-Attenzione. Quello che state per vedere è uno spettacolo dal vivo.
-Eh? Ma davvero?
-Sì, dal vivo! E sai cosa? Una volta finito, non è che puoi riguardarlo.
-Wow, quindi sarebbe davvero un gesto idiota passare l’intera durata dello spettacolo con un cellulare in mano a riprenderlo, giusto?
-…sì, sarebbe meglio goderselo. Non è che una volta finito puoi guardarlo di nuovo, credo che l’emozione di rivederlo con un pessimo audio e un video di merda, non possa assolutamente competere con la visione in teatro.
-Sai che questa è una tua opinione, perché secondo me non è vero. Io ci guardo i porno così.
-…e sai perché? Perché è difficile beccare due fotomodelle che si ingroppino dal vivo.
Ed è con questo disclaimer che inizia Làiff, lo spettacolo teatrale portato avanti da Quei Due sul Server, Redez e Synergo. Diventati molto conosciuti tra i giovani grazie a Youtube con i loro video comici sui videogiochi, hanno deciso di portare in giro per tutto lo stivale uno spettacolo di loro invenzione, appunto Làiff. Ma per questa sera, o in generale, per serate come questa, i due vestiranno i loro semplici e quotidiani panni, quelli di Nicola Palmieri e Mario Palladino, amanti dell’ironia, satira e comicità in generale. Perché Làiff non vuole parlare di Youtube o dei due attori conosciutissimi presenti sul palco, ma della vita. Lo stesso nome dello spettacolo è una storpiatura di life (vita, in inglese), perché è proprio di questo che si parla: della vita, dell’esistenza dell’uomo, del suo ciclo naturale che parte dal grembo materno fino ad arrivare a quello della terra. Ma viene trattato in modo serio, questo tema? A detta dei due sì, ma nei fatti no. La simpatia e l’ilarità portate dai due attori rendono unica questa loro rappresentazione, presentando sul palco una visione della vita come mai ci avremmo pensato. Piena di contraddizioni, esagerata a volte, ingiusta e talmente assurda da farci piangere dal ridere e ridere dal piangere. Anche se in questo caso si piange dal ridere e basta, grazie a Nicola e Mario.
E questo è reso possibile dalla rappresentazione stessa, non un lungo soliloquio filosofico dove si vagheggiano temi etici e sociali, ma attraverso rappresentazioni semplici ed efficaci di scenari che, per quanto aberranti siano, sentiamo tutti a noi familiari. Si parte dal pancione di mamma per passare poi alle recite scolastiche dell’asilo, giungendo agli anni stravolgenti delle elementari e approdando infine al terrificante esame di maturità. E poi? Università e lavoro. Ah, e poi c’è la morte. Tutti dobbiamo morire. Anche se forse i due comici sono stati un po’ troppo severi nella loro sentenza infernale, tanto da definirsi la merda della merda e elencando un sacco di motivi tragicomici per i quali si sarebbero dovuti meritare tale punizione.
Se il discorso vi è sembrato un po’ riduttivo, è perché vuole, anzi, deve esserlo. Le battute contenute in questo spettacolo vanno viste e sentite con i propri sensi per poter essere apprezzate. Non c’è nulla come il sentire la propria risata confondersi con quella dei propri vicini a teatro, constatando come tutti si stiano divertendo nel vedere qualcosa di diverso ma dello stile di Quei Due sul Server. Làiff è nato come risposta alle fiere dove i fan venivano trattati come animali da macello, nel tentativo di incontrare i propri paladini del web. Ed è riuscito nel suo intento: permettere a centinaia (ormai migliaia) di ragazzi di incontrare le proprie star dal vivo, senza spintonate, gente ferita o svenuta e senza incidenti.
Alla fine dello spettacolo è seguita un’ora di Q&A (domande botta e risposta), dove l’interazione pubblico – webstars è risultata ancora più evidente.
Grazie della serata ragazzi. È stato davvero qualcosa di diverso e innovativo, ma che vi rispecchiava in pieno.
Prossime tappe:
Catania: https://www.facebook.com/events/1966830106913366/
Cagliari: https://www.facebook.com/events/1984547601617821/