Un treno regionale milanese, partito da Cremona e diretto a Milano Porta Garibaldi, ha interrotto la sua corsa lo scorso 25 gennaio alle 6.57 appena dopo la stazione di Pioltello, alle porte di Milano. Stando a quanto riportato dall’Ansa le carrozze centrali del treno hanno deragliato in seguito al distacco di un pezzo di rotaia lungo 23 centimetri . Queste carrozze, dopo l’urto,  si sono accartocciate causando tre morti e circa un centinaio di feriti e rendendo difficili e complesse le operazioni di soccorso.

I disagi sulla linea ferroviaria coinvolta sono stati molti e questo ha fatto esplodere sui social rabbia da parte dei pendolari che, ogni mattina, hanno bisogno del servizio di Trenord viaggiando su treni affollati e sedendosi molto raramente. L’azienda ha messo a disposizione pullman sostitutivi che hanno effettuato fermate nei paesi della tratta presa in considerazione. I disagi sono stati risolti definitivamente dopo la rimozione della carrozza avvenuta lo scorso 9 febbraio, ma l’area resta ancora oggi sotto sequestro.

In seguito all’incidente siamo riusciti a contattare un soccorritore della Pubblica Assistenza Cittadini Vignatesi che quella mattina ha preso parte al protocollo di maxiemergenza del 118: Korrado Postuti.

Si è fatto un’idea delle cause del disastro?

Sulle cause del disastro purtroppo in base alle mie competenze e conoscenze non so dire molto. So che le indagini sono ancora in corso, si sospetta un problema di origine strutturale ( o dei binari o del treno).

Quale scena si è presentata ai suoi occhi, cosa lo ha maggiormente colpito ?

Sembrerà strano ma non è tanto ciò che ho visto che mi ha sorpreso. Certamente essere circondato da persone ferite e vedere quei vagoni rovesciati, l’ammasso di lamiere e persone ancora intrappolate al loro interno non rientra nella quotidianità. Ma a parer mio è stato soprattutto silenzio assordante che si udiva sulla scena, un silenzio quasi irreale, perché si, c’erano le direttive dei vari responsabili sanitari, ma non urla o confusione. Avvertivo un silenzio quasi come forma di rispetto difronte alla drammatica situazione.

In cosa è consistito esattamente l’ intervento della sua squadra e cosa significa partecipare a operazioni di soccorso di questo genere ?

Il nostro intervento è consentito nel soccorrere e trasportare un politraumatizzato (trauma costale, bacino e femore sinistro)

Partecipare ad operazioni di questo calibro consiste nel cercare di mettere in pratica ciò per cui siamo addestrati durante il percorso di formazione per soccorritori, all’interno del quale vi è la parte legata alle maxi emergenze.

Protocolli e schemi d’intervento sono a noi noti; ognuno di noi conosce le misure che devono essere prese in considerazione durante emergenze come questa e fondamentale è saper interagire con le altre figure presenti sul luogo del disastro. Questo ci permette di concentrarci sull’esecuzione del protocollo e quindi assecondare l’impatto emotivo, che comunque c’è .”

Disastri di questo genere oramai non dovrebbero più verificarsi ma, secondo quanto riportato dall’Ansa, in corrispondenza del cosiddetto “punto zero” è stata trovata una tavoletta di legno collocata sotto il giunto usurato mesi prima per evitare così eventuali manutenzioni . Ad oggi sono indagate 8 persone tra vertici e tecnici Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) e Trenord, anche loro indagate come società.

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