Avengers: Infinity War è il film definitivo sui supereroi, quello con la f maiuscola. È l’ennesimo capolavoro realizzato dalla Marvel, la ciliegina sulla torta per festeggiare il decennale dei Marvel Studios, è il punto di arrivo per una generazione di film supereroistici ma anche un punto di partenza per lanciare una nuova fase, che si preannuncia ancora più sconvolgente e piena di colpi di scena.
La terza pellicola dedicata agli Avengers è probabilmente il film più ambizioso della storia del cinema, poiché riunisce i protagonisti dei 19 film precedentemente realizzati dalla “casa delle idee” e vanta la bellezza di 21 personaggi principali, tutti fondamentali per i fini della trama e per la buona riuscita del film. Mettere d’accordo tutti questi supereroi e dare il giusto spazio a tutti era già un’impresa ardua per i fratelli Russo, i registi del film, che sono riusciti a bilanciare ed equilibrare alla perfezione i momenti action con quelli comici e soprattutto quelli tragici (portatevi dei fazzoletti quando andate al cinema). Probabilmente un film del genere avrebbe accontentato i fan anche solo per le interazioni tra i vari personaggi, ma questo film è molto ma molto di più.
Il vero protagonista del film in effetti è Thanos, maestoso titano che non è il solito folle supercattivo che vuole conquistare il mondo per egoismo personale, ma anzi, è un personaggio estremamente intelligente che si pone un problema filosofico che è attuale anche per noi, per la nostra società: nell’universo ci sono sempre più forme di vita, ma le risorse sono sempre più scarse e sono destinate ad esaurirsi, e ad estinguersi insieme a tutti gli esseri viventi. Thanos ritiene di essere l’unico ad aver capito il problema e l’unico che può risolverlo, sterminando la metà della popolazione dell’universo in maniera equa, senza distinzioni tra ricchi e poveri. Solo in questo modo l’universo si salverà dall’estinzione. Siamo ancora sicuri che sia lui il cattivo?
Thanos dunque per raggiungere il suo obiettivo deve elevarsi ad un livello divino e per farlo deve conquistare le 6 gemme dell’infinito, pietre create subito dopo il Big Ben che donano l’onnipotenza a chi le riunisce tutte nel guanto dell’infinito, che è già in possesso di Thanos. Il percorso del folle titano per conquistare queste gemme lo porterà dritto dai nostri eroi, visto che molte di esse sono in possesso proprio di alcuni di loro. Stavolta la minaccia è a livello universale e quindi le location variano da New York ai meandri più oscuri dello spazio profondo, ma in ogni luogo i supereroi sembrano destinati a soccombere contro una minaccia molto più grande di loro. Basterà l’unione di Iron Man, Capitan America, Thor, Hulk, Doc Strange, Spider-Man, i Guardiani della Galassia e molti altri per fermare Thanos? Il film nelle sue 2 ore e 36 minuti porta progressivamente a un finale che è allo stesso tempo prevedibile ma sconvolgente, che lascia senza fiato tutti gli spettatori, come mai prima d’ora.
Come già detto in precedenza, la Marvel ha fatto una vera impresa, ha creato qualcosa di irripetibile che nessuno aveva mai visto prima: un universo condiviso in cui i vari personaggi dei film possono interagire tra loro e condividere avventure proprio come nei fumetti. Dentro al suo contesto, dunque, Avengers: Infinity War rappresenta il punto più alto che il Marvel Cinematic Universe potrà mai raggiungere, ma anche preso singolarmente è un film speciale, che ha tutte le caratteristiche che hanno reso grande la Marvel. Non a caso il film, un successo annunciato, in un giorno ha già incassato 39 milioni di dollari negli Usa e 95 milioni di dollari in due giorni fuori dagli Stati Uniti, tanto che il film potrebbe addirittura diventare quello con più incassi della storia del cinema. E il bello è che non è finita qui, anzi: la Marvel continua a crescere anno dopo anno e ogni film è sempre più bello del precedente. Appuntamento dunque al 2019, quando vedremo il sequel ancora senza titolo di Infinity War che si promette ancora più spettacolare di questo.