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Treni volanti in un futuro non troppo lontano?

Il treno a levitazione magnetica made in Italy. Si chiama IronLev la rivoluzionaria tecnologia progettata da una start up di Treviso, la Ales Tech. Questo progetto  ha fatto il suo debutto a Spresiano,  in provincia di Treviso, dove ne  è stato presentato un prototipo in anteprima mondiale. A metterlo a punto dopo un anno di studi, partendo da un progetto di base, un team formato da un’azienda trevigiana di robotica con una start up di giovani ingegneri usciti dalla scuola Sant’Anna di Pisa.

Questa innovazione è basata sulla “levitazione magnetica passiva”, ovvero un sistema che non utilizza particolari magneti o elettromagneti e permetterebbe  la realizzazione in un futuro molto vicino di trasporti senza corrente elettrica.

Sfruttando il fenomeno della “permeabilità magnetica”, ovvero la tendenza di un materiale di generare autonomamente un campo magnetico, i  vagoni sviluppati dalla Ales Tech “galleggeranno” sopra i normali binari in acciaio. Questo non comporterà quindi un cambiamento delle infrastrutture, ma al contrario sarà un addio per niente sofferto alla ruota. “Il cuore della nostra tecnologia è nel pattino, al suo interno sono disposti dei magneti che generano una forza magnetica che permette di sostenere il carico, il tutto con attriti estremamente bassi” ha spiegato del programma IronLev, e presidente di Ales Tech.

In pratica basterà  adattare il pattino, applicato ai vagoni, alla forma dei tradizionali binari ferroviari. Il progetto IronLev avrà così costi inferiori, potrà essere applicata in tempi brevi e con risorse ridotte, rispetto alle precedenti  tecnologie di levitazione e, affermano i ricercatori, avrà un migliore impatto sull’ambiente.

Dopo alcuni test  è stato inoltre calcolato che una piattaforma di cinque metri,  grazie a questa  tecnologia può sopportare un peso di sei tonnellate ed  essere spostato dalla stessa forza necessaria a sollevare uno zaino di 10 kg. Parlando di velocità “è possibile raggiungere la velocità dei treni freccia rossa, possiamo arrivare a 500/600 km/h” sostiene Adriano Girotto del programma IronLev.

Meno attrito, meno rumori, più sicurezza per chi viaggia e anche più risparmio di energia fino al 30% in ambito urbano. Prossimi obbiettivi,  sviluppare ulteriormente l’idea ed esplorare nuovi ambiti per la levitazione passiva, dall’industria all’edilizia fino agli ascensori. Passo successivo : trovare un compratore, fino ad ora si sono completamente auto-finanziati.

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