Alla vigilia delle semifinali della coppa del mondo che sta andando in scena in Russia, possiamo fare il punto della situazione e dare le prime sentenze, per questo mondiale che è indubbiamente il più livellato ed equilibrato di sempre, e ha già visto eliminazioni clamorose e rivelazioni sorprendenti.
Francia, Belgio, Croazia e Inghilterra: sono queste le squadre che hanno raggiunto la fase finale del mondiale e che si giocheranno la vittoria finale del torneo; quattro squadre decisamente differenti sotto molti punti di vista. Comunque andrà vedremo una finale inedita, e di queste quattro squadre solo Francia e Inghilterra hanno un mondiale in bacheca, peraltro vinto in casa.
La Francia sembrerebbe nettamente favorita, visto che ha dimostrato una grande compattezza e solidità, e sulla carta ha i giocatori più in forma, puntando in particolare su tre jolly speciali: Kylian Mbappé contro l’Argentina ha fatto di tutto, dimostrando una velocità fuori dal comune e un talento clamoroso per un 19enne, Antoine Griezmann è probabilmente il giocatore più talentuoso tra quelli rimasti in gara e Ngolo Kanté, centrocampista onnipresente che recupera tutti i palloni. In semifinale l’arduo compito di giocare contro i favoriti spetterà al Belgio, squadra rivelazione, che è stata molto fortunata visto che era con un piede nella fossa già agli ottavi, quando ha clamorosamente rimontato il Giappone al 94’, e che ha eliminato il grande Brasile. La squadra può dire la propria contro chiunque, anche se sembra molto sbilanciata in avanti.
Discorso diverso per la Croazia, che se la vedrà con l’Inghilterra e che è la squadra che gioca il miglior calcio di tutti, peccato che fatichi a segnare e che ha sofferto ed eliminato solo ai calci di rigore due avversari mediocri come Danimarca e Russia. Gli inglesi invece hanno una nazionale giovane e frizzante, reduce da tante vittorie nei trofei giovanili, e che si è dimostrata clamorosamente cinica per venire da quelle parti. In Inghilterra ci credono molto, e il nuovo coro degli hooligans è diventato “Football’s coming home”: infatti il trofeo manca agli inglesi da ben 52 anni.
Molti altri tifosi invece hanno già perso le speranze: non parlo degli italiani, che a questo mondiale non hanno proprio partecipato, ma di tutte le altre nazionali blasonate che sono già state eliminate. In questa coppa del mondo si è visto un trend molto chiaro: il calcio si sta globalizzando sempre di più, e tra le nazionali c’è un livellamento evidente, che annulla i grandi campioni e li rende quasi inutili. Nel calcio di oggi se una squadra non è organizzata tatticamente, anche se ha uno dei giocatori più forti del mondo, non va da nessuna parte. Infatti tutte le stelle del mondo del calcio hanno lasciato in anticipo il torneo: Messi, Ronaldo, Neymar, Neuer, Iniesta …
Clamoroso è il caso di Leo Messi, il giocatore più forte della nostra epoca che in nazionale smette di brillare e viene schiacciato da tutte le pressioni che incombono su di lui. La sua faccia in campo fa capire tutto: smorfie continue, sguardi persi nel vuoto e una stanchezza inspiegabile: un’Argentina così mediocre non si vedeva da tanto, ma i dati di Messi sono clamorosi, 4 gol in 5 mondiali. Al contrario Ronaldo era partito benissimo, portando sulle spalle tutta la squadra e segnando 4 gol, ma il Portogallo campione d’Europa era veramente disorganizzato e messo male in campo per poter andare oltre gli ottavi. E se la Germania ha subito la maledizione dei campioni del mondo, venendo eliminata al primo turno con una squadra vecchia e spompata, la Spagna ha pagato la confusione che c’è stata in panchina e l’eccessivo utilizzo di un tiqui taca sterile e improduttivo.
Merita un discorso a parte il Brasile, che era nettamente favorita e che è sbattuta contro il muro belga anche con un po’ di sfortuna, dopo aver dominato per tutto il secondo tempo. Ma il problema del Brasile è stato Neymar: il giocatore più pagato al mondo, che dovrebbe essere la nuova stella del calcio, piuttosto che giocare ha preferito stare in terra a fare simulazioni e sceneggiate in tutte le partite che ha giocato. La sua rotolata nella partita contro il Messico diventerà sicuramente il simbolo di questo mondiale incredibile.