Grazie alla qualità del manto stradale fiorentino, vi si svolgeranno le prossime olimpiadi e paraolimpiadi. Avranno luogo in pieno centro e si concluderanno con una maratona che partirà da Sesto Fiorentino e passerà da Rifredi o Novoli ( a seconda della scelta dell’atleta) e arriverà in Piazza Duomo!
Le condizioni attuali dell’asfalto di Firenze e provincia – ma il problema riguarda quasi tutto lo stato italiano – sono ormai disastrose. Basta fare un piccolo giro in macchina per i viali o la periferia del capoluogo toscano, che subito il breve spostamento in macchina si trasforma in una vera e propria gara di rally.
“Crateri lunari”, “vasche”, “laghetti”, così vengono definiti i profondi dissesti sul manto stradale. Bisogna dire che come definizioni sono piuttosto azzeccate viste le dimensioni.
Come si formano?
Partendo dal fatto che l’asfalto ha bisogno di una regolare manutenzione, quando essa è carente, o in alcuni casi del tutto assente, si provocano delle piccole crepe, o semplicemente un indebolimento della pavimentazione stradale; e questa andrà a cedere sempre di più ogniqualvolta un mezzo (più o meno pesante) ci passerà sopra. Ma non è finita qui!
Questo piccolo e carino cucciolo di buca, che nonostante le dimensioni e l’incavatura di piccola taglia può comunque nuocere a macchine e moto, andrà a ingrandirsi e crescere sempre di più nutrendosi dell’erosione della pioggia e il passaggio dei mezzi su di esso. Proprio come un cucciolo, se non viene curato e addestrato a dovere, una volta adulto sarà sempre più violento e scontroso verso gli altri; tanto da aver provocato danni veramente seri a mezzi e guidatori.
Il lato positivo però, è che tutti gli italiani appassionati di motocross non devono più noleggiare costosi furgoni per portare il proprio mezzo in cima alle montagne alla ricerca di salti e fango; ma semplicemente immatricolando la propria moto, potranno usufruire del suolo pubblico per divertirsi con salti della buca e acqua fangosa ristagnante in essa.
Spesso il comune inoltre, invece che eseguire la normale riparazione della strada, ricorre soltanto a delle “toppe” di fortuna fatte da bitume annacquato con altre varie sostanze, riducendo così i costi dei materiali. Queste toppe, oltre a dare lo splendido design in stile “pantaloni riparati dalla nonna”, spesso sono fatte male e invece di essere allo stesso livello del resto dell’asfalto, sono come sporgenti da esso, formando un piccolo dosso. Tale dosso avrà praticamente lo stesso effetto della buca rovinando sospensioni e telai dei mezzi.
Ma in caso di incidente vengono risarciti i danni?
Beh diciamo che in tal caso si complicano un pochino. Ovviamente in caso di sinistro o danni derivati da queste “buche randagie” il risarcimento avrà luogo solo se si è rispettato il codice della strada. Una volta avuto l’impatto col feroce dissesto stradale, lo si deve comunicare all’immediato alle autorità competenti (Polizia Municipale), che una volta arrivati sul posto dovranno analizzare la situazione (in alcuni casi con un perito) e fare un verbale che certificherà l’accaduto. Dopodiché è consigliato andare al pronto soccorso, oltre che per un controllo accurato anche per avere un secondo certificato dell’accaduto. Infine, muniti di verbale, certificato ospedaliero, fattura (o preventivo) dei danni, eventuali testimoni(molto importanti) e se in possesso anche un legale fa comodo, andare a presentare al comune di pertinenza una raccomandata a. r. Tutto ciò potrebbe garantirvi un risarcimento, ma con la mancanza di testimoni spesso se ne perderà la possibilità.
Però, nel raro caso in cui la buca appartenga ad una specie in via di estinzione (molto rare purtroppo in Italia), allora qualsiasi individuo sarà spacciato e verrà severamente punito dal WWF Italy! Per fortuna pene di questo genere non sono ancora state applicate in quanto c’è stato un esponenziale ripopolamento di questi “graziosi ” crateri.