete da tanto o vi siete conosciuti proprio perché condividete la stessa passione?

[David] Noi ci conosciamo dalle medie, io suonavo il basso mentre lui la chitarra e con altri due ragazzi abbiamo deciso di formare una rock band. Adesso sono circa 6 anni che suoniamo insieme, e dopo svariate esperienze musicali insieme abbiamo deciso di dar vita a questo duo che è incentrato sull’uso della loop station. [Giulio] E’ stata un’evoluzione naturale basandoci sull’ esperienze musicali passate. La cosa buffa è che inizialmente non avevamo reciproca simpatia,  la musica ci ha “costretto” a frequentarci in quanto entrambi facevamo parte di un gruppo , adesso siamo parte integrante ognuno della vita dell’ altro; non passa una giornata in cui non ci si senta.

Che importanza date, in questo periodo della vostra vita, alla musica? E’ un impegno lavorativo o passione e passatempo?

[Giulio] E’ ovviamente una grande passione perché questa è il motore di tutto altrimenti non varrebbe la pena perdere così tanto tempo in un tale impegno, non ci si ferma però soltanto a quello; l’ obiettivo è che questa passione possa diventare un lavoro, ci stiamo impegnando molto per far sì che lo diventi. Oggi come oggi ci vuole sia fortuna che la giusta occasione, non è detto che si riesca ma l’ idea non è unicamente suonare per divertirsi.                                                                                                                                                         [David] Occupa molto tempo la composizione e l’arrangiamento dei brani, tutto per rendere ciò che facciamo più personale possibile. A  livello di tempi è diventato un impegno lavorativo ma per ora senza guadagno.

 

Essendo agli esordi dovrete ancora affrontare tantissime esperienze, tra le vostre quale ricordate con più soddisfazione?

[Giulio]  Quella che personalmente più mi ha appagato è stato un momento del secondo  concerto che abbiamo tenuto al Pontoberfest, a giugno di quest’anno: il momento in cui, scesi dal palco con la convinzione di aver fatto una buona prestazione ma di non aver attirato abbastanza l’attenzione della gente, alcune persone sono venute a complimentarsi per ciò che l’esibizione aveva trasmesso loro; altri ci hanno scritto messaggi su Instagram e Facebook per complimentarsi per lo show! L’ apprezzamento di queste persone  che ci sentivano per la prima volta e non erano lì principalmente per ascoltarci , è stato forse il primo momento in cui  ci siamo detti che stavamo prendendo la giusta direzione.
Per non parlare poi dei nostri primi autografi, in quella stessa sera: due bellissime bambine che avranno avuto 5-6 anni che a fine concerto sono venute accanto al palco con un foglio in mano chiedendoci di far loro una dedica! * In quella situazione ho avuto la sensazione che tutto fosse al posto giusto

 

Quali saranno i prossimi impegni futuri?

[Giulio] Abbiamo appena consegnato del materiale ad un nostro collaboratore  che sta creando il videoclip per una cover,  stiamo preparando alcuni video da pubblicare sui social, mezzo di comunicazione fondamentale per far sì che la gente s’ incuriosisca al nostro progetto, inoltre lanceremo il nostro canale IGTV: abbiamo preparato un video di presentazione che uscirà a breve. [David] In questo momento stiamo scrivendo ma l obiettivo è registrare. Stiamo cercando idee valide per i nostri pezzi; fino ad ora abbiamo fatto quasi esclusivamente cover perché vogliamo trovare il nostro equilibrio, avendo sempre suonato insieme c’è molta intesa musicalmente ma passare da una band di quattro persone ad un duo è diverso. Ci piacerebbe pubblicare il nostro primo singolo augurandoci poi che arrivi l album, le idee sono molte ma è complicato creare un progetto che rappresenti  completamente il duo. Inoltre in questo campo c’è molta competizione, riuscire ad attirare l’attenzione è difficile.  Da metà agosto cominceremo di nuovo a fare concerti e suoneremo in cinque posti diversi in giro per la città. (L’ articolo verrà aggiornato con gli impegni live del gruppo non appena saranno ufficializzate le date)

 

Instagram: giudaband

 

 

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